Medicus ha scritto:
Non si capisce ( o si capisce ? ) perchè un pezzo di ricambio debba costare decine di volte in più di quanto lo abbiamo pagato per l' oggetto intero. Fatelo pagare il doppio,il triplo ma non venti /trenta volte.
Bella domanda, dovresti chiederlo all'ufficio commerciale.
Per diversi anni ho lavorato nell'ufficio industrializzazione di un'azienda automotive, in Piemonte.
Sicuramente sull'aftermarket ci sono dei costi di gestione maggiori, c'è una scatolina con il logo della casa automobilistica, mentre sul primo impianto non c'è neanche l'imballo, i pezzi vengono inseriti all'interno di odette e così vengono movimentati.
Una piccola curiosità, di cui non sono mai riuscito a spiegarmi il motivo (o forse si), le partite di ricambi con una piccola difettosità vengono vendute come aftermarket, mentre i pezzi
buoni come primo impianto.
Giusto per non creare un equivoco: per piccola difettosità, intendo comunque un pezzo che rientra nelle tolleranze di progetto.
Un'ultima considerazione, se vi capita di acquistare un pezzo, qualunque esso sia, se avete modo di capire chi sia l'OEM, acquistatelo non originale, il pezzo sarà probabilmente lo stesso però risparmierete.
Medicus ha scritto:
Quando un camioncino che sorpassava in senso contrario al mio, mi ha rotto lo specchietto retrovisore, questo mi mi è costato 325 euro , solo perchè il motorino ( che si sono dimenticati di ordinare ), me lo hanno dato sottobanco : 25 euro , altrimenti tutto sarebbe costato 420 euro). Poi il carrozziere mi disse che avevano fatto i conti di quanto sarebbe costata una Insignia berlina , comprandola pezzo per pezzo : 435.000 euro a fronte di un prezzo comprandola tutta assieme di circa 24.000.
questa è truffa bella e buona.
I lamierati di carrozzeria vengono quasi sempre fabbricati e forniti dalla casa madre, ci sono aziende che producono ricambi non originali, ma spesso sono di qualità inferiore.
Sembra banale, ma quando si acquista un'auto, si dovrebbe mettere in preventivo anche l'assistenza, sono mediamente tutte abbastanza salate, però tra una casa automobilistica e l'altra ci sono differenze.
Il modello andrebbe poi scelto sulla base delle proprie
reali esigenze.
Medicus ha scritto:
Un' altra piccola cosa : non è rubare , forse , quando andiamo al bar e paghiamo il caffè un euro o un euro e venti ?
Da un chilo di caffè in grani si ricavano circa 120 caffè quindi 120 euro, a fronte di un costo di 20/30 euro e considerate che la macchina è in comodato d' uso, le tazzine sono in omaggio, i tovagliolini pure , per non parlare di altre porcherie connesse alla vendita del caffè : avete mai sentito parlare di rinnovo parziale dei locali e prestiti da parte delle ditte torrefattrici ?
Qui ci infiliamo in un
cul de sac, ci sono bar che non rientrerebbero delle spese neanche a farlo pagare 5 euro a tazzina il caffè.
Ma questo vale anche per altri settori della ristorazione, altrimenti in pizzeria una qualunque pizza potrebbe costare un quarto di quanto effettivamente paghiamo.
Sono dell'idea che il prezzo giusto da pagare sia quello che permetta al titolare dell'esercizio di vivere onestamente del prorpio lavoro, coerentemente col mercato e la concorrenza.
Altrimenti, proviamo a spostarci in Repubblica Dominicana o in Svizzera, solo per citare due Paesi che conosco, e ridefiniamo i nostri standard di onestà.