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Dopo aver finito L'istituto di Stephen King ho iniziato a leggere I biscotti di Baudelaire di Alice B. Toklas che, a dispetto del nome, non è (solo) un ricettario ma è anche un libro di memorie dell'autrice il cui filo conduttore è la cucina della Parigi tra le due guerre e gli aneddoti assieme a Gertrude Stein. Non per tutti (del resto quale libro lo è?) ma è certamente una lettura curiosa.

Marvin ha scritto: ↑giovedì 21 maggio 2020, 15:21 Dopo aver finito L'istituto di Stephen King ho iniziato a leggere I biscotti di Baudelaire di Alice B. Toklas che, a dispetto del nome, non è (solo) un ricettario ma è anche un libro di memorie dell'autrice il cui filo conduttore è la cucina della Parigi tra le due guerre e gli aneddoti assieme a Gertrude Stein. Non per tutti (del resto quale libro lo è?) ma è certamente una lettura curiosa.

Ma è "il libro di cucina di Alice Toklas" o un altro testo dell'autrice? Mi piacque tantissimo. Tanto da mandarmi in caccia di libri così, un misto di memorie avventurose e inzuppate nella Storia raccontate come da un angolo della cucina e di ricette. Non ne ho trovati di altrettanto belli, neppure "la cuoca di Buenaventura Durruti" mi piacque tanto quanto quello di Alice.

AinNithael ha scritto: ↑giovedì 21 maggio 2020, 20:20
Ma è "il libro di cucina di Alice Toklas" o un altro testo dell'autrice? Mi piacque tantissimo. Tanto da mandarmi in caccia di libri così, un misto di memorie avventurose e inzuppate nella Storia raccontate come da un angolo della cucina e di ricette. Non ne ho trovati di altrettanto belli, neppure "la cuoca di Buenaventura Durruti" mi piacque tanto quanto quello di Alice.

È proprio quello, da qualche anno è stato ripubblicato con quel titolo e "il libro di cucina di Alice Toklas" come sottotitolo. Sta piacendo molto anche a me, tanto che ho già oltrepassato la metà e probabilmente non mi mancherà molto per finirlo. Non conoscevo invece il secondo titolo, forse gli darò un'occhiata in futuro, anche se mi dispiace che ci sia davvero poco di simile in giro
PS: Mi concedo un piccolo OT per i complimenti per l'avatar e la firma, è sempre bello vedere qualcuno che conosce il Dottore e la sua cabina blu

Marvin ha scritto: ↑venerdì 22 maggio 2020, 15:04

AinNithael ha scritto: ↑giovedì 21 maggio 2020, 20:20
Ma è "il libro di cucina di Alice Toklas" o un altro testo dell'autrice? Mi piacque tantissimo. Tanto da mandarmi in caccia di libri così, un misto di memorie avventurose e inzuppate nella Storia raccontate come da un angolo della cucina e di ricette. Non ne ho trovati di altrettanto belli, neppure "la cuoca di Buenaventura Durruti" mi piacque tanto quanto quello di Alice.

È proprio quello, da qualche anno è stato ripubblicato con quel titolo e "il libro di cucina di Alice Toklas" come sottotitolo. Sta piacendo molto anche a me, tanto che ho già oltrepassato la metà e probabilmente non mi mancherà molto per finirlo. Non conoscevo invece il secondo titolo, forse gli darò un'occhiata in futuro, anche se mi dispiace che ci sia davvero poco di simile in giro
PS: Mi concedo un piccolo OT per i complimenti per l'avatar e la firma, è sempre bello vedere qualcuno che conosce il Dottore e la sua cabina blu

Grazie. Gongolo.

In questo periodo (ormai e' un bel po' di tempo) sto leggendo ad alta voce tutta la Saga di Harry Potter ai miei mostriciattoli.
Devo dire che e' gradevole e con una narrazione buona e per diversi versi qualcosa di nuovo ma devo dire che la Rowling e' molto sopravvalutata come scrittrice, per quanto bene riesce a descrivere gli intrecci e l'andamento generale dei libri che ti fa venire voglia di finire il libro e come vengono caratterizzati molti personaggi perde moltissimo nelle forzature, a volte inutili, della trama stessa per far in modo che alcune cose accadano "perche' debbano accadere" e cosi' succede che ci siano personaggi che si ricordino per filo e per segno una scena accaduta prima ma tutti si dimentichino uno specifico particolare o le estremizzazioni di alcune reazioni dei personaggi al limite dell'insensatezza per far in modo che una certa catena di eventi partano.
La sensazione e' come quella di mangiare della crema pasticcera veramente buona e di tanto in tanto trovarci dentro un granellino di sabbia.

