Stormwolfie ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 13:35
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 13:10
Ottorino ci troviamo d'accordo su tutto, ma dove sono i sostenitori del "è meglio vintage"?
Alfredo
Riguardo ai pennini flex vintage ed ai loro alimentatori mi sembra non ci possano essere sostenitori del "moderno".
Si, ma in effetti avevo escluso dal discorso i pennini perché oggi pennini veramente flex non esistono. Se ci si limita ad una certa certa morbidezza o diciamo ad una semiflessibilità qualche alternativa moderna si trova (pennini in Titanio, il pennino della M1000, la Falcon, etc.), però diventa difficile fare dei confronti se i termini di paragone sono i pennini wet noodles della Waterman. D'altra parte ho diverse Pelikan e Montblanc degli anni '50 e non mi sembra che i loro pennini siamo molto più flessibili di quello della Pilot Falcon. Insomma anche nel vintage non è che i pennini flessibili siano poi cosi comuni, probabilmente bisogna cercarli con il lumicino.
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 14:39
Si, ma in effetti avevo escluso dal discorso i pennini perché oggi pennini veramente flex non esistono.
Beh, se rimuovi la principale carenza della produzione attuale, su quel che resta ci vuol poco ad una penna moderna a diventare superiore, negli anni un po' di progresso tecnologico c'è stato, e comunque una penna nuova ha in genere qualche decina di anni in meno d'età sulle spalle. Diciamo che all'antico gli dai un bell'handicap.
Comunque, anche restando dei termini, non sono d'accordo con te per quanto riguarda le Pelikan attuali rispetto alle antiche, o meglio non lo sono per la 400, non vedo in quelle attuali, rispetto a quelle degli anni '50, nessuna superiorità significativa del caricamento o del sistema alimentatore/pen... ok, pennino lasciamolo stare (qui non sarebbe neanche questione di flessibilità, gli EF Pelikan attuali fanno pena e basta).
piccardi ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 15:27
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 14:39
Si, ma in effetti avevo escluso dal discorso i pennini perché oggi pennini veramente flex non esistono.
Beh, se rimuovi la principale carenza della produzione attuale, su quel che resta ci vuol poco ad una penna moderna a diventare superiore, negli anni un po' di progresso tecnologico c'è stato, e comunque una penna nuova ha in genere qualche decina di anni in meno d'età sulle spalle. Diciamo che all'antico gli dai un bell'handicap.
Comunque, anche restando dei termini, non sono d'accordo con te per quanto riguarda le Pelikan attuali rispetto alle antiche, o meglio non lo sono per la 400, non vedo in quelle attuali, rispetto a quelle degli anni '50, nessuna superiorità significativa del caricamento o del sistema alimentatore/pen... ok, pennino lasciamolo stare (qui non sarebbe neanche questione di flessibilità, gli EF Pelikan attuali fanno pena e basta).
Simone
Il problema della flessibilità, è che mi sembra sia venuta a mancare progressivamente con il passare degli anni, passando dai primi pennini molto flessibili fino ai pennini odierni, quasi come se ci fosse stata una evoluzione naturale. Probabilmente se paragoni un pennino Pelikan degli anni '50 ad un pennino Pelikan degli '30 già troverai che quello più recente è meno flessibile, a cosa è dovuta questa evoluzione se non ad un adattarsi a quello che richiede il mercato? Oggi, forse, il mercato torna a chiedere pennini flessibili (ma in che quantità?) e probabilmente assisteremo ad una nuova evoluzione (leggevo su FPN che anche Montblanc si prepara a lanciare sul mercato pennini flessibili).
Per quanto riguarda le Pelikan odierne, la differenza la trovo soprattutto nei conduttori, i vecchi conduttori (almeno nella mia esperienza) tendono a bagnarsi molto di più ed è più probabile (anche se rara) la goccia che ti sporca il foglio. Certo le differenze sono minimali, e se vuoi imporre il pareggio non mi oppongo
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 17:03
Il problema della flessibilità, è che mi sembra sia venuta a mancare progressivamente con il passare degli anni, passando dai primi pennini molto flessibili fino ai pennini odierni, quasi come se ci fosse stata una evoluzione naturale. Probabilmente se paragoni un pennino Pelikan degli anni '50 ad un pennino Pelikan degli '30 già troverai che quello più recente è meno flessibile, a cosa è dovuta questa evoluzione se non ad un adattarsi a quello che richiede il mercato? Oggi, forse, il mercato torna a chiedere pennini flessibili (ma in che quantità?) e probabilmente assisteremo ad una nuova evoluzione (leggevo su FPN che anche Montblanc si prepara a lanciare sul mercato pennini flessibili).
