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Re: Confronto fra pennini F
Inviato: mercoledì 6 giugno 2012, 22:37
da 15x60
Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: mercoledì 6 giugno 2012, 22:44
da Simone
15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Hai riassunto bene. La risposta alla domanda, però, almeno secondo me, si può dare solo definendo uno standard di tratto EF, F, M e B, in mm, altrimenti ognuno ha il suo concetto di F, per esempio, che però è meramente soggettivo.
Invece, se si avesse uno standard universale di F, ognuno potrebbe regolarsi per il proprio concetto di F.
Per esempio, per qualcuno un F potrebbe essere un EF, per un altro un M.
Ma se a livello oggettivo si stabilisse che F = 0.5 mm, EF = 0.3 mm e M = 0.7, come ho sempre inteso vedendo i listini delle case di penne a gel o a sfera, dove tratto fine = 0.5 mm.
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: mercoledì 6 giugno 2012, 22:57
da 15x60
Simone ha scritto:15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Hai riassunto bene. La risposta alla domanda, però, almeno secondo me, si può dare solo definendo uno standard di tratto EF, F, M e B, in mm, altrimenti ognuno ha il suo concetto di F, per esempio, che però è meramente soggettivo.
Invece, se si avesse uno standard universale di F, ognuno potrebbe regolarsi per il proprio concetto di F.
Per esempio, per qualcuno un F potrebbe essere un EF, per un altro un M.
Ma se a livello oggettivo si stabilisse che F = 0.5 mm, EF = 0.3 mm e M = 0.7, come ho sempre inteso vedendo i listini delle case di penne a gel o a sfera, dove tratto fine = 0.5 mm.
Ho inteso Simone, dunque mancano degli standard di riferimento nei confronti dei quali parametrare i differenti tratti affichè possano essere definiti M ovvero F piuttosto che EF, e così ogni costruttore definisce in proprio come deve essere il proprio M, ad esempio.
fabio
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: mercoledì 6 giugno 2012, 23:04
da klapaucius
15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Se intendi un F effettivo, l'F dell'Aurora si avvicina molto a quello Pilot. Al momento utilizzo due inchiostri diversi, Perle Noire sull'Aurora e Kiwa-Guro sulla Pilot e a spanne direi che il Perle Noire sia più fluido dell'inchiostro giapponese, per cui se tanto mi da' tanto dovremmo essere più o meno allo stesso grado di finezza. Allora quasi certamente l'EF Aurora è più fine di un F giapponese.
Quanto poi siano diversi i vari EF non saprei dirtelo perché non ne possiedo di nessuna marca

(tranne Pelikan).
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: mercoledì 6 giugno 2012, 23:50
da Simone
15x60 ha scritto:Simone ha scritto:
Hai riassunto bene. La risposta alla domanda, però, almeno secondo me, si può dare solo definendo uno standard di tratto EF, F, M e B, in mm, altrimenti ognuno ha il suo concetto di F, per esempio, che però è meramente soggettivo.
Invece, se si avesse uno standard universale di F, ognuno potrebbe regolarsi per il proprio concetto di F.
Per esempio, per qualcuno un F potrebbe essere un EF, per un altro un M.
Ma se a livello oggettivo si stabilisse che F = 0.5 mm, EF = 0.3 mm e M = 0.7, come ho sempre inteso vedendo i listini delle case di penne a gel o a sfera, dove tratto fine = 0.5 mm.
Ho inteso Simone, dunque mancano degli standard di riferimento nei confronti dei quali parametrare i differenti tratti affichè possano essere definiti M ovvero F piuttosto che EF, e così ogni costruttore definisce in proprio come deve essere il proprio M, ad esempio.
fabio
Hai capito benissimo!

