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Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: mercoledì 7 settembre 2016, 22:32
da PeppePipes
Ottorino ha scritto:Msrcello ? Nitrocellulosa e celluloide sono la stessa identica cosa.
Sei sicuro?
A me il diluente nitro dalla celluloide mi verrebbe da tenerlo ben distante; mi risulta sia a base di toluolo (che è pure cancerogeno).
Comunque sia, non è più semplice e sicuro sciogliere della celluloide nera ed usare quella?

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: mercoledì 7 settembre 2016, 22:35
da PeppePipes
piccardi ha scritto:Tom una volta mi ha spiegato che erano verniciata dell'interno con una vernice apposita. La composizione non è nota, e la vernice non esiste più, ma penso anche io come Peppe che molto probabilmente fosse a base di celluloide, magari solo celluloide nera sciolta e diluita in qualche solvente (acetone)? Trovando qualche rottame si potrebbero fare degli esperimenti...

Simone
Li ho già fatti e funziona. Però non è una cosa semplicissima, sia per la preparazione che per l'esecuzione e la finitura. Secondo me, come ho già scritto, vale la pena solo per penne davvero molto compromesse.

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: mercoledì 7 settembre 2016, 22:55
da Ottorino
Credo di si. "Nitro" sta per nitrocellulosa ovvero la cellullosa con dei gruppi nitrato attaccati ovvero la celloide oppure "resina di cotone".

Poi mi informo meglio tra carrozzieri e liutai che conosco.

Comunque, come sempre, è dalla discussione che vengono fuori le cose. Stamani non avevo la minima idea e stasera ci sono almeno tre strade.
Mica male !

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 9:08
da solido
Mi permetto di intervenire perchè ho "riverniciato" alcune Mb, sia degli anni '40 che degli anni '50. In modo particolare su una "silver rings" che avevo dovuto risistemare perchè presentava alcune escoriazioni sul serbatoio. Una volta ripristinata la sfericità del fusto, avendo dovuto per forza di cose carteggiare, nella zona di lavorazione erano apparse trasparenze piuttosto antiestetiche che ne conferivano un aspetto sostanzialmente a macchie. Questo di per sè basta a giustificare il fatto che la verniciatura è esterna e non interna (cito questo caso ma mi è capitato altre volte su queste penne che la verniciatura sbiadisse a causa di sfregamenti sull'esterno del fusto). Cosa fare?? La penna affidatami era sicuramente importante e nonostante avessi ammonito il proprietario che saremmo potuti incorrere in questo tipo di problema non mi sono dato per vinto. Così ho sciolto dei pezzi di celluloide nera nell'acetato di etile, avendo cura di lasciare il composto abbastanza liquido onde evitare di intasare l'ugello dell'aerogrago e, dopo aver opportunamente mascherato le parti che non andavano toccate (finestrella, anellino e fondello), ho cominciato a spruzzare. Ad onor del vero, la prima volta mi è stato molto di ausilio un mio amico carrozziere che mi ha fatto vedere come andava dosato il getto e la tecnica più adatta per passare le varie mani di vernice. Però poi con un pò di esperienza acquisita ho proseguito da solo. I risultati vi assicuro che sono veramente ottimi. Una volta passata la vernice poi in genere risulta opportuno lucidare la parte verniciata per renderla brillante. E' chiaro che maggiore sarà lo scolorimento e maggiore saranno le mani di vernice che dovrete passare. In questo caso ovviamente aumenterà lo spessore dello strato di vernice apposto e nella parte di "stacco" con la finestrella andrà smussato per non far sentire al tatto lo scalino tra la parte non trattata e quella riverniciata. La particolarità ed il vantaggio della verniciatura con aerografo, se opportunamente adoperato, è proprio quella di permettere una verniciatura omogenea senza sbavature.
La 149 del mio amico è tornata come nuova......e l'ha pure venduta...acci sua!!

