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Re: restauro waterman's thorobred

Inviato: lunedì 11 giugno 2012, 8:21
da Daniele
Ottorino ha scritto:
piccardi ha scritto: Metodo Dubiel?

Io comunque, avendo fatto una spesa con diverse misure, ci metto sempre quello più grande che ci entra senza toccare le pareti o la barra di pressione del meccanismo. La misura non l'ho mai presa troppo in considerazione.

Simone
Dovrebbe essere il sistema migliore, anche se mi pare d'aver letto da qualche parte che un sacchetto un po' piu' piccolo, migliora l'isolamento della camera e riduce la possibilità di grosse macchie verso la fine del serbatoio quando l'aria che si scalda preme sull'inchiostro.

Qualcuno conferma ?
Personalmente metto sempre una misura più piccola, creando alla base un allargamento rispetto al sacchetto. Mi assicuro quindi una ottima tenuta dovuta alla tensione stessa del caucciù. In questo modo la gommalacca ha davvero solo la funzione di sigillare il sacchetto. Ho notato che anche mettendo la misura più larga non si guadagna in capacità e magari si stressa di più la levetta, dovendo operare su un diametro maggiore.
Per quanto riguarda le macchie verso la fine capacità del sacchetto, è normale che l'alimentatore faccia più fatica a compensare se il serbatoio contiene più aria di quella prevista dal sacchetto della misura giusta.

Re: restauro waterman's thorobred

Inviato: domenica 8 luglio 2012, 14:40
da roccopin
Un elevato 'feathering' (c'è un termine italiano?) può essere causato anche da un pennino con le due metà disallineate tra di loro, fatto che comporta, oltre a un po' di grattamento, anche che il pennino tagli le fibre della carta favorendo l'assorbimento dell'inchiostro oltre misura,

Re: restauro waterman's thorobred

Inviato: domenica 8 luglio 2012, 18:19
da piccardi
roccopin ha scritto:Un elevato 'feathering' (c'è un termine italiano?)
E' stato proposto "spiumaggio", che in effetti rende l'idea...

Simone