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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Pelikan 4001 ferrogallico?
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Una storica cartoleria di Piazza della Libertà a Firenze chiude: un'altro pezzetto della città dove sono nato e cresciuto che se ne va.
Solita svendita di realizzo, che riesuma dal magazzino vecchie scatole dimenticate da decenni. Grande occasione per fare incetta di "residuati bellici" e non me la sono fatta scappare. Oltre a numerose scatole di pennini vintage (tra cui degli stupendi Leonardt pointed nibs EF) ho avuto modo di acquistare dei flaconi di inchiostro molto particolari: un ferrogallico della ditta Diletti (?) di Brisighella e due boccette di Pelikan marcato Gunther Wagner.
Il primo è un 3001 e c'è l'indicazione "inchiostro copiativo" il secondo è un 4001 che riporta la dicitura "inchiostro ferrogallico scrive azzurro diventa nero" e sul retro una etichetta con scritto "qualità speciale per documenti" non avevo mai visto nè queste etichette nè, tantomeno, un 4001 ferrogallico: assente la dicitura inchiostro stilografico, quindi presuppongo non lo sia.
Facendo una ricerchina in rete ho trovato etichette con layout simile (ma in tedesco) su boccette del primo novecento: il fatto però che i miei flaconi siano perfettamente conservati (compreso l'inchiostro la cui fase acquosa appare perfettamente a livello) mi fa un po' dubitare di una datazione così remota. Se qualcuno sa darmi notizie in merito ......
Solita svendita di realizzo, che riesuma dal magazzino vecchie scatole dimenticate da decenni. Grande occasione per fare incetta di "residuati bellici" e non me la sono fatta scappare. Oltre a numerose scatole di pennini vintage (tra cui degli stupendi Leonardt pointed nibs EF) ho avuto modo di acquistare dei flaconi di inchiostro molto particolari: un ferrogallico della ditta Diletti (?) di Brisighella e due boccette di Pelikan marcato Gunther Wagner.
Il primo è un 3001 e c'è l'indicazione "inchiostro copiativo" il secondo è un 4001 che riporta la dicitura "inchiostro ferrogallico scrive azzurro diventa nero" e sul retro una etichetta con scritto "qualità speciale per documenti" non avevo mai visto nè queste etichette nè, tantomeno, un 4001 ferrogallico: assente la dicitura inchiostro stilografico, quindi presuppongo non lo sia.
Facendo una ricerchina in rete ho trovato etichette con layout simile (ma in tedesco) su boccette del primo novecento: il fatto però che i miei flaconi siano perfettamente conservati (compreso l'inchiostro la cui fase acquosa appare perfettamente a livello) mi fa un po' dubitare di una datazione così remota. Se qualcuno sa darmi notizie in merito ......
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Diletti era una ditta di Brisighella, sopra Faenza, in provincia di Ravenna, molto nota qui in zona.
Anche io ne ho qualche bottiglia.
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Neofita a chi ?
- Irishtales
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Complimenti Alessandro, un gran bel bottino!!!
Speriamo che qualcuno sappia darci notizie del Pelikan ferrogallico...
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Speriamo che qualcuno sappia darci notizie del Pelikan ferrogallico...
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Uao! Bel bottino!
Peccato non ci sia la faccina che sbava...
Giovanni
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Peccato non ci sia la faccina che sbava...
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Ho cercato su internet e sembra che avesse una produzione di ferrogallico blu-nero fino a circa 30 anni fa (FPN), ma la boccetta aveva la forma come quella odierna con la dicitura diversa. La boccetta è molto particolare.. Solo per mia supposizione, può essere un'edizione per anniversario o qualcosa di simile? (come è stata fatta recentemente con "l'appoggia penna")
"Uno scienziato nel suo laboratorio non è soltanto un tecnico, è anche un fanciullo posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come un racconto di fate." Marie Curie
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Ho una bottiglia di Pelikan con la stessa etichetta, ma in formato grande (devo cercarla per dire quale, mi viene da dire mezzo litro). Mio padre la scovò in un ufficio circa 25 anni fa, e doveva già averne almeno venti allora.
Peró non so fin quando sia stata prodotta ...
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Giovanni Paolo
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Di certo è precedente al 1978: le etichette hanno ancora la dicitura "Gunter Wagner" e (dal sito Pelikan) si apprende che l'azienda cambiò ragione sociale e nome nel 1978, passando da Gunther Wagner Pelikan Werke (GmbH) a Pelikan AG (Società per Azioni)...
Pelikan Italia nacque nel 1913, con sede a Milano, come riportato sulle stesse etichette. Non è molto, ma sappiamo che gli inchiostri di Alessandro sono stati prodotti fra il 1913 ed il 1978...
Da questo documento trovato in rete, si evince che già nel 1900 (timbro postale) erano in produzione ad Hannover gli inchiostri copiativi 3001 (violetto-nero) e 5001 (blu) oltre all'inchiostro 4001 ferrogallico.
Qui c'è una breve nota sugli inchiostri Pelikan (2001, 3001, 4001 furono introdotti nel 1898)
Interessante la produzione fin da allora di inchiostri profumati "per signora"...e di "inchiostri da salone per i più raffinati"...
http://www.pelikan.com/pulse/Pulsar/it_ ... nte-a-4001
Pelikan Italia nacque nel 1913, con sede a Milano, come riportato sulle stesse etichette. Non è molto, ma sappiamo che gli inchiostri di Alessandro sono stati prodotti fra il 1913 ed il 1978...
Da questo documento trovato in rete, si evince che già nel 1900 (timbro postale) erano in produzione ad Hannover gli inchiostri copiativi 3001 (violetto-nero) e 5001 (blu) oltre all'inchiostro 4001 ferrogallico.
Qui c'è una breve nota sugli inchiostri Pelikan (2001, 3001, 4001 furono introdotti nel 1898)
Interessante la produzione fin da allora di inchiostri profumati "per signora"...e di "inchiostri da salone per i più raffinati"...
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Ma che cifre sono stampate sull'etichetta? Su una c'è 192i o 1921, su quella del 3001 non riesco a leggerle bene...
Ora, so che sto facendo l'intervento più ingenuotto del 2014, ma se anche quella fosse 19... non potrebbe essere una data?
E con questo ho detto la mia boiata del giorno
Ora, so che sto facendo l'intervento più ingenuotto del 2014, ma se anche quella fosse 19... non potrebbe essere una data?
E con questo ho detto la mia boiata del giorno
Ultima modifica di Niceforo il sabato 8 febbraio 2014, 12:44, modificato 1 volta in totale.
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Tutto è possibile...
Certo il fascino di questi ritrovamenti...e delle ricerche che ne seguono...
Della Ditta Giovanni Diletti di Brisighella (Premiato Stabilimento per la fabbricazione di Inchiostro Chimico, come recita una cartolina pubblicitaria) si trovano in rete due bei manifesti pubblicitari, uno degli anni Venti e l'altro del 1949:
http://pubblicita.intercardsrl.com/inde ... INCHIOSTRI
la Ditta credo sia stata chiusa non molti anni più tardi, e negli anni Novanta l'area (archeologia industriale, con tanto di ciminiere) è stata interessata da un piano di recupero.
Dalla grafica dell'etichetta, mi sembra la bottiglietta possa risalire agli anni Trenta-Quaranta...
Certo il fascino di questi ritrovamenti...e delle ricerche che ne seguono...

Della Ditta Giovanni Diletti di Brisighella (Premiato Stabilimento per la fabbricazione di Inchiostro Chimico, come recita una cartolina pubblicitaria) si trovano in rete due bei manifesti pubblicitari, uno degli anni Venti e l'altro del 1949:
http://pubblicita.intercardsrl.com/inde ... INCHIOSTRI
la Ditta credo sia stata chiusa non molti anni più tardi, e negli anni Novanta l'area (archeologia industriale, con tanto di ciminiere) è stata interessata da un piano di recupero.
Dalla grafica dell'etichetta, mi sembra la bottiglietta possa risalire agli anni Trenta-Quaranta...
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Prima di tutto grazie a tutti per l'impegno profuso, poi cerchiamo di dare, con ordine, altri indizi:
Il sospetto è venuto anche a me: l'edizione con poggiapenna che dici tu veniva venduta anche in cofanetto assime ad una M151 verde/nera ma conteneva inchiostro stilografico, non ferrogallico!eriel89 ha scritto:Solo per mia supposizione, può essere un'edizione per anniversario o qualcosa di simile?
C'è scritto 192 i in sovrastampa quindi penso si riferisca al lotto di produzione.Niceforo ha scritto:Ma che cifre sono stampate sull'etichetta? Su una c'è 192i o 1921,
Mah, se fosse un'edizione celebrativa non è detto che ci si fermi al 1978. Però a quanto mi risulta attualmente la Pelikan non produce inchiostri ferrogallici e sarebbe interessante sapere quando hanno interrotto la produzione e se per caso non l'hanno ripresa proprio per una edizione speciale.Irishtales ha scritto:Pelikan Italia nacque nel 1913, con sede a Milano, come riportato sulle stesse etichette. Non è molto, ma sappiamo che gli inchiostri di Alessandro sono stati prodotti fra il 1913 ed il 1978...