Per quanto riguarda le Pelikan odierne, la differenza la trovo soprattutto nei conduttori, i vecchi conduttori (almeno nella mia esperienza) tendono a bagnarsi molto di più ed è più probabile (anche se rara) la goccia che ti sporca il foglio. Certo le differenze sono minimali, e se vuoi imporre il pareggio non mi oppongo
Alfredo
C'è una richiesta di pennini flessibili perchè la Calligrafia sta vivendo un piccolo boom.
Quei vintage flex così belli avevano la grande qualità di realizzare dei "fini" veramente sottili adatti ad un Corsivo Inglese o ad uno Spencerian semplice, al mutarsi della calligrafia, andando verso le evoluzioni dell'American Cursive non servivano più abbellimenti e di conseguenza la produzione si è adattata. Non c'è, a mio parere, nessun pennino moderno flex che possa vantare quelle prestazioni (compreso il Falcon SEF), questo la dice lunga sul tipo di pressione che esercitavano sulla carta, molto diversa da quanto si "preme" oggi.
Mi incuriosisce questa notizia sulla MB che si lancia in un flessibile.Chissà.....
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 13:10
Ottorino ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 11:37
Confermo. Ho avuto modo di dover ridisegnare al CAD 3D un conduttore MB. Tanta roba !!
Ottorino ci troviamo d'accordo su tutto, ma dove sono i sostenitori del "è meglio vintage"?
Presente!
O meglio. Facciamo a capirci. Io non sono affatto convinto che il vitage sia tecnicamente e funzionalmente meglio di una penna di oggi ben studiata, sviluppata e testata. Tutto il contrario. Non vado a fare la spesa con il calesse, non mi curo con le erbe e il PC che sto adoperando in questo momento non usa valvole termoioniche.
Molto più semplicemente mi affascinano le penne vissute, che hanno un po di storia e che, ad onta dei loro 70 o 80 anni scrivono ancora meravigliosamente.
alfredop ha scritto: ↑giovedì 14 marzo 2019, 13:10
Ottorino ci troviamo d'accordo su tutto, ma dove sono i sostenitori del "è meglio vintage"?
Presente!
O meglio. Facciamo a capirci. Io non sono affatto convinto che il vitage sia tecnicamente e funzionalmente meglio di una penna di oggi ben studiata, sviluppata e testata. Tutto il contrario. Non vado a fare la spesa con il calesse, non mi curo con le erbe e il PC che sto adoperando in questo momento non usa valvole termoioniche.
Molto più semplicemente mi affascinano le penne vissute, che hanno un po di storia e che, ad onta dei loro 70 o 80 anni scrivono ancora meravigliosamente.
Eccone uno!
Il post nasce dal fatto che spesso non sento dire "a me piacciono le penne vintage", ma piuttosto "tra le vintage e le moderne non c'è paragone, le vintage sono meglio".
D'altra parte lo confesso anche a me spesso piacciono più le penne vintage, ad esempio tra una MB144 moderna ed una MB144 vintage scelgo sempre la vintage (è più bella, ha il caricamento a pistone, forse scrive meglio)
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
Sulle Pelikan: il mio pennino EF pelikan funziona bene anche con il blu nero e scorre che è un piacere. Probabilmente in passato erano realizzati meglio, questo non lo so perché non possiedo (ahimè) una Pelikan vintage. Dire che fanno pena mi pare un po' esagerato.
Sicuramente il meccanismo del pistone delle M400 era realizzato in metallo mentre ora solo le M800 ed M1000 hanno il meccanismo in ottone. Inoltre ultimamente Pelikan sta alzando i prezzi in maniera inaccettabile, perciò sugli aspetti poc'anzi menzionati mi trovo d'accordo.