Syrok ha scritto:è un po' come vedere venduto a partire da un euro un orologio citizen con spese nella norma e vedere partire in orologio Cartier d'oro partire a un euro e con spese di spedizione gratis non ti viene da pensare che sotto c'è qualcosa?
No, perché il prezzo iniziale significa nulla. Ti faccio un esempio reale, ossia che mi è capitato.
Metto in vendita un fondo di magazzino di pregio, che avevo acquistato a prezzo infimo (meno di 500 euro): Nikkor 300/2.8 Ais IF-ED, in bauletto, condizioni A (nuovo, mai usato). Conoscendo la clientela che mi segue, so che avrò un congruo numero di offerenti, e ritengo che raggiungerà il suo prezzo tipico (all'epoca un migliaio di euro), a prescindere dal prezzo iniziale di base d'asta. Ora, a parte che all'epoca (adesso non so) si pagavano le commissioni anche sulla base d'asta, decido di mettere l'oggetto in vendita a 1 euro. Imposto le spese di spedizioni a zero (gratuite, con Pacco Celere 3), perché cercare di risparmiare 9 euro di spedizione su mille euro di vendita non rientra nel mio stile di venditore. Faccio attenzione a scrivere bene le parole chiave, in modo da far indicizzare a dovere la ricerca (se scrivi Nikos invece di Nikon l'asta andrà probabilmente deserta). Il resto (feedback, stelline ed affidabilità) faranno il resto.
Il prezzo di base a 1 euro, oltretutto senza riserva, stimola molti probabili acquirenti, e nel giro di 24 ore mi ritrovo decine e decine di gente che osserva. Quell'asta arrivò a quasi 1200 euro, spontaneamente, e considera che io limitavo le vendite al solo territorio nazionale. Certo, le mie aste erano molto curate, c'erano tantissime foto, le descrizioni erano sempre completissime e rispondevo (anche mandando ulteriori fotografie a richiesta) in tempi brevissimi; un'asta raffazzonata con brutte foto si presenta male, dà un'idea negativa, scoraggia l'acquirente e fa passare da sciatto e sbrigativo il venditore. Insomma, se vendi roba costosa è l'atteggiamento più controproducente possibile.
Ricapitolando: iniziare a 1 euro è una precisa strategia di vendita, piuttosto efficace, a patto di conoscere il mercato. Un oggetto desiderato da molti spunterà comunque il prezzo giusto, ed è il motivo per cui - ad esempio - un nuovo modello di smartphone lo puoi far partire anche a 1 centesimo, mentre se vendi una pentola di rame sarà meglio inserire un prezzo di base già congruo in partenza (o addirittura un compralo subito). Tenere le spese di spedizione molto basse, o addirittura a zero, è un'altra ottima mossa, specialmente sugli oggetti costosi: spese di spedizione esagerate (o la puntigliosità su diesse) possono farmi venir voglia di guardare altrove, e in ogni caso se devo - ad esempio - acquistare una penna da 1000 euro, tendo a comprarla da chi la vende a mille euro con spese di spedizione a zero, piuttosto che da chi la vende a 50 euro con spese di spedizione a 950 euro, perché se come venditore cerchi di fottere la piattaforma, la mia idea è che alla prima occasione, se ti capita, fotterai anche me.
Sono stato un eccellente venditore (tra l'altro Power-Seller), perché appassionato e buon acquirente: in sostanza ho sempre ragionato da cliente più che da venditore, e non mi sono mai fossilizzato su aspetti di importanza minima o nulla. Ho smesso solo quando le regole di e-Bay cambiarono al punto da rendere non più conveniente l'attività.