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Il pennino della Parker 51 si può riciclare?

Inviato: martedì 2 luglio 2019, 20:52
da lucaparte
Beh, sono abbastanza fiero di aver trovato per 5 euro un relitto di penna che ha una storia così avventurosa: o frutto di macchinari degni di quelli che usava Totò coi suoi falsari, o di ingegnose manifatture torinesi in collegamento con i gloriosi camalli genovesi! O forse no... Intanto un particolare del cappuccio (sopra, si vede nell'altra foto, c'è il jewell d'ordinanza) molto rovinato, col suo bel disegno. Poi lustrerò il pennino (che forse non è placcato) e vi dirò.
Luca

Il pennino della Parker 51 si può riciclare?

Inviato: martedì 2 luglio 2019, 21:49
da lucaparte
PeppePipes ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 18:44 alcuni caratteri di questa penna, come appaiano in foto (p.es le rigature della finitura del cappuccio) mi ricordano un pò le copie, ma chiamiamoli pure falsi
Io mi sbaglierò ma di rigature come queste ne vedo di simili e anche uguali qui: falso perfetto?
https://parkerpens.net/parker51.html
Luca

Il pennino della Parker 51 si può riciclare?

Inviato: mercoledì 3 luglio 2019, 8:00
da PeppePipes
lucaparte ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 21:49
PeppePipes ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 18:44 alcuni caratteri di questa penna, come appaiano in foto (p.es le rigature della finitura del cappuccio) mi ricordano un pò le copie, ma chiamiamoli pure falsi
Io mi sbaglierò ma di rigature come queste ne vedo di simili e anche uguali qui: falso perfetto?
https://parkerpens.net/parker51.html
Luca
La mia è un'ipotesi; non posso essere certo che si tratti di un'imitazione settimina; però il sospetto c'è. Comunque se guardi bene le rigature delle originali s'interrompono un pò prima del bordo del cappuccio.

Il pennino della Parker 51 si può riciclare?

Inviato: mercoledì 3 luglio 2019, 8:13
da zoniale
PeppePipes ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 18:44 Non che la cosa potrebbe fornire una spiegazione, ma alcuni caratteri di questa penna, come appaiano in foto (p.es le rigature della finitura del cappuccio) mi ricordano un pò le copie, ma chiamiamoli pure falsi, che venivano fabbricate a Settimo Torinese e smerciate principalmente nella zona del porto di Genova, per rendere plausibile un arrivo via nave.
Oltre a saperne una dozzina più del diavolo, hai anche un occhio di lince!
Effettivamente nelle 51 la rigatura del cappuccio si ferma ad 1 o 2 mm dal bordo, che è liscio.
Questo spiegherebbe anche la disintegrazione della penna. Le 51 vere non si autodistruggono in quella maniera.

Il pennino della Parker 51 si può riciclare?

Inviato: mercoledì 3 luglio 2019, 8:44
da lucaparte
PeppePipes ha scritto: mercoledì 3 luglio 2019, 8:00
lucaparte ha scritto: martedì 2 luglio 2019, 21:49
Io mi sbaglierò ma di rigature come queste ne vedo di simili e anche uguali qui: falso perfetto?
https://parkerpens.net/parker51.html
Luca
La mia è un'ipotesi; non posso essere certo che si tratti di un'imitazione settimina; però il sospetto c'è. Comunque se guardi bene le rigature delle originali s'interrompono un pò prima del bordo del cappuccio.
No, ma io non posso che crederti. In verità il mio occhio vede righe fino in cima in una che allego. Piuttosto la scritta gold filled ecc.alla base del cappuccio la vedo nella mia non in una fascia, ma sulle righe, il che non è nelle immagini di repertorio. Per pura accademia sarebbe interessante che chi ha cappucci simili si facesse vivo. Ma grazie per le tue preziose informazioni.
Luca