per me è anche grave, perché nascono così questi dubbi, dalla poca chiarezza dello standard universale.
Per questo si usano golden standard e l'M pelikan, per esempio, è più abbondante del golden standard, per una serie di motivi come tratto e flusso generoso.
Mentre si intende l'F Sailor il vero F, essendo il tratto morbido, fluido e generoso il giusto, tanto che lo si ritiene fine dalla maggior parte dei cultori del fine.
Ti dico, personalmente ritengo la tabella la seguente:
EF -> 0.3 o meno
F -> 0.5
M -> 0.7
B -> da 0.8 in su
Tutto in mm.
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 0:09
da piccardi
15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Non ricordo quale rivenditore su Ebay di penne dal giappone faceva notare che alcuni caratteri giapponesi hanno fino a 23 tratti diversi, e per farli ben senza scrivere di dimensioni enormi ti ci vogliono tratti fini davvero.
Dopo di che le nomenclature sono simili, ma le misure non sono standardizzate.
Simone
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 0:13
da Simone
piccardi ha scritto:15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Non ricordo quale rivenditore su Ebay di penne dal giappone faceva notare che alcuni caratteri giapponesi hanno fino a 23 tratti diversi, e per farli ben senza scrivere di dimensioni enormi ti ci vogliono tratti fini davvero.
Dopo di che le nomenclature sono simili, ma le misure non sono standardizzate.
Simone
L'ho pensato anche io, il discorso del tratto fine per poter scrivere bene i caratteri giapponesi: se ci si pensa, hanno talmente tante minime variazioni nella scrittura, che un minimo errore potrebbe far diventare "ponte" in "gallina".
Un tratto abboondante provocherebbe non solo una scrittura enorme per poter essere precisi, ma anche il rischio di non far notare semplicemente le variazioni.
Solo per curiosità: te cosa intendi per Fine? Nel senso di tuo gusto personale.
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 8:03
da Phormula
piccardi ha scritto:15x60 ha scritto:Sono realmente neofita, dunque probabilmente ingenuo nel porre questioni, tuttavia mi faccio coraggio e proseguo. Come indicato, la mia esperienza si limita ad una Visconti Van Gogh Maxi pennino M e ad una Sailor Young pennino F, mi pare però di intendere che solo i costruttori giapponesi propongano dei F che siano realmente tali perchè gli F "europei" non sono così fini come i nipponici. Perchè questo? Non credo proprio per incapacità tecnica, forse per leggi di mercato? Cioè, in Europa il pennino F giapponese è poco gradito e la domanda dell'utenza si attesa su di un tratto più spesso? Questo a parità di inchiostro e carta perchè ho inteso, ma vi prego di correggermi se sbaglio, che l' F del Sol Levante sia realmente fine. Perchè le aziende italiane non propongono un F alla "giapponese"?
fabio
Non ricordo quale rivenditore su Ebay di penne dal giappone faceva notare che alcuni caratteri giapponesi hanno fino a 23 tratti diversi, e per farli ben senza scrivere di dimensioni enormi ti ci vogliono tratti fini davvero.
Dopo di che le nomenclature sono simili, ma le misure non sono standardizzate.
Simone
Infatti, chi è entrato nel mondo dell'informatica negli anni '80 si ricorda che le stampanti allora erano ad aghi, le laser erano un prodotto di nicchia. Mentre in Europa le stampanti erano a 9 aghi, le aziende giapponesi (Nec, Citizen ed Epson) svilupparono quelle con la testina a 24 aghi proprio perchè era impossibile stampare i caratteri giapponesi con la testina a 9 aghi delle stampanti europee ed americane.
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 13:02
da www.stilografica.it
Cari Amici di Fountainpen.it
con la speranza che l'immagine inviata sia utile per proseguire la vostra interessantissima "discussione" sui pennini, tengo a precisare che penne della stessa marca e con lo stesso tratto, hanno gli stessi leggermente diversi tra loro.