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 9:39
da PeppePipes
solido ha scritto:Mi permetto di intervenire perchè ho "riverniciato" alcune Mb, sia degli anni '40 che degli anni '50. In modo particolare su una "silver rings" che avevo dovuto risistemare perchè presentava alcune escoriazioni sul serbatoio. Una volta ripristinata la sfericità del fusto, avendo dovuto per forza di cose carteggiare, nella zona di lavorazione erano apparse trasparenze piuttosto antiestetiche che ne conferivano un aspetto sostanzialmente a macchie. Questo di per sè basta a giustificare il fatto che la verniciatura è esterna e non interna (cito questo caso ma mi è capitato altre volte su queste penne che la verniciatura sbiadisse a causa di sfregamenti sull'esterno del fusto). Cosa fare?? La penna affidatami era sicuramente importante e nonostante avessi ammonito il proprietario che saremmo potuti incorrere in questo tipo di problema non mi sono dato per vinto. Così ho sciolto dei pezzi di celluloide nera nell'acetato di etile, avendo cura di lasciare il composto abbastanza liquido onde evitare di intasare l'ugello dell'aerogrago e, dopo aver opportunamente mascherato le parti che non andavano toccate (finestrella, anellino e fondello), ho cominciato a spruzzare. Ad onor del vero, la prima volta mi è stato molto di ausilio un mio amico carrozziere che mi ha fatto vedere come andava dosato il getto e la tecnica più adatta per passare le varie mani di vernice. Però poi con un pò di esperienza acquisita ho proseguito da solo. I risultati vi assicuro che sono veramente ottimi. Una volta passata la vernice poi in genere risulta opportuno lucidare la parte verniciata per renderla brillante. E' chiaro che maggiore sarà lo scolorimento e maggiore saranno le mani di vernice che dovrete passare. In questo caso ovviamente aumenterà lo spessore dello strato di vernice apposto e nella parte di "stacco" con la finestrella andrà smussato per non far sentire al tatto lo scalino tra la parte non trattata e quella riverniciata. La particolarità ed il vantaggio della verniciatura con aerografo, se opportunamente adoperato, è proprio quella di permettere una verniciatura omogenea senza sbavature.
La 149 del mio amico è tornata come nuova......e l'ha pure venduta...acci sua!!
:thumbup: Bravissimo! :thumbup:

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 14:44
da Sumit
se posso intervengo anche io...
avevo una mb 132 intasata da fare schifo...
ho pulito il fusto
il pistone era letteralmente incollato al fusto... togliendo il sughero è venuta via la vernice interna ed è diventato trasparente...

io ho provato a sciogliere un plettro in acetone ma non ci sono riuscito...

allora ho preso una vernice nera di modellismo, l'ho allungata con un paio di gocce di acetone e con un pennellino ho vendicato la parte interna.
lasciato asciugare.
risultato perfetto.
purtroppo la penna l'ho venduta in america (non posso fare foto)
non è tornata indietro, quindi è piaciuta!

qui le foto
viewtopic.php?f=12&t=10226&start=15

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 16:11
da alfredop
Visto che abbiamo avuto testimonianze dirette di segno opposto, direi che la conclusione è che il fusto trasparente in certi casi era dipinto dall'interno ed in altri dall'esterno.
Questo è in linea con quanto avevo letto in passato su FPN e forse anche su Pennamania.

Alfredo

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 16:47
da PeppePipes
alfredop ha scritto:Visto che abbiamo avuto testimonianze dirette di segno opposto, direi che la conclusione è che il fusto trasparente in certi casi era dipinto dall'interno ed in altri dall'esterno.
Questo è in linea con quanto avevo letto in passato su FPN e forse anche su Pennamania.

Alfredo
Sarò un testone, ma non sono convinto; mi sono permesso di replicare la Montblanc del vecchio post di Sumit: se la verniciatura fosse solo all'interno all'estremità superiore ed a quella inferiore l'effetto sarebbe sensibilmente diverso e si dovrebbe apprezzare lo spessore trasparente del materiale in quanto il colore nero delle barre e del fusto non sarebbe sulla superficie esterna, dove invece mi pare presente.

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 17:04
da solido
PeppePipes ha scritto:
alfredop ha scritto:Visto che abbiamo avuto testimonianze dirette di segno opposto, direi che la conclusione è che il fusto trasparente in certi casi era dipinto dall'interno ed in altri dall'esterno.
Questo è in linea con quanto avevo letto in passato su FPN e forse anche su Pennamania.

