Normie ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 1:08
quelli Santini sono in-house
Ecco, questa cosa del pennino peculiare, diverso dagli altri, mi fa venire subito voglia di cercarne e prenderne una. Non lo sapevo, grazie per la notizia.
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Normie ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 13:40
ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 9:43
Quindi deve anche ammortizzare i costi delle attrezzature....
Penso siano belle che ammortizzate date che sono le stesse della fu Ancora...
Allora anche Leonardo deve provvedere in tale direzione... ovviamente credo che i prezzi all'ingrosso dei Boch siano sensibilmente inferiori, tali da non rendere necessaria l'autarchia a molti produttori di penne.
In ogni caso basta fare due conti: Il peso di un pennino non supera credo il mezzo grammo .
La quotazione dell'oro fino è di 44,5 euro/grammo, quindi quello a 14k sarà circa 26 euro/grammo, ciò significa che il valore intrinseco del pennino è circa 13 euro. Aggiungiamo un costo di lavorazione (a macchina) e di incisione (laser),non si arriva a 50 euro alla vendita. Tenente presente che ho fatto un ricarico per la lavorazione di circa il 300% del valore dell'oro.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:07
Normie ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 13:40
Penso siano belle che ammortizzate date che sono le stesse della fu Ancora...
Allora anche Leonardo deve provvedere in tale direzione... ovviamente credo che i prezzi all'ingrosso dei Boch siano sensibilmente inferiori, tali da non rendere necessaria l'autarchia a molti produttori di penne.
In ogni caso basta fare due conti: Il peso di un pennino non supera credo il mezzo grammo .
La quotazione dell'oro fino è di 44,5 euro/grammo, quindi quello a 14k sarà circa 26 euro/grammo, ciò significa che il valore intrinseco del pennino è circa 13 euro. Aggiungiamo un costo di lavorazione (a macchina) e di incisione (laser),non si arriva a 50 euro alla vendita. Tenente presente che ho fatto un ricarico per la lavorazione di circa il 300% del valore dell'oro.
Normie ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:40
ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:07
Allora anche Leonardo deve provvedere in tale direzione... ovviamente credo che i prezzi all'ingrosso dei Boch siano sensibilmente inferiori, tali da non rendere necessaria l'autarchia a molti produttori di penne.
In ogni caso basta fare due conti: Il peso di un pennino non supera credo il mezzo grammo .
La quotazione dell'oro fino è di 44,5 euro/grammo, quindi quello a 14k sarà circa 26 euro/grammo, ciò significa che il valore intrinseco del pennino è circa 13 euro. Aggiungiamo un costo di lavorazione (a macchina) e di incisione (laser),non si arriva a 50 euro alla vendita. Tenente presente che ho fatto un ricarico per la lavorazione di circa il 300% del valore dell'oro.
Stai un attimo trivializzando la questione
Perchè mai ? Faccio solo una considerazione economica sui costi reali. Anzi adesso che ci penso, un pennino in acciaio è già presente sulla penna, con le relative lavorazioni e incisioni (prezzo della materia prima irrisorio), quindi la differenza starebbe solo nel valore del nobile metallo.
Parlami del lato poetico della questione...
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
Mah, io non trovo Leonardo più disonesto di altri produttori che fanno pennini in acciaio. Non so quanto costa un pennino Montblanc, ma non credo sia più economico.
Vista la qualità del prodotto di Leonardo personalmente lo trovo in linea con altri prodotti, sia che si parli di pennini in acciaio che di pennini in oro. Per il resto le trovo considerazioni che per quanto possano essere corrette dal punto di vista economico non trovano alcun riscontro nel mercato delle penne stilografiche. Quindi non capisco perché criticare una bella realtà come Leonardo, un pennino in oro costa quel che costa, in alternativa offre bellissime penne con pennini in acciaio.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:43
Normie ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:40
Stai un attimo trivializzando la questione
Perchè mai ? Faccio solo una considerazione economica sui costi reali. Anzi adesso che ci penso, un pennino in acciaio è già presente sulla penna, con le relative lavorazioni e incisioni (prezzo della materia prima irrisorio), quindi la differenza starebbe solo nel valore del nobile metallo.
