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maxpop 55 ha scritto:Esiste altro modo di scrivere oltre quello con la stilografica?

Hai presente quella penna che tieni vicina allo schermo del computer?

Comunque, io scrivo con la stilografica innanzitutto perché è l'ultimo strumento creato dall'uomo per Scrivere. La biro lascia un certo tratto, forse anche più scorrevole della stilografica, però è quello, basta.
La stilografica invece ha 1000 personalità, la puoi avere stitica, profusa, rigida, flessibile, rientrante, a stantuffo, demonstrator, in celluloide, con l'alimentatore in ebanite facilmente modificabile, con la rotellina per variare la flessibilità...
Insomma, la stilografica Scrive, non scrive. Non so se rendo l'idea.

Quella serve per compilare fogli tipo raccomandata , che come spero tu sappia sono copiativi.

La stilografica è stata una piacevole riscoperta.
La uso perché è piacevole, il tratto ed i pensieri scorrono rapidamente, il tratto è molto più bello di altro strumenti, dà un tocco distintivo sia alla scrittura che al suo possessore.
Visto che sono grafomane ne faccio anche un certo uso e prediligo quelle economiche.
Anche se scrivo con una mano sola ne possiedo una ventina perché c'è quella da fine, quella spessa, quella flessibile, con pennino tronco, quella seria, quella tamarra, a cartuccia/caricamento contagocce/vacuum... e non credo sia finita

Per me, questione di stile di altri tempi, poter personalizzare la propria calligrafia, sentire il profumo dell'inchiostro, ricordare la scuola ma soprattutto STILE e PERSONALITÀ

Buonasera e Buon Anno a tutti.
Per prima cosa un ringraziamento a chi ha proposto il quesito e per diversi motivi.
Per la giovane età, per la profondità delle analisi , per la capacità/voglia di interrogarsi sulle radici delle proprie passioni.
Un quesito a cui è veramente difficile rispondere senza pensare di mettersi un po' in discussione.
Provo ad aggiungere qualche piccolo elemento di riflessione.
L'azione dello scrivere non è mai fine a se stessa, è gesto "nobile", prezioso, intimo.
Entrano in gioco tutte le energie di un individuo, le sue convinzioni, le sue "suggestioni".
E' un gesto che sprigiona bellezza, che parte dal cuore, che potrebbe generare "intime complicità".
Come quella che esiste, sempre, tra chi scrive ed il suo "strumento".
Scrivere, in un certo senso, è desiderio di lasciare una traccia del proprio vissuto.
E' dono gratuito, esperienza mai "neutra", possibilità di cambiamento.
Esiste una "bellezza" nello scrivere che non può assolutamente prescindere da quella dello "strumento" che si utilizza, dai piccoli "rituali" (forse propiziatori?) che accompagnano la sua preparazione e la sua cura.
Per questi motivi scrivo quasi esclusivamente con penne stilografiche d'epoca.
Ringrazio tutti per l'attenzione e spero di aver contribuito a far nascere qualche "pensiero felice".
Buona serata.
Roberto

maxpop 55 ha scritto:Quella serve per compilare fogli tipo raccomandata , che come spero tu sappia sono copiativi.

OT: Omas 361 o un bel pennino PO e passa la paura

Se si scrive molto, la stilografica non affatica come la biro.
Poi ci sono i "riti": la scelta della penna, il voler usare quel determinato pennino, un inchiostro particolare, prendere quella carta o quel biglietto, svitare il cappuccio, riflettere su cosa si vuole mettere sulla carta e scrivere/disegnare parole, linee, pensieri, emozioni o una "banale" lista usando la propria scrittura quotidiana oppure con qualche stile calligrafico.

Costo/opportunità
Una stilografica scolastica affidabile costa dai 4 ai 6€, una boccetta di Parker Quink 6€. Con 10~12€ scrivo per più di un anno senza patemi d'animo.

Se mettiamo che una Papermate Flexgrip Elite (che ritengo sia il minimo accettabile come modello di penna a sfera non gel) costa 2.40€ l'una e a me è durata appena 5 mesi non in uso continuativo, direi che c'è un risparmio non indifferente.

zen71 ha scritto:buona parte é anche "colpa" (merito) di questo forum: ho iniziato cercando informazioni
dopo il classico ritrovamento in un vecchio cassetto delle penne di mio nonno

... leggi di qua, leggi di là, proviamo un pò a ricominciare a scrivere con la stilo ...

e ti ritrovi in un attimo con una trentina di penne

a me piace il gesto dello scrivere, specialmente per ragionare con carta e penna,
piace l'oggetto in se come espressione di ingegno, la ritualità collegata (caricamento, pulizia, ecc.) e la ricerca del miglioramento (calligrafia)

questi aspetti si ritrovano anche in tante altre attività: degustazione del vino, preparazione del té, rasatura, orologi, arti marziali, musica, ecc. ... e infatti sul forum si trovano molteplici thread su questi argomenti

Le penne mi piace usarle. Riallacciandomi al messaggio quotato, se ascolto musica mi piace farlo con ampli valvolari, di un orologio mi piace il ticchettio meccanico, il rasoio è un bel double edge (altra collezione), il tè, il vino...vabbè, quando scrivo e sento scivolare il pennino e pian piano vedo l'inchiostro cambiare colore mentre si asciuga, beh, quel che provo è Emozione.
Credo, in sintesi, tutto si riconduca a pura e semplice Emozione.

ri-rispondo a questo thread perché nel frattempo ho avuto modo di rimuginarci ancora un po'.
vedendo i miei bambini passare ore a colorare con i loro pennarelli ho capito che le stilografiche sono i pennarelli dei bambini cresciutelli!
è proprio così, almeno per me.
il motivo per cui continuo a comprare penne è perché il numero degli inchiostri 'Ni' è sempre maggiore del numero di penne 'Np'; cioè:

Ni>=Np+1

come faccio ad avere degli inchiostri e non poterli usare?! ergo devo avere nuovi pennarelli... ehm penne stilografiche.

