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I pennini sono sempre i soliti Bock o Jowo, i principali produttori di pennini assieme ad Aurora, Pelikan, Lamy e i marchi giapponesi. Ci sono vecchi post a riguardo. La scritta "china" sotto il fermaglio della Loom, l'ho vista personalmente.

Siberia ha scritto: ↑venerdì 17 novembre 2017, 19:03 ...La scritta "china" sotto il fermaglio della Loom, l'ho vista personalmente.

Mi distruggi un mito! io possiedo una Loom PIANO, ma penso sia lo stesso.
Mi piace da matti e scrive benissimo, è sempre con me, ma che ci sia scritto "china" sotto al fermaglio...che vergogna!
I tipi della Faber CAstell sapevano benissimo che se c'era la scritta ben visibile nessuno l'avrebbe comprata: più di 30 euro per una cosa fatta in "china"? allora pigliavo una Jinhao!

Uhm!? Esattamente cosa cambia se la penna è stata assemblata dalle manine della sig.ra Ipek (turka, residente a Neckarsulm) o dalla sig.ra Tao di Zhegzhou?

zoniale ha scritto: ↑sabato 18 novembre 2017, 8:30 Uhm!? Esattamente cosa cambia se la penna è stata assemblata dalle manine della sig.ra Ipek (turka, residente a Neckarsulm) o dalla sig.ra Tao di Zhegzhou?

Concordo, l'importante sono gli standard qualitativi e, nel caso, la Faber-Castell riesce a tenerli elevati. Tra l'altro, in Cina ormai son capaci di produrre prodotti anche di qualità molto elevata, tutto dipende dalle direttive del committente.

Esatto, Faber Castell non è l'unica a produrre in Cina.
L'importante non è dove si trova la fabbrica, ma a quali standard di qualità risponde.

Bella recensione e bellissima stilografica entry.

Si può discutere sulla comodità di scrittura (personalmente mi sono trovato benissimo) ma non sulla qualità del pennino, che io trovo di assoluta eccellenza nell'ambito della sua fascia.

Ciao