Alfredo
Sarò un testone, ma non sono convinto; mi sono permesso di replicare la Montblanc del vecchio post di Sumit: se la verniciatura fosse solo all'interno all'estremità superiore ed a quella inferiore l'effetto sarebbe sensibilmente diverso e si dovrebbe apprezzare lo spessore trasparente del materiale in quanto il colore nero delle barre e del fusto non sarebbe sulla superficie esterna, dove invece mi pare presente.
Sarò pure io un testone come Peppe ma concordo pienamente con lui. Tutte quelle passate per le mie mani erano sicuramente verniciate all'esterno e non credo che le abbiano mai fatte colorandole internamente.

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 17:26
da Ottorino
Beh, qui non è questione di cocciutaggine o meno.
Quella che ho io è sicuramente verniciata di dentro. Se fossi capace a fare foto lo vedreste bene anche voi.
Vorrà dire che riprovero' a farne un'altra.

Pero' non vorrei che l'argomento andasse nel verso di " ho ragione io, no ho ragione io". Le evidenze non si possono negare.

D'altra parte una discussione generalizzando "Tutte le MB anni '30 son verniciate dentro/fuori" senza specificare i modelli mi sembra come minimo sterile.

Intanto mi sto documentando sul "diluente nitro".

Bel casino: ogni ditta ha la sua ricetta e, come ha detto giustamente Marcello, alcune ricette contengono toluene in varia proporzione.

Dalle schede tecniche che ho visto, la tendenza è quella di inserire solventi piu' volatili dello stesso acetato di etile e quindi con il diluente nitro si dovrebbero formare piu' bolle.

Io speravo che invece usassero roba meno volatile e quindi che facesse meno bolle.

Son stato tratto in inganno dal nome che quasi sicuramente deriva dalla nitrocellulosa in origine e poi ne è rimasto il solo nome.

Comunque questa ricerca mi è servita per imparare diverse cosette.

Una domanda: a parte i rottami, la celluliode colorata dove la prendete ?

Verniciatura interna di un fusto in celluloide (Montblanc 332)

Inviato: giovedì 8 settembre 2016, 18:05
da PeppePipes
Ottorino ha scritto:Beh, qui non è questione di cocciutaggine o meno.
Quella che ho io è sicuramente verniciata di dentro. Se fossi capace a fare foto lo vedreste bene anche voi.
Vorrà dire che riprovero' a farne un'altra.

Pero' non vorrei che l'argomento andasse nel verso di " ho ragione io, no ho ragione io". Le evidenze non si possono negare.

D'altra parte una discussione generalizzando "Tutte le MB anni '30 son verniciate dentro/fuori" senza specificare i modelli mi sembra come minimo sterile.

Intanto mi sto documentando sul "diluente nitro".

Bel casino: ogni ditta ha la sua ricetta e, come ha detto giustamente Marcello, alcune ricette contengono toluene in varia proporzione.

Dalle schede tecniche che ho visto, la tendenza è quella di inserire solventi piu' volatili dello stesso acetato di etile e quindi con il diluente nitro si dovrebbero formare piu' bolle.

Io speravo che invece usassero roba meno volatile e quindi che facesse meno bolle.

Son stato tratto in inganno dal nome che quasi sicuramente deriva dalla nitrocellulosa in origine e poi ne è rimasto il solo nome.

Comunque questa ricerca mi è servita per imparare diverse cosette.

Una domanda: a parte i rottami, la celluliode colorata dove la prendete ?
Francamente non credo che nessuno fosse animato dallo sterile desiderio di avere ragione, ma semplicemente di argomentare una tesi; il giorno che vedrò una MB colorata dall'interno, non avrò nessun problema ad ammetterne l'esistenza, anche dovesse trattarsi dell'unico esemplare presente sulla terra.
Passando all'argomento nitrocellulosa potrebbe essere accaduto che negli anni le vernici ed i relativi solventi siano stati modificati sino a cambiare, passo dopo passo, in maniera radicale. In effetti mi pare di poter affermare che ormai nessun prodotto viene più identificato col nome "nitrocellulosa", ma semplicemente "nitro".
Credo che i rottami di penna siano la fonte più completa e disponibile per dotarsi di celluloide colorata; va da se che sono altrettanto validi gli altri oggetti realizzati con detto materiale, che temo però siano decisamente meno comuni. Al momento mi vengono in mente alcune cornici da fotografie, occhiali, pettini....