Per il resto come detto e' un bel libro, i personaggi caratterizzati bene lo sono veramente molto mentre altri (protagonisti compresi) beh, per buona parte della saga sembrano molto degli stereotipi fatti bene.

OK, alla fine consiglio di leggerli se piace il genere (e devo smettere di fare critica letteraria )

Ciao! Fa il paio con "che musica state ascoltando", perché non lo continuiamo?

Da un po' di tempo mi sto dando alla letteratura americana iper-realista (nel senso più largo del termine, non me ne vogliano gli esperti!) quondi Carver, Selby jr etc (se qualcuno vuole suggerirmi altre opere del genere sarà ben accolto) .

In questo filone (assai eterogeneo) ho appena finito di leggere Pastorale americana di Philip Roth.
Ho trovato questo libro semplicemente meraviglioso e convolgente al pari dei grandi classici.

Ciao,
io sto ri-leggendo Il conte di Montecristo.

Herman Melville
Moby Dick

Nella traduzione di Cesare Pavese.

Monet63 ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 12:56 Herman Melville
Moby Dick

Nella traduzione di Cesare Pavese.

Bello: ho iniziato leggendolo da ragazzino nella versione “ad usum delphini” della casa editrice Mursia. Poi ho continuato.
Se ti piacciono i romanzi di mare, leggi Conrad

Ciao.

Da bravo oligofrenico con un disordine dell'attenzione, non riesco a leggere un solo libro per volta (né seguire una sola serie, né usare una sola penna, etc etc... ). Diciamo che l'insonnia aiuta.

Questa settimana sul comodino ci sono:
Darwin's Dangerous Idea: Evolution and the Meaning of Life, di Dennett (di rottura, quando uscì... ancora interessante)
How the Mind Works, di Steven Pinker (di questo ho solo letto l'introduzione... vediamo se mantiene le promesse)
The World Until Yesterday: What Can We Learn from Traditional Societies? , Jared Diamond (consiglio sempre i suoi saggi, leggeri, ma con aiutano a leggere il mondo che ci circonda, IMHO).

Sul kindle, invece:
L'opera e il suo doppio, di Flaubert
Nebula: Fantascienza contemporanea cinese, una raccolta ontologica molto interessante
Un piccolo odio di Joe Abercrombie, che non m entusiasma, ma "voglio vedere come va a finire"


mc

Polemarco ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 14:52 Bello: ho iniziato leggendolo da ragazzino nella versione “ad usum delphini” della casa editrice Mursia. Poi ho continuato.
Se ti piacciono i romanzi di mare, leggi Conrad

Devo confessare una cosa, ma sono sicuro che in questo posto nessuno mi deriderà: io inizialmente comprai il Noodler's Heart of darkness proprio per la passione verso un romanzo in particolare di Conrad.

Io sto (ri)leggendo questo: Per me è un testo a tratti incomprensibile, ma a poco a poco con l'esperienza di riparazioni (anche se fatte fisicamente da altri) spero di entrare nella logica.

Di genere completamente diverso, ho appena finito L'Ammutinamento del Caine" di Herman Wouk. Molto più bello e sfaccettato del film (Interpretazione di Humphrey Bogart a parte)

Polemarco ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 14:52

Monet63 ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 12:56 Herman Melville
Moby Dick

Nella traduzione di Cesare Pavese.

Bello: ho iniziato leggendolo da ragazzino nella versione “ad usum delphini” della casa editrice Mursia. Poi ho continuato.
Se ti piacciono i romanzi di mare, leggi Conrad

Alvaro Mutis potrebbe andare?

Ho finito da poco la triade I Sonnambuli di Herman Broch (ce l'ho fatta! ) e per inaugurare una nuova trilogia ho cominciato dall'ultimo di Paul Linch: Grace (bellissimo a mio parere)

Monet63 ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 16:54

Polemarco ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 14:52 Bello: ho iniziato leggendolo da ragazzino nella versione “ad usum delphini” della casa editrice Mursia. Poi ho continuato.
Se ti piacciono i romanzi di mare, leggi Conrad

Devo confessare una cosa, ma sono sicuro che in questo posto nessuno mi deriderà: io inizialmente comprai il Noodler's Heart of darkness proprio per la passione verso un romanzo in particolare di Conrad.

Probabilmente uno tra i libri più belli di Conrad; senza contare il film che ne è stato molto liberamente tratto Anche Lord Jim non scherza ...
Senza dimenticare “I Duellanti” splendido racconto (e splendido film)

maylota ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 17:16 Per me è un testo a tratti incomprensibile, ma a poco a poco con l'esperienza di riparazioni (anche se fatte fisicamente da altri) spero di entrare nella logica.

Mio libro di iniziazione. Nessuna foto, tutti schemi e tante
parole.
Obbliga alla capacità di astrazione e alla proiezione mentale.

Tutta roba vecchia del secolo scorso....