Parlami del lato poetico della questione...
e sono considerazioni sbagliate. Innanzitutto dato che si tratta di un investimento organico per far crescere l'efficienza operativa solo per vedere se è grossolanamente accettabile si dovrebbe usare il VAN, poi ci sarebbe da chiedersi se investimenti alternativi sono preferibili confrontano il tasso di interno di rendimento. E questi sono ancora metodi abbastanza grossolani
Poi ci sono valutazioni da fare che non sono finanziarie: l'eventuale macchinario per costruire i pennini che si fa lo si costruisce in economia ? e come ? abbiamo le competenze tecniche per farlo? Se non abbiamo le competenze tecniche per farlo che facciamo lo chiediamo in leasing alla Bock ? Non credo lavorino come Tetrapack. Il nostro fabbisogno di pennini giustificherebbe l'apprestamento del macchinario? Un macchinario di questo genere o il suo apprestamento potrebbe costare quanto tutte le immobilizzazioni della leonardo per quanto ne sappiamo io e te. Bisognerebbe chiedere a Matrone che ne pensa
Normie ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 18:59
ASTROLUX ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 15:43
Perchè mai ? Faccio solo una considerazione economica sui costi reali. Anzi adesso che ci penso, un pennino in acciaio è già presente sulla penna, con le relative lavorazioni e incisioni (prezzo della materia prima irrisorio), quindi la differenza starebbe solo nel valore del nobile metallo.
Parlami del lato poetico della questione...
e sono considerazioni sbagliate. Innanzitutto dato che si tratta di un investimento organico per far crescere l'efficienza operativa solo per vedere se è grossolanamente accettabile si dovrebbe usare il VAN, poi ci sarebbe da chiedersi se investimenti alternativi sono preferibili confrontano il tasso di interno di rendimento. E questi sono ancora metodi abbastanza grossolani
Poi ci sono valutazioni da fare che non sono finanziarie: l'eventuale macchinario per costruire i pennini che si fa lo si costruisce in economia ? e come ? abbiamo le competenze tecniche per farlo? Se non abbiamo le competenze tecniche per farlo che facciamo lo chiediamo in leasing alla Bock ? Non credo lavorino come Tetrapack. Il nostro fabbisogno di pennini giustificherebbe l'apprestamento del macchinario? Un macchinario di questo genere o il suo apprestamento potrebbe costare quanto tutte le immobilizzazioni della leonardo per quanto ne sappiamo io e te. Bisognerebbe chiedere a Matrone che ne pensa
Non sviare il discorso...la questione è se è congrua una richiesta di 180 euro per un pennino in oro. Ed è palese che non lo è, considerando il valore intrinseco dell'oggetto.
Si potrebbe suggerirgli di comprare delle Platinum Century su Amazon, recuperando il solo pennino fanno un'affare, anche in termini qualitativi.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
Io sarei cauto nel fare i conti in tasca alle aziende, bisognerebbe conoscere tutte le voci di costo. Ad esempio su una automobile oggi, la pubblicità incide anche per il 20% del prezzo di listino, quando negli anni '70 era meno del 5%. Nel caso delle penne stilografiche, abbiamo visto aziende, anche italiane, chiudere o fallire, nonostante il prezzo di vendita di una stilografica sia notevolmente superiore al valore dei materiali di cui è fatta.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
ASTROLUX ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 19:30
Non sviare il discorso...la questione è se è congrua una richiesta di 180 euro per un pennino in oro. Ed è palese che non lo è, considerando il valore intrinseco dell'oggetto.
Ma il costo di un iPhone lo valuti in base al prezzo del silicio al grammo?