A me piace molto vedere l'inchiostro steso in una linea sottile sulla carta, per un attimo brilla riflettendo la luce, poi in pochi secondi si asciuga.

Ciao



Elia

sciumbasci ha scritto:Costo/opportunità
Una stilografica scolastica affidabile costa dai 4 ai 6€, una boccetta di Parker Quink 6€. Con 10~12€ scrivo per più di un anno senza patemi d'animo.

Se mettiamo che una Papermate Flexgrip Elite (che ritengo sia il minimo accettabile come modello di penna a sfera non gel) costa 2.40€ l'una e a me è durata appena 5 mesi non in uso continuativo, direi che c'è un risparmio non indifferente.

E' inutile che cerchiamo di trovare scuse come ..... la stilo è più economica, non è così, la stilo è uno stile di vita, è scrivere, è eleganza, è un segno di distinzione, è ................. PASSIONE

maxpop 55 ha scritto:

sciumbasci ha scritto:Costo/opportunità
Una stilografica scolastica affidabile costa dai 4 ai 6€, una boccetta di Parker Quink 6€. Con 10~12€ scrivo per più di un anno senza patemi d'animo.

Se mettiamo che una Papermate Flexgrip Elite (che ritengo sia il minimo accettabile come modello di penna a sfera non gel) costa 2.40€ l'una e a me è durata appena 5 mesi non in uso continuativo, direi che c'è un risparmio non indifferente.

E' inutile che cerchiamo di trovare scuse come ..... la stilo è più economica, non è così, la stilo è uno stile di vita, è scrivere, è eleganza, è un segno di distinzione, è ................. PASSIONE

Grande Massimo...è davvero PASSIONE

Perché scrivo con la stilografica?
Per un puro piacere fisico.
Adoro sentire la differenza tra una penna e l'altra, tra una carta ed un'altra, tra un inchiostro ed un altro.
Ed amo pure sentire il pennino migliorare ed adattarsi alla mia scrittura mano a mano che si "roda", quante penne inizialmente scorbutiche sono diventate piacevoli da usare solamente usandole e trovando l'inchiostro adatto a loro!
E tutto ciò nonostante la mia pessima calligrafia (che con le stilografiche un filino migliora)!

Ho frequentato le elementari dal 1967 al 1972; allora ma anche alle medie, si usava l'Auretta o la Pelikan. Miom padre utilizzava una Omas, mia madre una Sheaffer, le usavano sempre, non solo ogni tanto.
Poi, per decenni, non ho più utilizzato stilografiche se non sporadicamente, ma molto spesso mi accorgevo che mi mancava qualcosa, anche perché ho sempre amato scrivere impressioni, appunti, osservazioni.
Quando si arriva intorno ai cinquant'anni, molto spesso si viene colti da nostalgie del passato. Ti viene una gran voglia di rivedere Carosello, cerchi vecchi programmi della TV in bianco e nero, cominci a collezionare Topolino degli anni '60, eccetera.
Colto da questi virus, mi è tornata prepotente la voglia di scrivere con le stilografiche, di sentire il fruscio del pennino sulla carta, di osservare l'inchiostro che luccica per qualche secondo , appena steso sul foglio. E mi è venuta voglia di differenziarmi, almeno un po', in questo modo tutto uguale, tutto tristemente appiattito, dove troppe cose sono omologate.
Aggiungo, infine, che il partecipare a questo forum - diciamolo pure - un po' esclusivo, mi ha dato ancora più stimoli, anche perché ho imparato un sacco di cose di cui ignoravo l'esistenza, in quanto a tecniche, storia, stile, materiali.

Inizialmente, come molti del resto, penso di aver ricominciato per "nostalgia" o per "distinguersi" (leggasi fare il figo).
Ora con all'attivo una trentina di penne, grazie ad un anno nel forum, posso dire che quello che pensano gli altri non mi interessa e, come per tutte le Passioni, è il Piacere non tanto o meglio non solo dell'atto dello scrivere, quanto proprio del guardare ed ammirare l'oggetto e delle varie operazioni necessarie ad arrivare al momento di usarlo (altrimenti come spiegare alla moglie il Bisogno di tante penne seppur economiche).
Mi sono accorto che quando la fretta della vita non mi assale, mi ritrovo perso per attimi lunghissimi a svitare il cappuccio (e già limitiamo il campo) riporlo sul retro della penna, allineando il fermaglio al pennino (con una certa precisione maniacale), osservare la penna così aperta, guardare il pennino, impugnare (con delicatezza) lo strumento del "piacere" (quasi sempre all'altezza del filetto), e una volta poggiata la punta chiedersi finalmente... e mo che scrivo
Ritengo che giustificare una Passione con motivazioni economiche, finisca alla seconda penna e alla prima boccetta di inchiostro verde, è come dire che La Moto è un mezzo veloce ed economico per spostarsi (due motociclisti in casa insegnano)...le Passioni non vanno giustificate, ma assecondate fintanto che si può.

Saluti Enea

Ps.: dato che sono masochista (infatti impugno il filetto) ho tenuto i conti di quest'anno e, senza problemi, tra penne da solo un euro (che poi eran 10), inchiostri e penne della Lamy, potevo tranquillamente comprare una montblanc... per quest'anno punto a penne più costose, ma in numero limitato e ad acquisti "mirati", ma senza le penne da un euro non avrei mai capito cosa mi piace in una stilografica e la montblanc con pennino M sarebbe finita nel cassetto .