- Test PENNINI VARI.jpg (105.67 KiB) Visto 1732 volte
L'inchiostro utilizzato è IROSHIZUKU Murasaki Shikibu
Saluti
Marco
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 13:15
da colex
Bravissimo Marco... Grazie, bel test!
Domanda: vedo che il tratto del pennino Visconti, in dimensioni, corrisponde a quello del Fine delle stilo giapponesi, mentre il flusso è più "incisivo" rendendo il tratto molto più evidente e mettendo piacevolmente in risalto il colore dell'inchiostro utilizzato; questo presumendo che inchiostro e carta siano i medesimi, è giusto!?
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: giovedì 7 giugno 2012, 15:42
da www.stilografica.it
Ciao Colex,
confermo aver utilizzato stesso foglio e stesso inchiostro.
Marco
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: venerdì 8 giugno 2012, 8:29
da 15x60
Grazie, molto interessante la comparativa di Marco.
fabio
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: venerdì 8 giugno 2012, 17:29
da Simone
Per gli esperti degli F, magari anche Pelikan: ho appena acquistato i pennino F, in sostituzione dell'M, poiché sbavava troppo con la carta Clairefontaine.
Ovviamente, sapendo che è nuovo, so che tende a graffiare. Ho gia avuto un F, con la Faber Castell, ma non mi ricordo affatto se fosse così graffiante. È normale?
Inoltre, sembra anche che, pur usando l'inchiostro Diamine o Aurora o Herbin, dunque fluidissimi, il flusso sia diventato secco.
Possibile colpa dell'alimentatore o semplicemente è un prodotto nuovo, dunque da usare un po'? Con me non è di sicuro un problema, scrivo decine e decine di pagine al giorno!

Re: Confronto fra pennini F
Inviato: venerdì 8 giugno 2012, 17:39
da colex
Simone ha scritto:Per gli esperti degli F, magari anche Pelikan: ho appena acquistato i pennino F, in sostituzione dell'M, poiché sbavava troppo con la carta Clairefontaine.
Ovviamente, sapendo che è nuovo, so che tende a graffiare. Ho gia avuto un F, con la Faber Castell, ma non mi ricordo affatto se fosse così graffiante. È normale?
Inoltre, sembra anche che, pur usando l'inchiostro Diamine o Aurora o Herbin, dunque fluidissimi, il flusso sia diventato secco.
Possibile colpa dell'alimentatore o semplicemente è un prodotto nuovo, dunque da usare un po'? Con me non è di sicuro un problema, scrivo decine e decine di pagine al giorno!

Ti consiglio di tenerlo per una notte in una soluzione di acqua e sapone per piatti, poi dopo averlo risciacquato lo provi per alcuni giorni... Può darsi che siano dei residui di produzione che, con una buona pulizia e l'uso della penna, ed i problemi scompariranno in breve tempo.
Re: Confronto fra pennini F
Inviato: venerdì 8 giugno 2012, 17:43
da Simone
colex ha scritto:Simone ha scritto:Per gli esperti degli F, magari anche Pelikan: ho appena acquistato i pennino F, in sostituzione dell'M, poiché sbavava troppo con la carta Clairefontaine.
Ovviamente, sapendo che è nuovo, so che tende a graffiare. Ho gia avuto un F, con la Faber Castell, ma non mi ricordo affatto se fosse così graffiante. È normale?
Inoltre, sembra anche che, pur usando l'inchiostro Diamine o Aurora o Herbin, dunque fluidissimi, il flusso sia diventato secco.
Possibile colpa dell'alimentatore o semplicemente è un prodotto nuovo, dunque da usare un po'? Con me non è di sicuro un problema, scrivo decine e decine di pagine al giorno!

Ti consiglio di tenerlo per una notte in una soluzione di acqua e sapone per piatti, poi dopo averlo risciacquato lo provi per alcuni giorni... Può darsi che siano dei residui di produzione che, con una buona pulizia e l'uso della penna, ed i problemi scompariranno in breve tempo.
Sapone neutro, profumato, in saponetta, ...? Solo per non fare cavolate! Comunque proverò, anche se ho già fatto un lavaggio intenso.