Poi, in una Ferrari e in una Fiat ci sono dentro più o meno le stesse quantità di acciaio, alluminio, plastica, carbonio... chissà perché hanno prezzi così differenti?
ASTROLUX ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 19:30
Non sviare il discorso...la questione è se è congrua una richiesta di 180 euro per un pennino in oro. Ed è palese che non lo è, considerando il valore intrinseco dell'oggetto.
Ma il costo di un iPhone lo valuti in base al prezzo del silicio al grammo?
Poi, in una Ferrari e in una Fiat ci sono dentro più o meno le stesse quantità di acciaio, alluminio, plastica, carbonio... chissà perché hanno prezzi così differenti?
Leonardo non è Montblanc o Montegrappa e neanche Delta. La politica dei prezzi è differente. Pageresti una Citroen come una Mercedes ?
Phormula ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2019, 9:30
Io sarei cauto nel fare i conti in tasca alle aziende, bisognerebbe conoscere tutte le voci di costo. Ad esempio su una automobile oggi, la pubblicità incide anche per il 20% del prezzo di listino, quando negli anni '70 era meno del 5%. Nel caso delle penne stilografiche, abbiamo visto aziende, anche italiane, chiudere o fallire, nonostante il prezzo di vendita di una stilografica sia notevolmente superiore al valore dei materiali di cui è fatta.
Non è chiaro forse il punto.
La penna costa circa 180 euro (a meno di sconti) completa di pennino in acciaio. E in virtù che è prodotta in maniera quasi artigianale dal pieno, il prezzo ci sta.
Quel che contesto è che la stessa penna mi viene proposta più doppio del prezzo, per corredarla di un pennino commerciale Boch 14k.
Il ricarico mi sembra eccessivo, per i motivi su esposti.
A questo punto mi sembra addiritttura di sminuire il valore della penna stessa...che costa meno del pennino Boch.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
Ma il costo di un iPhone lo valuti in base al prezzo del silicio al grammo?
Poi, in una Ferrari e in una Fiat ci sono dentro più o meno le stesse quantità di acciaio, alluminio, plastica, carbonio... chissà perché hanno prezzi così differenti?
Leonardo non è Montblanc o Montegrappa e neanche Delta. La politica dei prezzi è differente. Pageresti una Citroen come una Mercedes ?
Probabilmente i tuoi conti in tasca alla Bock non tengono conto degli sfridi del materiale e degli scarti dopo il controllo dei pennini in oro.
Che nel caso di un pennino in vile metallo ammontano a dei centesimi, ed in caso di lamine d'oro in decine di euro.
Ora mi potrai dire che, in caso di sfridi di lavorazione d'oro, il materiale può essere recuperato e rifuso, ma questo comporta altri cicli di lavorazione e quindi ulteriori costi.
Umberto
Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
sussak ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2019, 10:19
Probabilmente i tuoi conti in tasca alla Bock non tengono conto degli sfridi del materiale e degli scarti dopo il controllo dei pennini in oro.
Che nel caso di un pennino in vile metallo ammontano a dei centesimi, ed in caso di lamine d'oro in decine di euro.
Ora mi potrai dire che, in caso di sfridi di lavorazione d'oro, il materiale può essere recuperato e rifuso, ma questo comporta altri cicli di lavorazione e quindi ulteriori costi.
Dell'oro non si scarta niente....
Ma se sei convinto che l'oro a 14 k vada pagato a 360 euro il grammo... neanche da Tiffany.
Normie ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2019, 10:16
ASTROLUX ha scritto: ↑giovedì 26 settembre 2019, 9:41
Leonardo non è Montblanc o Montegrappa e neanche Delta. La politica dei prezzi è differente. Pageresti una Citroen come una Mercedes ?
Leonardo è esattamente Delta!
No... Non lo è.
Chiedilo ai fornitori non pagati.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu