Delucidazioni sulla Produzione Omas anni 70/80

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
Rispondi
Andrea_R

Delucidazioni sulla Produzione Omas anni 70/80

Messaggio da Andrea_R »

Salve a tutti , vorrei chiedere un aouto ai santoni del forum,
leggendo una richiesta di valutazione di una penna, una Omas, qualcuno (perdonatemi se non ricordo esattamente chi), faceva riferimaento alla produzione ani 70/80 della marca bolognese, essendo periodo di magra non era un buon periodo e si tendeva a risparmiare sui materiali se non mi sbaglio.
Io stesso ho acquistato una Omas extra 620 col pistone bloccato, in un mio maldestro (ed inutile) tenativo di sbloccarlo ho fessurato il corpo, nonostante questo la uso per intinzione (amo il pennino che monta) finoa quando non mi decido a mandarla dal pennaio.
Detto questo, tutta la produzione Omas del periodo soffriva di problemi simili (una percentuale piu' alta del normale fra le penne normalmente prodotte)? oppure era solo la fascia medio-bassa che aveva questi problemi? Grazie in anticipo.
Avatar utente
maxpen2012
Collezionista D.O.C.
Collezionista D.O.C.
Messaggi: 630
Iscritto il: martedì 2 aprile 2013, 3:04
Misura preferita del pennino: Flessibile
Località: Firenze

Delucidazioni sulla Produzione Omas anni 70/80

Messaggio da maxpen2012 »

Ciao, non sono un grande esperto, men che meno in penne moderne, ne' uno dei " Santoni "
che evochi ( sono semmai un vecchio peccatore neanche tanto pentito ) :oops: :)
Tuttavia ti posso dire che la Omas, negli anni '60 aveva tirato avanti proponendo
i vecchi modelli del decennio precedente,la 361 e le Extra F , le uniche novita' furono
sostanzialmente la VS e la sua versione a pennino scoperto, la CS. Fu prodotta anche
la Milord, simile alla Extra F misura 556, ma un po' più sottile (Armando Simoni era ormai scomparso,
nel 1958...) Negli anni '70 l'azienda entro' in una grave crisi, avvicinandosi al fallimento,
e la qualita' dei prodotti si abbasso' enormemente, solo a metà anni '80 gli eredi del
Simoni riuscirono a trasferire e modernizzare la Ditta, producendo di nuovo stilo di qualità,
con la serie Arte Italiana, penne in resina che però riprendevano le forme classiche della
tradizione, faccettate e ogivali... Dalla fine degli anni '80 in poi , con la collezione "Celluloide" ed altre
penne , commemorative e comunque di qualita' la Omas riuscì a riconquistarsi un mercato,
nel settore delle penne più o meno "di lusso"...
Ti metto alcune foto di una pennina trovata ad un mercatino, è un modello a cartuccia del 1970
chiamato DS , in modestissima plasticuccia stampata ad iniezione, con un poverissimo pennino in acciaio,
per darti un'idea del livello qualitativo delle Omas del periodo...
Allegati
image.jpg
image.jpg (1.72 MiB) Visto 1028 volte
image.jpg
image.jpg (1.21 MiB) Visto 1028 volte
image.jpg
image.jpg (107.76 KiB) Visto 1028 volte
" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
Dante Par. C I
Avatar utente
maxpop 55
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 15587
Iscritto il: venerdì 17 agosto 2012, 19:24
La mia penna preferita: perché una sola?
Il mio inchiostro preferito: Aurora BlacK
Misura preferita del pennino: Medio
FountainPen.it 500 Forum n.: 029
Fp.it ℵ: 016
Fp.it 霊気: 009
Fp.it Vera: 107
FP.it 5000: 000
Località: Portici (NA)
Gender:

Delucidazioni sulla Produzione Omas anni 70/80

Messaggio da maxpop 55 »

Non erano tutte così, quello era un modello scolastico.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Rispondi

Torna a “Penne Stilografiche”