analogico ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2019, 17:05
jebstuart ha scritto: ↑domenica 16 giugno 2019, 16:22
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Poi, che delle tante rotelle che possono saltare quella che è saltata a noi sia tra le più innocue é un altro discorso
...dipende dal proprietario della rotella probabilmente, in certi casi proprio innocua la cosa non è....
https://www.corriere.it/salute/11_maggi ... a8b1.shtml
Si, conosco bene il quadro, più da malato che da medico
Questa forse non è la sede più adatta per discuterne estensivamente, ma il DOC comprende un spettro estremamente ampio di assetti comportamentali.
Nella mia esperienza di collezionista, filtrata da un minimo di capacità diagnostica medica, mi sento di dire che una fetta più che ampia dei "colleghi" incontrati in diversi decenni erano dei DOC, ma per lo più molto compensati e di minima gravità clinica.
I più gravi - come l'articolista giustamente sottolinea - sono quelli in cui il collezionismo diventa meticolosità estrema, al punto da imprigionarli in un rapporto contemplativo (ma forse è più adatto il termine "masturbatorio") con gli oggetti collezionati.
Va anche detto però che il collezionare - sia pure con ripercussioni anche gravi sul piano economico-finanziario - può dare un piccolo contributo alla compensazione del disturbo.
Per dirne una, accumulare penne di bell'aspetto ed ordinate in vassoi di vellutino può essere meno dirompente nei rapporti col gruppo sociale, che so... di accumuare scatole sul pavimento della casa. Insomma - ma questo è solo il mio parere - diventa un sintomo più "esibibile" e meno penoso, e forse può aiutare il DOC a canalizzare il proprio bisogno di esorcismi, rituali ed altre amenità del genere.
Se tra i forumisti c'è qualche Psicologo o Psichiatra, però, potra dire molto meglio di me tutto questo.