FountainPen.it Forum

Ok, grazie.
C'è qualche indicazione da seguire in merito alla potenza dell'apparecchio?


Carlo

CarCarlo ha scritto:Ok, grazie.
C'è qualche indicazione da seguire in merito alla potenza dell'apparecchio?


Carlo

Il minimo indispensabile.

Perdonami, non voglio abusare della tua pazienza, ma quanto sarebbe il minimo indispensabile?
Scusa ma non ne capisco davvero niente di vasche ad ultrasuoni...

La mia vaschetta può funzionare a 50W o a 30W.
In molti casi 30w sono sufficienti , ma avere la possibilità di lavorare a 50 w può essere utile, soprattutto su oggetti metallici resistenti, e qui mi riferisco non solo alle penne ma anche ad oggetti o componenti di diversa provenienza.

CarCarlo ha scritto:La moderna resina crea comunque nel tempo cristallizzazioni che potrebbero spaccare la penna nel tempo?
Carlo

Come già ribadito altre volte nel forum (esempio qui: http://forum.fountainpen.it/viewtopic.p ... 86#p139486)
tutte le resine tendono a deteriorarsi nel tempo. Temperatura ed UV contribuiscono per primi.
Nel Tuo caso,(se ben ricordo) il giallo che vedi sull'ebanite è lo zolfo che era stato usato per vulcanizzare la gomma. L'ossigeno presente nell'aria tende a degradare l'ebanite rompendo il legame con il solfuro. Quindi si libera zolfo che affiora e per toglierlo una azione meccanica "esterna" piuttosto che una azione "martellante" come gli ultrasuoni su una resina che, (concedimi la descrizione "bovina") , presenta già i "buchi" lasciati dalle parti di zolfo affiorate è sicuramente più indicata.

CarCarlo ha scritto:(starà a me poi essere intelligente e capire quando doverla veramente utilizzare)

Purtroppo, con determinati materiali plastici (come ebanite,celluloide,caseina etc.) non è questione di buonsenso, ma di informazione.
Con tutto il rispetto, penso che fosse questo il messaggio che cercavano di trasmetterti. Non tanto se e come usare una vaschetta ad ultrasuoni, ma quando e con cosa!
Per la scelta, dipende cosa vuoi farci. Se solo pulire qualche anello, oggettino, pennino etc. vanno bene quelle che trovi comunemente in giro.
Normalmente hanno un paio di potenze da 30 e da 60W.

Nello

Tra 30 e 50 W non cambia molto.
Se la penna ha problemi o magagne la danneggi comunque. Se è una penna moderna ed è a posto, li regge. Fatta salva la questione sicurezza, un qualunque prodotto di uso domestico va bene per fare l'esperimento.

Un mio pennino di acciaio ha perso completamente la doratura in un minuto e mezzo. Non so' la potenza dell'apparecchio (cinesata da < 50 euro).

Cavolo, credevo che il pennino fosse l'unica cosa "tranquilla" da poterci mettere dentro!

Ma la vasca era caricata solo ad acqua?


Carlo

La potenza dell'appparecchio è un parametro relativo. È come dire "lampadina da 25 watt", senza specificare se tradizionale a filamento, alogena, al neon o a led. Dipende dalla resa, cioè quanta energia elettrica viene trasformata in ultrasuoni e dalle caratteristiche di questi ultimi.

Quanto ti è successo conferma la mia teoria che il bagno ad ultrasuoni per una penna è l'ultima spiaggia prima della pattumiera.

Siamo d'accordissimo sull'ultima spiaggia...ma riguardo a ebanite/resina/celluloide etc.
Non credevo sinceramente che anche le parti metalliche potessero rovinarsi in questo modo!

Io ho lavorato da ragazzo in una azienda specializzata in trattamenti galvanici. Quando ci portavano oggetti da ricromare o ridorare il primo passo era rimuovere vernici e trattamenti precedenti. E lo si faceva appunto con gli ultrasuoni alternati a bagni in acido per indebolire il vecchio trattamento e riportare a nudo il metallo. Certo, la vasche ad ultrasuoni erano tutt'altra dimensione e potenza, ma il principio era sempre quello.

Te lo hanno detto tutti in tutte le salse. Gli ultrasuoni non sono una soluzione se non in casi disperati, quando la penna è ormai data per persa e tutto il resto ha fatto fiasco. Se poi vuoi insistere a comprare una vasca perché ci tieni ad averla, allora è un altro discorso. C'è chi la usa per pulire la dentiera dal tartaro... . Però se continui a ripetere "lo so che non va bene ma ditemi come la devo comprare ed usare perché vada bene", continuerai a ricevere le stesse risposte e fra 20 post sarai qui a ripetere la stessa domanda, sperando di ricevere la risposta che vuoi e non quella che ti sta dando chi ha un po' di conoscenza ed esperienza.

No, ma non è che io stia aspettando la risposta che voglio!
Il mio intento è proprio quello di conoscere le esperienze di chi ha avuto a che fare con le vasche, come te che ci hai lavorato o chi ne ha comprata una piccola per casa. (anche se il tuo caso, acido + vasca potente, è estremo)

Ed è anche vero che me lo hanno detto tutti in tutte le salse! E, sopratutto, membri autorevoli del forum.
Non è che voglio essere ottuso o voglio fare la collezione di oggetti per la riparazione. La vasca la compro se la posso utilizzare…e, per la dentiera...beh è ancora presto!

Il discorso è che sinceramente credevo di poterla utilizzare per parti più resistenti.
Il problema dell’accentuarsi delle crepe nella resina/ebanite/o quel che sia era chiaro sin dal principio, ma addirittura questi risultati sul metallo di una clip o su un pennino sono davvero estremi.
Se vedi indietro nei post è proprio questo che sto cercando di capire, se ci sono parti di una penna che in buono stato possono essere lavate in vasca con tranquillità.
Fermo restando che non può esistere una risposta fissa, è anche vero che - in buona sostanza - l’unica penna che puoi immergere con una “discreta” sicurezza in una vasca è quella che hai appena comprato (ammesso che il negoziante non l’abbia fatta urtare!) ed è inutile, poiché almeno nel mio caso, le penne più nuove se tenute con cura difficilmente si incrostano al punto da non poter risolvere con un normale lavaggio.


Carlo

CarCarlo ha scritto: Se vedi indietro nei post è proprio questo che sto cercando di capire, se ci sono parti di una penna che in buono stato possono essere lavate in vasca con tranquillità.

No.

Simone

CarCarlo ha scritto:Cavolo, credevo che il pennino fosse l'unica cosa "tranquilla" da poterci mettere dentro!

Non c'è niente di "tranquillo" da metterci dentro.

Se è tranquillo (materiale nuovo, che difficilmente subirebbe danni) non c'è bisogno di mettercelo perché non serve, se non è "tranquillo" il rischio di danni è inevitabile. Specie sui pennini, dove non avrai deformazioni, ma puoi perdere dorature/rodiature, allargare o causare cricche (sugli antichi ci sono) far staccare la punta di iridio se la saldatura si è indebolita.

Simone

Mi ci scappa da ridere. Vorrei unirmi al coro dei "non serve, stai attento" ma .....

ho per le mani una penna alla quale non c'è verso di fare aspirare inchiostro.

1 giorno a bagno nell'acqua 1 in soluzione ammoniacale e nulla.

Separato alimentatore da sezione ma l'alimentatore è completamente otturato.

Dovrei togliere il tubicino di ebanite che porta inchiostro al pennino ma non viene. Nemmeno col calore.

Indovinate cosa mi ci vorrebbe a questo punto !!