Boh, dubito che queste siano le vere ragioni. All'estero moltissimi italiani danno punti, anche in iniziative industriali o culturali, a tedeschi, americani, francesi ed inglesi... non si tratta di DNA, ma di ben altre ragioni, legate alla mentalità e ad una certa "gestione della cosa pubblica"PeppePipes ha scritto:Pazienza. Da una parte è anche bello che su questa strana penna resti un alone di mistero. Comunque ho la sensazione che abbia avuto una vita commerciale molto breve.piccardi ha scritto:Purtroppo non ho ottenuto nulla, c'è un marchio duce, del 1924, ma è relativo a delle tomaie. E del 50256 nessuna traccia come del resto di tutti gli altri in quella decina, dal 50250 al 50259... Siamo un paese arretrato, altrove la loro storia industriale la curano e pubblicano i dati, su queste cose ci batte anche la Grecia...
Simone
Quanto al pressappochismo dei nostri archivi (e di molto altro).... Mah! Forse fa parte del nostro DNA; il mondo ha sempre dovuto riconoscere il "genio italico": come degli artisti abbiamo sempre "campato" più sulle intuizioni e le trovate che non sulla puntigliosità ed il rigore scientifico. Forse è per questo che al giorno d'oggi, dove tutto è pianificato ed ottimizzato con i computer e spazio per i colpi di genio ce n'è sempre meno, noi annaspiamo assai....
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Per non andare troppo OT: i romani antichi hanno insegnato al mondo ordine, rigore e disciplina
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Scusate: non ho potuto resistere...
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