linusmax ha scritto: ↑martedì 6 settembre 2022, 17:27
merloplano ha scritto: ↑martedì 6 settembre 2022, 17:14
parker porto' i macchinari per fare la 51 in cina (per la storia completa, o almeno una sua versione credibile, cerca frankunderwater - e' in inglese). smise di produrla a meta' anni 70 in USA (negli anni 80 in sudamerica), quindi "i cinesi" hanno ri-prodotto un modello non piu' in produzione; non una copia, avevano i macchinari originali
Parliamo della stessa cosa della X159 ? La Montblanc mando i macchinari in cina per poi produrre la X159 ? No !
Non compariamo cosa completamente differenti. Qui parliamo di copie di qualsiasi marca e modello di altri, un azienda che produce solo copie. Passerà alla storia come la bellissima e grande azienda cinese che faceva cloni di altre marche con pennini di medio valore cinese.
tu, non io, hai espresso un giudizio assolutamente generico sui cinesi (tutti, non limitato alla jinhao x159). te lo riporto:
linusmax ha scritto: ↑martedì 6 settembre 2022, 16:38
Qui parliamo di cinesi ! che copiano tutti i modelli possibili di altre aziende e fanno solo questo e basta
viceversa, io sono stato estremamente specifico nel riportare prima la storia di un gruppo di penne, per smentire questo altro tuo giudizio:
linusmax ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 11:23
Certamente se avessero un consulente in gamba avrebbero copiato un modello non più in produzione, anche se ritengo che è cosa difficile.
ti ho dimostrato che hanno in effetti prodotto un modello non piu' sul mercato, e, anche se lo ritenevi difficile, lo hanno migliorato
in seguito, per smentire che si dedichino solo alla copia, ti ho citato 2 esempi di ingegneria cinese che, a mia conoscenza, non hanno equivalenti nel mondo occidentale. anzi, pensando alla impossibilita' di trovare le chiavi per la manutenzione dei pistoni (e quando disponibili, al loro costo: per leonardo, 30 euro), mi torna in mente questa altra tua frase, dedicata ai produttori cinesi:
linusmax ha scritto: ↑venerdì 19 agosto 2022, 11:23
Mentre loro si arricchiscono alla faccia nostra che compriamo ste porcherie
gli imprenditori cinesi hanno necessita' di espandersi su altri mercati. non hanno conoscenza di questi, anche grazie al loro governo censore. la cosa piu' veloce e' copiare esteticamente quello che vedono incontrare i gusti di questi mercati (e questo lo sapevi). con il tempo, cominciano a sviluppare quei prodotti che incontrano successo sui mercati stranieri (i pistoni, le resine multicolore, i pennini fude/taginata..); tu non riconosci ai cinesi questa parte del ciclo
jinhao, adesso oggetto della tua invettiva (vs "i cinesi"), ha fatto con la 80 quello che lamy non ha mai fatto: unire il corpo della 2000 con il sistema intercambiabile z50 (il tentativo lamy piu' prossimo e' la accent diamond, per la qualita' dei materiali). lamy produce studio e aion, tipicamente con sezioni in metallo, per chi desidera penne di un certo diametro e pennino z50, ma sembra non aver realizzato cosa il mercato vorrebbe (ovviamente non e' cosi, ma se vendi 3 penne da 8/10 e' possibile che l'appassionato le acquisti tutte; se ne fai una da 10/10 hai ammazzato le altre linee).
jinhao e' stato, finora, l'unico produttore cinese delle simil-51 a pensare di sostituire il sistema aerometrico (hero lo usa ovunque, sulla 100, la 1000, la 565, la 616 etc) con un converter internazionale. la parker invece ha preso a modello la 51a ed ha aggiunto il cappuccio a vite!! ps, considerando che la jinhao 85 era disponibile prima della parker 51 mk2, chissa' chi produce quest'ultima..