Segnalo un bell'articolo di Hanif Kureishi, scrittore britannico, che inizia proprio col valore dello scrivere a mano, con belle stilografiche su bella carta.
Pubblicato il 27 giugno 2014 sulle pagine culturali di Repubblica e reperibile al link seguente:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... ref=search
SONO arrivato ad adorare le mie penne e mi si può sorprendere spesso intento a coccolarle, soprattutto la mia vecchia Mont Blanc modello classico. Ultimamente, però, mi sono invaghito di una nuova Montegrappa nera, con il suo astuccio lucido, la sua pesantezza e il suo pennino flessibile. Una delle mie occupazioni preferite è studiare il catalogo della Montegrappa, voltare adagio le pagine patinate, convincermi che ho bisogno di quella turchese e che non posso sopravvivere un minuto di più senza le St. Moritz in edizione limitata.
Non che le penne costose siano sempre migliori di quelle economiche.
Io uso quotidianamente le stilografiche della Lamy, come pure le sue penne roller, in svariati colori. Muji è eccellente per la leggerezza delle sue penne gel. Ma a volte quel che ci vuole è solo una matita morbida… E comunque, molto dipende dal tipo di carta che si usa e da quale pennino scorre meglio su una certa superficie… Uno scrittore potrebbe arrivare ad amare l'armamentario sempre pieno di novità degli strumenti da scrittura e degli inchiostri, dei colori da scegliere, come i chitarristi amano le chitarre, i fotografi le loro macchine fotografiche e i feticisti la loro cosa. Mi piace che la pagina su cui lavoro sia decorata. Voglio che la mia arte o mestiere – la scrittura – somigli a un'azione fisica come il disegno. Non è solo un ingannare il tempo in attesa del momento in cui dovrò impegnarmi davvero nel travaglio dell'inizio. In termini di frasi e capoversi, mi piace che la pagina presenti una bella composizione; è parte del piacere di ciò che faccio, così come quando scrivo mi piace guardare opere d'arte, piuttosto che leggere le parole di altri.
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
la bacchetta magica che fa apparire l'impossibile
- maxpop 55
- Tecnico
- Messaggi: 15087
- Iscritto il: venerdì 17 agosto 2012, 19:24
- La mia penna preferita: perché una sola?
- Il mio inchiostro preferito: Aurora BlacK
- Misura preferita del pennino: Medio
- FountainPen.it 500 Forum n.: 029
- Fp.it ℵ: 016
- Fp.it 霊気: 009
- Fp.it Vera: 107
- FP.it 5000: 000
- Località: Portici (NA)
- Gender:
la bacchetta magica che fa apparire l'impossibile
Da quanto non si leggeva un inno alla scrittura a mano piuttosto che con la fredda tastiera e rispecchiarsi quando si sfoglia un catalogo di stilografiche.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- Irishtales
- Moderatrice
- Messaggi: 9500
- Iscritto il: lunedì 5 novembre 2012, 18:34
- La mia penna preferita: Wahl-Eversharp Doric
- Il mio inchiostro preferito: Levenger - Forest
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- FountainPen.it 500 Forum n.: 087
- Arte Italiana FP.IT M: 044
- Fp.it ℵ: 011
- Fp.it 霊気: 018
- Fp.it Vera: 033
- Gender:
la bacchetta magica che fa apparire l'impossibile
Questa prima parte dell'articolo è stupenda - anche il resto lo è e non posso che consigliare dei leggerlo per intero - per di più chi di noi non conosce bene le sensazioni descritte dall'autore?! Quante penne (e altri strumenti di scrittura!) ci hanno fatto sentire, fosse solo per un istante, incapace di pensare ad altro e maturare la convinzione di "avere urgente bisogno" di un colore, di un pennino e di una forma precisa in un penna?!
E' quella bella malattia che ci accomuna tutti, che può diventare contagiosa, ma non ha risvolti negativi (se non per il conto in banca).
Ho amato le ultime parole, che sono state poi lo spunto per il titolo di questo bell'argomento:
"La penna è uno strumento molto più che utile; è la bacchetta magica che fa apparire quello che ancora non sai."
E' quella bella malattia che ci accomuna tutti, che può diventare contagiosa, ma non ha risvolti negativi (se non per il conto in banca).
Ho amato le ultime parole, che sono state poi lo spunto per il titolo di questo bell'argomento:
"La penna è uno strumento molto più che utile; è la bacchetta magica che fa apparire quello che ancora non sai."
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
Daniela
- A Casirati
- Collaboratore
- Messaggi: 2921
- Iscritto il: giovedì 23 agosto 2012, 16:39
- FountainPen.it 500 Forum n.: 005
- Gender:
- Contatta:
la bacchetta magica che fa apparire l'impossibile
Bellissimo articolo.
Grazie mille per la segnalazione!
Grazie mille per la segnalazione!
Alberto Casirati
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
-
- Snorkel
- Messaggi: 183
- Iscritto il: sabato 21 giugno 2014, 16:50
- Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
- Misura preferita del pennino: Medio
- Gender:
la bacchetta magica che fa apparire l'impossibile
Buona serata a tutti...
Nella mia breve presentazione accennavo alla complicità tra chi scrive (scrittore?) ed il suo "strumento"...
L'articolo, in maniera elegante, cerca di raccontare un'emozione...
Un insieme di variabili...L'attesa,il proprio stato d'animo, la scelta, la riconoscenza e il riconoscimento...
Mi sono ricordato di un vecchio libro di Pino Roveredo e di una frase che mi aveva colpito: "...Matita rossa per segnare i tormenti, inchiostro nero per lucidare i ricordi, e il piacere dolce e musicale della penna stilografica per cantare una trama..."
E' piacevole ricordarla e condividerla con Voi...
Grazie a tutti.
Roberto
Nella mia breve presentazione accennavo alla complicità tra chi scrive (scrittore?) ed il suo "strumento"...
L'articolo, in maniera elegante, cerca di raccontare un'emozione...
Un insieme di variabili...L'attesa,il proprio stato d'animo, la scelta, la riconoscenza e il riconoscimento...
Mi sono ricordato di un vecchio libro di Pino Roveredo e di una frase che mi aveva colpito: "...Matita rossa per segnare i tormenti, inchiostro nero per lucidare i ricordi, e il piacere dolce e musicale della penna stilografica per cantare una trama..."
E' piacevole ricordarla e condividerla con Voi...
Grazie a tutti.
Roberto