Riporto su questa discussione stagionata per condividere con voi una riflessione sulle penne costose, ed in particolare su quelle della casa della stella bianca.
Tutto inizia con una piccola disavventura che ha per protagonista la mia MB Meisterstuck 149. Ho ricevuto questa penna in occasione del mio 30° compleanno, poco più di un anno fa. L'ho accolta con sorpresa ed entusiasmo, e l'ho anche recensita (
qui). Scaricato il primo serbatoio di slancio, ne ho consumato solo un altro, prima di metterla, ben lavata, a riposo. "Troppo impegnativa da portare in giro", mi dissi, e non avendo ancora un portapenne sufficientemente capiente
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non l'ho usata per diverso tempo.
Il portapenne è poi arrivato, ma vuoi la mancanza di tempo, vuoi la soggezione, non l'ho più usata fino ad agosto di quest'anno. Resomi allora conto di non aver più scritto con quella che per molti è LA stilografica, ho deciso di spupazzarmela un po'. L'ho caricata del mio inchiostro preferito, ed ho iniziato a scriverci. Per scoprire una situazione disastrosa: false partenze, qualche tratto saltato, ma soprattutto un segno che restava vuoto al centro nel tracciare le discendenti (al posto di un tratto unico, il pennino lasciava due sottili linee parallele).
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Con altre penne ferme da tempo (le ripongo sempre dopo aver caricato e scaricato acqua e averle lasciate asciugare) mi era già successo qualcosa di simile; ho quindi offerto alla penna qualche giorno di rodaggio - di solito il difetto "passa" da solo. Stavolta non ho osservato miglioramenti. Una penna che non è mai uscita di casa; non ha mai scritto su carta scadente; non è mai caduta, non ha mai sbattuto, non è mai stata neanche scossa con troppa forza; una penna che ha scritto al più tre serbatoi di inchiostro; ecco, una penna come questa, aveva smesso di
scrivere di punto in bianco.
Ecco,
succede. Succede alle Montblanc come succede alle Pelikan come succede alle Pilot ed alle TWSBI. Quello che è diverso è il "dopo".
Fosse stata un'altra penna, avrei provato ad intervenire. Spesso mi avete aiutato anche voi, amici del forum, e posso dire di essere sempre giunto al successo. Ma a 'sto giro non me la sono sentita, e complice la garanzia in essere ho preferito lasciar intervenire la casa madre. Facile a dirsi, difficile a farsi: a chi dovevo rivolgermi? Sono andato sul sito MB, e dalla sezione "servizio clienti" ho appreso che la penna doveva essere inviata ad un centro assistenza autorizzato. Se ne sarebbe occupata la boutique MB presso la quale la penna era stata acquistata. Bene, anzi male: complice la crisi, il negozio che aveva venduto la mia penna aveva CHIUSO qualche mese prima. E l'altra boutique MB della mia città, una gioielleria che vendeva anelli, gemelli e orecchini con la stella bianca, "non sapeva come aiutarmi" (cit.) *.
A quel punto ho ignorato la garanzia, e contattato il noto riparatore fiorentino citato più volte su queste pagine. Mentre scrivo la penna è nella città di Michelangelo, in attesa di revisione.
La penna è in ottime mani, ne sono certo, e tornerà migliore di come era. Ma mi resta un senso di amarezza: è possibile che l'unica penna che ho dovuto inviare in assistenza (a 500 km da qui) sia tra quelle che ho quella che è costata di più? Mi domando:
quale valore corrisponde al prezzo?
* Nel frattempo anche questa gioielleria ha chiuso, ora al suo posto c'è un bar. Da notare che il sito Montblanc annovera ancora tra le sue boutique entrambi i punti vendita.