Orlandoemme ha scritto: ↑giovedì 29 marzo 2018, 14:24
Bellissimo!
E' in acciaio?
Si, è in acciaio, ma ce ne sono tantissimi vintage flex in acciaio.
Molte case usavano nomi di fantasia ma erano d'accaio, ad esempio l'Aurora lo chiamava Platiridio, come questo in foto
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Ciao
Vi domando:
Perché alcune penne vengono vendute con pennini in acciaio e costano quel che costano poco o troppo non inporta ma e se uno chiede un pennino in oro di ricambio lo stesso costa più della penna quando invece ci sono esempi di marche che già corredate del pennino in oro che costano quanto o addirittura meno di un pennino oro di un altra marca?
Scusate il giro di parole
Se mi è consentito potrei fare degli esempi ma credo che già sono conosciuti
Luigi
I pennini di ricambio (normalmente l'intero gruppo di scrittura) solitamente costano quasi quanto l'intera penna a cui si riferiscono.
Ne consegue che un pennino d'oro di ricambio per una penna che costa il quadruplo è normale che costi più dell'intera penna con pennino in acciaio.
Che poi alcune penne con pennino in oro costino mooolto meno di altre è il motivo per cui preferisco acquistare Pilot, Pelikan, Sailor, Platinum piuttosto che quelle realizzate da pennaiorologiaipellettieri di lusso.
Si chiama strategia commerciale. Ogni produttore è libero di fare quello che preferisce.
Alcune case i pennini in oro di ricambio non li vendono proprio, bisogna mandare la penna in assistenza.
Soprattutto i marchi "nobili" tendono a non vendere i pennini di ricambio oppure a venderli a prezzi molto elevati per evitare contraffazioni, cioè qualcuno che acquista i pennini e li usa per "nobilitare" penne sconosciute.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Phormula ha scritto: ↑mercoledì 15 maggio 2019, 11:03
Si chiama strategia commerciale. Ogni produttore è libero di fare quello che preferisce.
Alcune case i pennini in oro di ricambio non li vendono proprio, bisogna mandare la penna in assistenza.
Soprattutto i marchi "nobili" tendono a non vendere i pennini di ricambio oppure a venderli a prezzi molto elevati per evitare contraffazioni, cioè qualcuno che acquista i pennini e li usa per "nobilitare" penne sconosciute.
Ma io non parlavo di strategie mi chiedevo il perché del costo,visto che altre marche usano pennini in oro e la penna costa meno di un ricambio di un altra marca.
Poi uno è libero di fare quello che vuole
Luigi
In realtà non sappiamo quanto costa un pennino alla casa, quindi qualsiasi ragionamento non sta in piedi. Una volta un piccolo produttore mi aveva detto che il pennino in acciaio gli costava un euro su un ordine di 5000 pezzi e il ricambio lo vendeva a 5 Euro. Quello in oro non saprei, anche perché i volumi sono inferiori.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Mi riallaccio a questa discussione affinché possiate togliermi un dubbio relativamente alla possibilità di sostituire, su una medesima penna, il pennino d’acciaio con uno in oro.
Dando un’occhiata ai siti dei più noti produttori di pennini si nota che solo in pochi casi viene venduto il solo pennino, mentre è più frequente il caso in cui il produttore venda l’intero gruppo di scrittura: pennino, alimentatore ecc…La domanda è: in quest’ultimo caso, se voglio sostituire all’originale pennino d’acciaio uno d'oro, devo acquistare l’intero gruppo di scrittura?
Faccio un esempio banale: supponiamo che voglia montare un pennino d’oro su una Opus88, devo acquistare tutto il gruppo di scrittura della JoWo e sperare che si adatti alla penna oppure c’è un’altra soluzione?
Spero di essermi fatto capire, purtroppo non ho le idee chiare!
Grazie
"...quando Larsonneau tirò fuori dalla tasca dove teneva la bomboniera, due oggetti meravigliosi: una penna d'argento, che poteva allungarsi per mezzo di una vite, ed un calamaio d'acciaio ed ebano, fine e delicato come un gioiello..."
Bock vende solo il gruppo completo, la JoWo non lo so.
Se la Opus originariamente monta un gruppo JoWo in acciaio, basta prendere lo stesso in oro, poi decidi se cambiare il gruppo o solo il pennino.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Ecco adesso mi è tutto più chiaro. E immagino che la sostituzione dell'intero gruppo sia una cosa abbastanza semplice....
"...quando Larsonneau tirò fuori dalla tasca dove teneva la bomboniera, due oggetti meravigliosi: una penna d'argento, che poteva allungarsi per mezzo di una vite, ed un calamaio d'acciaio ed ebano, fine e delicato come un gioiello..."
Ah un'altra curiosità: ci sono in Italia artigiani che costruiscono pennini in oro per penne ormai non più in produzione?
Mi piacerebbe metterne uno sulla mia Waterman Laureat.
"...quando Larsonneau tirò fuori dalla tasca dove teneva la bomboniera, due oggetti meravigliosi: una penna d'argento, che poteva allungarsi per mezzo di una vite, ed un calamaio d'acciaio ed ebano, fine e delicato come un gioiello..."
Anch'io se voglio sostituire il pennino, compro il gruppo completo, ove disponibile.
E' piu semplice e, rispetto alla sostituzione del solo pennino, c'è meno rischio di danneggiare l'alimentatore o di inserire male il pennino.
Non che questa operazione mi spaventi, fatta decine di volte, spesso per riparare penne che scrivevano male con pennini ed alimentatori non originali, cannibalizzati da altre penne che avevano problemi, o acquistati a parte perchè più facili o più economici da reperire.
Svitare un gruppo e riavvitarlo è molto più semplice, il nuovo gruppo ha il pennino perfettamente montato e il vecchio gruppo può essere tenuto da parte se lo si volesse rimontare.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
DavideSGT ha scritto: ↑giovedì 16 maggio 2019, 14:21
Ah un'altra curiosità: ci sono in Italia artigiani che costruiscono pennini in oro per penne ormai non più in produzione?
Mi piacerebbe metterne uno sulla mia Waterman Laureat.
Non che io sappia. Puoi provare a trovare una donatrice.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
DavideSGT ha scritto: ↑giovedì 16 maggio 2019, 14:21
Ah un'altra curiosità: ci sono in Italia artigiani che costruiscono pennini in oro per penne ormai non più in produzione?
Mi piacerebbe metterne uno sulla mia Waterman Laureat.
Se anche ci fosse, sei sicuro che ne valga la pena?
Eh no in termini economici non ne vale la pena! Sarebbe soltanto, come posso dire,la realizzazione di una stupidaggine che avrei voluto fare a sedici anni quando me la regalarono
Comunque, adesso fuori di facezia, sono tante le penne con gruppo di scrittura JoWo e Bock con cui provare la scrittura con pennino d'oro. E volendo ci sono anche le Wing Sung con pennino d'oro (8 carati o giù di lì)
"...quando Larsonneau tirò fuori dalla tasca dove teneva la bomboniera, due oggetti meravigliosi: una penna d'argento, che poteva allungarsi per mezzo di una vite, ed un calamaio d'acciaio ed ebano, fine e delicato come un gioiello..."