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Ho appena terminato Le città invisibili di Italo Calvino. Molto più profondo di quanto inizialmente sembri affrontando le prime pagine. L’ho letto davvero con piacere

Silvia1974 ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 18:30 Ho appena terminato Le città invisibili di Italo Calvino. Molto più profondo di quanto inizialmente sembri affrontando le prime pagine. L’ho letto davvero con piacere

Bellissimo libro.
Sottolineo questo passo:
“ L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Ho appena finito di leggere Storia della Bellezza di Umberto Eco, bel libro completo e complesso certo la lettura non è particolarmente scorrevole

Ho appena finito di rileggere (in due notti) Changing Places (Scambi) di David Lodge.
Il primo libro della trilogia sull'università - tutte le volte mi stupisce per la sua leggerezza ed i nascosti ed umoristici doppi e tripli piani di lettura

Polemarco ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 18:41 Bellissimo libro.
Sottolineo questo passo:
“ L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

No cioè
È esattamente il passo che mi sono segnata da scrivere a stilografica. Vedere foto del comodino!
Prima o poi ve lo ritroverete nell’argomento “qualche linea vi prego”

"Ragazzi, io non voglio sembrare monotematica e/o fissata...
No, okay: marcia bugia. Lo sono. Mi sono infatuata - letterariamente e pure fisicamente - di quest'uomo qua quando avevo sedici anni, e mi mangio ancora le mani di non aver messo il culo su un aereo per andare a offrirgli il mio imperituro amore, tutti i miei beni, la mia devozione sempiterna, utero in affitto e fagiana in subappalto. Forse avrei anche potuto avere successo. O forse no: diciamo che tra i miei tratti fisici non alligna la statuarietà bionda tipica della shiksa."

Bello !
Sembra l'incipit di un libro.

Anche questo è da scrivere con la stilografica.
Avevo deciso di farlo incidere sul mio portasigarette, mi dissero che era meglio farlo su un portasigari.

“Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto”

Finito di leggere il weekend scorso, "Uomini e Topi" (Of Mice and Men) di John Steinbeck. È la storia di due braccianti americani stagionali, diversi tra loro ma legati da una forte amicizia, alla ricerca del "sogno americano", all'indomani degli anni del proibizionismo.
Ne consiglio vivamente la lettura.

Sto leggendo la raccolta delle opere di Grazia Deledda. Opinione personale? Due palle pazzesche. Non ho parole. Per carità, scritte bene e belle descrizioni dei personaggi e dei luoghi, ma due palle pazzesche restano. Pazienza.

solstizio71 ha scritto: ↑sabato 20 luglio 2024, 14:35 Finito di leggere il weekend scorso, "Uomini e Topi" (Of Mice and Men) di John Steinbeck. È la storia di due braccianti americani stagionali, diversi tra loro ma legati da una forte amicizia, alla ricerca del "sogno americano", all'indomani degli anni del proibizionismo.
Ne consiglio vivamente la lettura.

Interessante. Me lo segno

Silvia1974 ha scritto: ↑sabato 20 luglio 2024, 15:19

solstizio71 ha scritto: ↑sabato 20 luglio 2024, 14:35 Finito di leggere il weekend scorso, "Uomini e Topi" (Of Mice and Men) di John Steinbeck. È la storia di due braccianti americani stagionali, diversi tra loro ma legati da una forte amicizia, alla ricerca del "sogno americano", all'indomani degli anni del proibizionismo.
Ne consiglio vivamente la lettura.

Interessante. Me lo segno

Bel libro, molto triste
A questo punto consiglio vivamente questo
Anche il film è molto bello

«E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente furore. Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s'avvicina l'epoca della vendemmia.»

"Furore" è ancora disgraziatamente attuale. Una lettura obbligatoria secondo me.
Chiara

Ho appena finito di leggere Il Gioco dell'Angelo di Zafón, che è stata un po' una delusione. Ottima scrittura, ma lontano da L'ombra del Vento o Prigioniero del cielo. Forse lo scrittore aveva finito le idee, peccato!

Sto leggendo, per approfondire un personaggio che non conosco abbastanza e di cui ho sempre diffidato, una traduzione di "Al di là del bene e del male" di Nietzsche.

Così ora sto scoprendo che
1 avevo ragione a diffidare di lui
2 ci sono molte ragioni per diffidare di lui

E soprattutto
3 che spaventosa evoluzione (?) ha avuto quest'uomo da "La nascita della tragedia", libro che ho amato


Che modo per rovinarti le vacanze, direte voi. Giusto. Ma almeno non mi vergogneró più a stroncarlo senza averlo letto

Beh a Wilamowitz non stava bene neanche quella per mancanza di metodo.

Cordialità
Polemarco

Polemarco ha scritto: ↑lunedì 22 luglio 2024, 10:40 Beh a Wilamowitz non stava bene neanche quella per mancanza di metodo.

Cordialità
Polemarco

Non discuterò certo sul fatto che N non sappia nemmeno cos' è il metodo

Al liceo mi piacque molto il libro per un certo entusiasmo giovanile che mi parve congeniale. Leggendo altre opere sue sono pietrificato a vedere cos' e diventato quell'entusiasmo.

Tuttavia mi piacerebbe sapere se puoi indicarmi dove si trova questa critica di Wilamowitz... Mi interessa il parere di qualcuno più addentro di me.

Michele