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La boccetta presenta il logo con 4 pulcini, cosa che restringe drasticamente l'intervallo possibile fra il 1924/26 ed il 1938 (circa). Le date esatte dei cambi di logo non sono note con assoluta precisione (ci sono informazioni contrastanti), ma il periodo è più o meno quello.
Simone
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie Simone, il dubbio che sia una replica però mi resta. Sul tappo c'è il logo stilizzato con due pulcini mentre sui tappi attuali ha un pulcino solo
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Pelikan 4001 ferrogallico?
Ciao Alessandro.
Vorrei dare il mio contributo senza confondere però le idee.
Ho un calamaio replica, e su l'etichetta oltre ai caratteri originali dell'epoca ci sono anche quelli del periodo in cui il calamaio è stato replicato, ossia gli anni ''80.
Se posso azzardare un'ipotesi è questa : etichetta originale, tappo sostituito.
Vorrei dare il mio contributo senza confondere però le idee.
Ho un calamaio replica, e su l'etichetta oltre ai caratteri originali dell'epoca ci sono anche quelli del periodo in cui il calamaio è stato replicato, ossia gli anni ''80.
Se posso azzardare un'ipotesi è questa : etichetta originale, tappo sostituito.
Massimiliano
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Le cose si complicano...comunque Pelikan sembra avere prodotto il ferrogallico fino ad una venticinquina d'anni fa, almeno così pare abbiano risposto al telefono ad un utente tedesco di FPN:
http://www.fountainpennetwork.com/forum ... llustinte/
Addentrandomi un poco nelle ricerche, ieri mattina ho scoperto che fra fine Ottocento e prima metà del Novecento operavano in Italia diverse piccole ditte locali, con una distribuzione magari circoscritta alle regioni limitrofe o nemmeno tanto. Mi ha sorpresa scoprirne una addirittura in Umbria, Inchiostri Stella prodotti dalla ditta O.Castellani di Foligno, che esiste ancora pur non producendo più inchiostri e andando controcorrente rispetto alle altre imprese che per la gran parte hanno chiuso i battenti.
Affascinante anche la storia della Diletti di Brisighella, che da drogheria divenne un produttore localmente piuttosto rinomato.
A Udine operava invece la Tamburlini, che oltre all'inchiostro produceva la Acherina ("Regina delle acque da bucato"), probabilmente un precursore dei moderni detersivi.
A Macerata c'era la ditta Affede e Simoncelli, a Palermo la ditta Li Chiavi e Figli (peraltro in seguito divenuto anche il "primo stabilimento industriale italiano per la fabbricazione dei nastri per le macchine da scrivere"), a Torino la FIM (fabbrica Inchiostri e Matite) di Augusto Bo, operativa fin dal 1838; le ditte Gnocchi (Milano) e ancora Ponzoni e Brambilla (Milano), Figea (Fabbrica Inchiostri Gomme e Affini) a Firenze, la Atron a Verona...
Un mondo di piccole imprese locali che in pochi anni si erano guadagnate una fetta di mercato importante, realtà spesso familiari sviluppatesi poi rapidamente con l'incremento della scolarizzazione.
http://www.fountainpennetwork.com/forum ... llustinte/
Addentrandomi un poco nelle ricerche, ieri mattina ho scoperto che fra fine Ottocento e prima metà del Novecento operavano in Italia diverse piccole ditte locali, con una distribuzione magari circoscritta alle regioni limitrofe o nemmeno tanto. Mi ha sorpresa scoprirne una addirittura in Umbria, Inchiostri Stella prodotti dalla ditta O.Castellani di Foligno, che esiste ancora pur non producendo più inchiostri e andando controcorrente rispetto alle altre imprese che per la gran parte hanno chiuso i battenti.
Affascinante anche la storia della Diletti di Brisighella, che da drogheria divenne un produttore localmente piuttosto rinomato.
A Udine operava invece la Tamburlini, che oltre all'inchiostro produceva la Acherina ("Regina delle acque da bucato"), probabilmente un precursore dei moderni detersivi.
A Macerata c'era la ditta Affede e Simoncelli, a Palermo la ditta Li Chiavi e Figli (peraltro in seguito divenuto anche il "primo stabilimento industriale italiano per la fabbricazione dei nastri per le macchine da scrivere"), a Torino la FIM (fabbrica Inchiostri e Matite) di Augusto Bo, operativa fin dal 1838; le ditte Gnocchi (Milano) e ancora Ponzoni e Brambilla (Milano), Figea (Fabbrica Inchiostri Gomme e Affini) a Firenze, la Atron a Verona...
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