Parker Quink
Inviato: giovedì 5 luglio 2018, 14:54
Utilissimo questo elenco!

Però ho letto che i Koh-I-Noor dopo qualche mese dall'apertura del flacone tendono a cambiare comportamento... qualcuno conferma o smentisce?

Utilissimo questo elenco!
Allora, una Montblanc Monterosa , con inchiostro indelebile nero ferrogallico, ha perso la sua bella finestra trasparente che era praticamente scomparsa, uniformandosi al nero del corpo, poi alla meglio sono riuscito a pulirla ma non è tornata come prima.
Ti ringrazio per la condivisione della tua esperienza in merito, a me è risultata molto utile, e penso che anche molti altri hanno i miei stessi dubbi!analogico ha scritto: ↑giovedì 5 luglio 2018, 16:28 Allora, una Montblanc Monterosa , con inchiostro indelebile nero ferrogallico, ha perso la sua bella finestra trasparente che era praticamente scomparsa, uniformandosi al nero del corpo, poi alla meglio sono riuscito a pulirla ma non è tornata come prima.
Inoltre nel cercare di pulire l'alimentatore ed il pennino incrostati, quest'ultimo ha perso totalmente la doratura.
Poi, inchiostro giapponese indelebile Sailor, non ne ricordo il tipo, ma solo il colore, blu.
Questo pareva meno aggressivo dell'altro, quindi mi sbilanciai ad usarlo su diverse penne dato che il colore era davvero gradevole ed il suo costo elevato.
In realtà si dimostrò più subdolo, in quanto sembrava venire via agevolmente durante i lavaggi, ma una volta asciutte, osservando con attenzione le penne, queste mostravano una sgradevole sfumatura bluastra sia sulle finestrelle di controllo inchiostro sia sugli alimentatori.
...
Da quanto mi è stato detto, sembrerebbe che i Koh-I-Noor cambierebbero più che altro comportamento non sulla resistenza, ma proprio sui parametri di scrittura, flusso e coloro a flacone aperto da più tempo... su questo hai notato differenze?Pettirosso ha scritto: ↑venerdì 6 luglio 2018, 9:09 ...
Sui Koh-I-Noor non saprei: ho da qualche anno il blu, che uso piuttosto poco perché è in realtà un celeste chiaro (ho letto che qualcuno l'ha corretto miscelandolo con un blu scuro con buoni risultati). Al primo utilizzo avevo testato la resistenza all'acqua, ed era risultata ottima; poi non l'ho più fatto.
Alla fine, penso che abbia ragione Analogico: va valutato il rapporto costi/benefici in relazione all'utilizzo che si intende fare degli inchiostri permanenti. Usarli solo per "moda" non ha senso. Io, ad esempio, uno caricato su una penna in uso l'ho sempre: mi serve per le firme (le poche che ancora si mettono in cartaceo), per compilare gli assegni (anche questo un genere in via di estinzione) e più che altro per le (rare) buste fuori misura standard che ancora si spediscono, con la relativa modulistica: così sono al sicuro dalla pioggia (e dagli strapazzi di Poste Italiane).
Io credo che nel 99,99 per cento dei casi si tratti proprio di moda o di curiosità.Pettirosso ha scritto: ↑venerdì 6 luglio 2018, 9:09 ...va valutato il rapporto costi/benefici in relazione all'utilizzo che si intende fare degli inchiostri permanenti. Usarli solo per "moda" non ha senso....
E anche qui è da vedere, se certe firme scomparissero come per magia, in qualche caso potrebbe anche far comodo....Pettirosso ha scritto: ↑venerdì 6 luglio 2018, 9:09 ......Io, ad esempio, uno caricato su una penna in uso l'ho sempre: mi serve per le firme (le poche che ancora si mettono in cartaceo)....