E' ben vero che dalla cromatografia dell'inchiostro effettuata tempo fa dal geniale Marco (Lafountain), è emersa la variegata tavolozza che contribuisce a dare al nero Delta quella sua particolare tonalità, e la stessa cromatografia ci spiega probabilmente come mai su tipi differenti di carta prevalga una certa dominante cromatica oppure l'altra, generando risultati sorprendenti e del tutto dissimili fra loro.
Inizialmente, dicevo, dopo la segnalazione di Giovanni Paolo, ho pensato che fosse cambiata la formulazione dell'inchiostro da un anno o due a questa parte

Provando per comparazione un altro inchiostro che avevo sotto mano, il Pelikan 4001 Brilliant Black, ho potuto constatare che quest'ultimo non è altrettanto influenzabile e si comporta in modo analogo sulle carte più differenti. Non muta quindi tonalità cromatica su supporti diversi come fa invece il camaleontico Delta, che testato su 4 diversi tipi di carta (oltre al retro-pagina del calendario, ho usato le carte di cui faccio maggior uso: Blasetti Bristol in blocchi di carta bianca sottile compattissima e molto molto liscia, risme Fabriano Copy First Class da fotocopie che è piuttosto porosa, Rhodia blocco A4 bianco liscia e compatta) ha mantenuto sui supporti canonici la stessa dominante violacea, mentre sul calendario patinato ha dato fondo alla sua componente verde in maniera eclatante.
Credo che possa essere un fattore molto interessante per chiunque utilizzi gli inchiostri in maniera creativa e ho pensato di aprire un thread apposito per monitorare gli eventuali cambiamenti di tonalità degli inchiostri al variare delle componenti chimiche\trattamenti della carta utilizzata.
Segnalare esperimenti (anche involontari!) e notare differenze tonali del vostro inchiostro preferito, può essere uno spunto creativo notevole per gli artisti del Forum e per tutti noi appassionati stilografici che al contrario, invece, desideriamo magari evitare brutte sorprese ed avere un inchiostro cromaticamente affidabile su qualsiasi tipo di carta...