FountainPen.it Forum

Buongiorno.
Questa penna continua a farmi dannare, ma voglio fare un ultimo tentativo prima di metterla via.
Il problema principale consiste nella ripartenza dopo un periodo di inattività (non saprei quantificarlo con precisione, comunque dovrebbe essere qualche ora a pennino all'insù): occorre più di un minuto intero per far ripartire la penna: potete capite quanto sia frustrante se si devono prendere appunti al volo.
Preciso che ciò avviene sia col blocco di scrittura equipaggiato con pennino EF che con quello equipaggiato con pennino M.
Quindi vi chiedo gentilmente di indicarmi delle possibili soluzioni, oltre a quella di tenere o portare in giro la suddetta penna col pennino all'ingiù.
Grazie e buona giornata. StilTraditio

Non è per caso che li hai aperti troppo?

StilTraditio ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 7:47 potete capite quanto sia frustrante se si devono prendere appunti al volo.

Roller

StilTraditio ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 7:47 Il problema principale consiste nella ripartenza dopo un periodo di inattività (non saprei quantificarlo con precisione, comunque dovrebbe essere qualche ora a pennino all'insù): occorre più di un minuto intero per far ripartire la penna: potete capite quanto sia frustrante se si devono prendere appunti al volo.

Le hai già fatto fare un bel ciclo di pulizia? Tre o quattro di converter di acqua tiepida e sapone e poi un bel bagno di un giorno o due in acqua con sapone per piatti. Questo dovrebbe eliminare eventuali residui di lavorazione che possono compromettere il pronto funzionamento della penna, almeno per quanto riguarda il pennino in salute.

Altro appunto: pare che la Campo Marzio utilizzi i classici pennini di dubbia provenienza marchiati Iridium Point Germany: dovrebbero essere tutti in misura standard #5 o #6, per cui l'idea di sostituire il tuo F malaticcio e tagliare la testa al toro non sarebbe una cattiva idea... Considera che un tris di pennini Jinhao costa niente e va benone, se compatibile. Dovesse essere compatibile anche l'alimentatore, puoi anche prendere una penna da cannibalizzare in favore della Campo Marzio, se la ritieni di maggior pregio

Comparativa "presa in prestito" da SBREBrown:

StilTraditio ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 7:47 potete capite quanto sia frustrante se si devono prendere appunti al volo.

Visto che apri l'argomento mi concedo un piccolo OT.

Da studente universitario, capisco benissimo la tua esigenza e la tua frustrazione. Purtroppo è un problema comune a molte stilografiche, non necessariamente tra le più economiche, ed è dunque necessario scegliere bene le proprie compagne di viaggio. Dopo qualche tempo di inutilizzo o un po' di sballottolamenti riprendono a singhiozzo. Purtroppo son problemi di costruzione/progettazione di difficile risoluzione. Si possono mitigare, questo si, e ti invito a lavare bene le tue penne almeno una volta nella loro vita o dopo lunghi periodi di inutilizzo per assicurarti che lavorino sempre al loro meglio.

Tornando alla tua esigenza, dice bene chi ti suggerisce una roller. Se, invece, non vuoi ridurti a una roller, non posso che consigliarti vivamente una penna come questa:





Costano niente (pagata 5.99 in blister con 7 cartucce), sono solide, leggere, comode con la loro impugnatura gommata. Sono prodotti di qualità, pur nella loro semplicità. Il pennino, molto rigido e dal tratto fine, garantisce sempre un buon flusso e - soprattutto! - non perde mai un colpo: dopo una settimana a testa in su sulla mia scrivania è ripartita senza esitazione alcuna, anche su una carta liscia. Tra l'altro, una penna di questo tipo convive tranquillamente con i fogli protocollo con cui avevi tante difficoltà e scrive davvero su ogni tipo di carta senza dar luogo a problemi. Non è certo una penna di gran pregio... Ma diciamo che anche durante la Prima Guerra Mondiale, a combattere sulle alpi assieme ai nostri poveri soldati non ci hanno mandato dei cavalli da mostra ma i muli e gli asini di Martina Franca. Una di queste scolastiche, un inchiostro "facile" come buona parte dei royal blue in circolazione e stai tranquillo per le tue esigenze scolastiche

Stilografiche adatte per prendere appunti (e che quindi non fanno le bizze) ce ne sono tante, nella mia esperienza con le seguenti non ho mai avuto problemi (in ordine crescente di costo):

- Lamy Al Star (e quindi credo anche la più economica Safari)
- Lamy Studio
- Pelikan M200
- Aurora Ipsilon Deluxe
- Pilot Capless (probabilmente la migliore per prendere appunti, grazie al pulsante che puoi azionare rapidamente)
- Pelikan M400
- Montblanc 146

Sicuramente anche altre andranno altrettanto bene (ma non avendole provate non mi sbilancio).

Alfredo

aleck ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 11:26 non posso che consigliarti vivamente una penna come questa:
...omissis...
Ma diciamo che anche durante la Prima Guerra Mondiale, a combattere sulle alpi assieme ai nostri poveri soldati non ci hanno mandato dei cavalli da mostra ma i muli e gli asini di Martina Franca.

Ho accorciato molto la citazione dell'amico aleck, per non appesantire inutilmente la lettura, masono d'accordo al 100% su quanto da lui detto. Quel modello è una delle prove pratiche (ma ce ne sono altre) che fanno capire che con meno di 10 euro puoi scrivere bene, e senza rivolgerti alle solite Jinhao e compagne.
Resto piacevolmente colpito dal fatto che tu conosca la storia degli asini martinesi e le loro grandi qualità; spero sempre che si riesca a fare qualcosa per non farli estinguere.

Grazie a tutti per le gentili risposte.
Di lavaggi ad alimentatore e pennino ne ho fatto eccome: purtroppo non è questa la soluzione.
Ringrazio Alfredo e Aleck per i consigli su nuove penne da acquistare: le terrò presenti in futuro.
Massimo, i rebbi non c'entrano: il problema avviene con entrambi i blocchi di scrittura. Grazie comunque.
I pennini cinesi li prenderò in considerazione, grazie del consiglio.

Monet63 ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 13:22 Resto piacevolmente colpito dal fatto che tu conosca la storia degli asini martinesi e le loro grandi qualità; spero sempre che si riesca a fare qualcosa per non farli estinguere.

Appassionato di animali, di eccellenze della mia terra e di curiosità storiche: gli asini di Martina sono animali legati alla storia della mia regione fin nelle viscere, sono animali dotati di carattesistiche fisiche e caratteriali uniche e straordinarie e, in guerra, hanno prestato un servizio ancora più straordinario. Spero anche io che si riescano a far sopravvivere senza snaturarne le peculiarità. Allo stesso modo spero in un recupero del vecchio tipo di molosso meridionale, noto tra Puglia e Basilicata come "Can’ ‘e Corz’", in Campania come "Can’ ‘e Presa" e poi selezionato in quelle due razze degeneri che sono gli attuali Corso e Mastino Napoletano

aleck ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2017, 14:45 Appassionato di animali, di eccellenze della mia terra e di curiosità storiche

Ho capito, siamo corregionali. Volevo ben dire.

Scusate per la mia domanda, che agli occhi degli esperti potrà sembrare sciocca, ma i numeretti che si trovano dietro all'alimentatore a cosa si riferiscono? (10 = pennino EF; 2 = pennino M).

Probabilmente alle posizioni nello stampo con cui sono stati prodotti, trattandosi di termoplastici.