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Come già ti hanno detto, la Pierre Cardin non produceva solo penne ma anche accendini, borse ecc. , ma non erano suoi prodotti erano fatte da altre marche poi marcate, dipendeva dalle offerte economiche dei vari fabbricanti, di volta in volta, secondo le offerte si rivolgeva ad uno o ad un altro.
E' impossibile risalire al produttore di una determinata penna, a meno che non siano prodotte in modo identico, o con poche varianti rispetto ad un originale famoso di una marca conosciuta.

maxpop 55 ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 22:34 Come già ti hanno detto, la Pierre Cardin non produceva solo penne ma anche accendini, borse ecc. , ma non erano suoi prodotti erano fatte da altre marche poi marcate, dipendeva dalle offerte economiche dei vari fabbricanti, di volta in volta, secondo le offerte si rivolgeva ad uno o ad un altro.
E' impossibile risalire al produttore di una determinata penna, a meno che non siano prodotte in modo identico, o con poche varianti rispetto ad un originale famoso di una marca conosciuta.

E non ha un nome questa, modello o altro di identificativo?
Inoltre per l'inchiostro?

Mi dispiace non somiglia a nessuna penna che conosco.
Da una foto non puoi saper riconoscere che cartucce monta, prova con le cartucce Parker sono più larghe delle Pelikan.
Comunque mi sembra strano che le cartucce Pelikan non vadano, in genere queste stilo usano lo standard internazionale, quello Pelikan.

maxpop 55 ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 23:59 Mi dispiace non somiglia a nessuna penna che conosco.
Da una foto non puoi saper riconoscere che cartucce monta, prova con le cartucce Parker sono più larghe delle Pelikan.
Comunque mi sembra strano che le cartucce Pelikan non vadano, in genere queste stilo usano lo standard internazionale, quello Pelikan.

Ho provato ma proprio non entrano, quindi la Pelikan non vanno bene.
Proverò a chiedere in un negozio, senza che spendo soldi magari a vuoto
Grazie molte per la disponibilità maxpop 55

JacopoS ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 21:42

Pettirosso ha scritto: ↑giovedì 9 novembre 2017, 20:29 Sulla Pierre Cardin posso solo dirti che è una ... Pierre Cardin.
Molte Case famose in altri campi (Nazareno Gabrielli, YSL, Ronson, Colibri, Brebbia, Dunhill, Cartier, e chi più ne ha più ne metta) facevano (e credo facciano ancora) produrre da terze parti (per lo più cinesi, ma anche di pregio, quali Montblanc a Aurora) penne che poi rimarchiavano con il loro nome. Per le cartucce della Pierre cardin nessun problema, usa lo standard Pelikan.

Le standard Pelikan non entrano
Se vedi nella foto si nota "bocca" (non conosco il termine, pardon) dove si incastra la cartuccia, che è più grande rispetto all'altra penna dove metto la Pelikan

Quello è il beccuccio,
Uhm, se quella serie non usa lo standard Pelikan l'ipotesi più probabile è che usi l'altro standard europeo, ovvero Aurora/Parker/Lamy (l'attacco è identico): se ne hai in casa potresti provare una di queste cartucce.
Prima, però, verifica che sul beccuccio sia presente un lato tagliente, idoneo a forare la plastica della cartuccia (solitamente è un lato tagliato a 45°, non so come spiegarmi meglio): dalla foto non riesco a vedere bene. Se non c'è potrebbe essersi rotto, ed allora non se ne fa nulla, salvo provare ad utilizzare la penna con un converter.
Se poi il lato tagliente c'è e non vanno neppure le Aurora ed assimilate occorre andare sulle giapponesi: Sailor, Pilot o Platinum (ognuna ha il suo standard).
Oltre a questo non saprei dirti, proprio perché Pierre Cardin non produceva in proprio le penne, ma se le faceva fare.
Forse qualcuno ne ha e può dire di più...

Alcune cartucce pelikan/std sono rastremate verso la parte che entra nella sezione.

Solo tu puoi capire se non ci entrano perchè il beccuccio è largo (e il foro della cartuccia è stretto) oppure la sezione è stretta e l'esterno della cartuccia (non rastremata) è troppo largo e quindi la cartuccia non arriva nemmeno al beccuccio.