nmaggiore ha scritto:valgono quello che ho speso: nulla.
Io sinceramente lo spero - che non valgano nulla intendo. Perché altrimenti - come mi è spesso capitato di scrivere in questi casi - quali condizioni di lavoro dobbiamo immaginare per chi le fabbrica, tali da potere permettere a noi di acquistare una buona stilografica cinque euro spedizione dalla Cina inclusa? Preferisco spenderne 20 di euro, e comprare una Safari: lì la dignità del lavoro (almeno per il momento e non si sa per quanto ancora) è rispettata un pochino di più.
Rosario A differenza di quanto accade per il collezionista di orologi - o di automobili, di donne... -, di un collezionista di penne si potrà sempre dire che ha troppe penne per poche idee. (R.G.)
Mi spiace Nicola.
Io ho solo tre penne cinesi, due Jinhao e una WingSung, e con tutte mi trovo bene.
Come mi è capitato anche con penne più costose ho dovuto pazientare e provare diversi inchiostri, ma ora vanno a meraviglia e sono convinto di aver speso meno di quello che valgono.
nmaggiore ha scritto:valgono quello che ho speso: nulla.
Io sinceramente lo spero - che non valgano nulla intendo. Perché altrimenti - come mi è spesso capitato di scrivere in questi casi - quali condizioni di lavoro dobbiamo immaginare per chi le fabbrica, tali da potere permettere a noi di acquistare una buona stilografica cinque euro spedizione dalla Cina inclusa? Preferisco spenderne 20 di euro, e comprare una Safari: lì la dignità del lavoro (almeno per il momento e non si sa per quanto ancora) è rispettata un pochino di più.
Capisco le tue perplessità sulle condizioni del lavoro, ma nel caso della Cina più delle condizioni del lavoro è il livello dei salari che permette di fabbricare qualsiasi cosa a prezzi ridicoli per il resto del mondo.
Si legge nel web:
Il salario minimo in Cina va dai 1.500 yuan, corrispondenti a 240 dollari, al mese a Shenzhen fino agli 870 yuan a Chongqing. Il programma del governo prevede che i salari minimi aumentino del 40 percento entro il 2015.
Con questi costi escono le stilografiche a 5 euro, e anche tanti altri prodotti che tutti noi, te compreso, usiamo nella vita quotidiana.
Ti faccio un esempio: l'alimentatore di un pc HP, comunque made in usa, 20 anni fà costava quanto un mezzo stipendio di un operaio in Italia.
Poi grazie al made in China, oggi costa 50 euro, o giù di lì.......
Poi sono d'accordo con te sulle condizioni e qualità del lavoro: ero in Asia pochi giorni fà, e ti assicuro che nelle zone rurali della Cina ho visto e vedo ogni volta che ci vado, situazioni da medio evo !
Resvis71 ha scritto:Mi spiace Nicola.
Io ho solo tre penne cinesi, due Jinhao e una WingSung, e con tutte mi trovo bene.
Come mi è capitato anche con penne più costose ho dovuto pazientare e provare diversi inchiostri, ma ora vanno a meraviglia e sono convinto di aver speso meno di quello che valgono.
Sono un fanatico delle stilografiche economiche, per intenderci quelle che hanno un prezzo sotto i 30 euro. Certo, posseggo anche qualche penna per niente economica, ma quello è un altro affare.
Le varie Jinhao, Zhenhao, Baoer, Romus (indiane a pistone da 3 euro, pennino incredibilmente fine ed efficiente) le ho provate a fondo e sono arrivato alla conclusione che sotto molti aspetti il gioco possa valere la candela.
Il gruppo scrittura della Jinhao 15 è identico a molte altre come, ad esempio, alcune Jinhao Gold Dragon (quelle col corpo nero ed il fermaglio che sembra un coccodrillo). Non mi fa impazzire (non mi piacciono i pennini nascosti), ma gli unici due esemplari che mi sono passati per le mani (un regalo di un venditore ebay) scrivevano fine, senza vuoti e scivolavano bene. Una l'ho tenuta, l'altra ho provato a smontarla per vedere com'era fatta dentro: l'operazione è riuscita ma il paziente è deceduto.
D'altra parte posseggo tre o quattro Jinhao (una piuttosto pesante e pacchiana, la 2008) che scrivono meravigliosamente bene, ed una di esse ha il suo converter originale "uscito bene" che uso tutt'ora.
Certo, ieri per una sessione di scrittura particolarmente lunga ed impegnativa (8 ore circa, e dovevo pensare esclusivamente a ciò che scrivevo, non allo strumento) ho preferito la mia Talentum caricata a Nero Aurora, che è scivolata via per tutto il tempo, senza soste e senza la minima incertezza, ma quello è ancora un altro discorso.
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Mi dispiace che non ti sia piaciuta o che comunque ti sia capitata una penna che scrive male. Del resto immagino che per queste produzioni a bassissimo costo il controllo qualità sia pressoché nullo, quindi credo sia abbastanza facile imbattersi in penne "difettose"; molte escono dalla fabbrica addirittura col pennino disallineato rispetto all'alimentatore, tanto per dire. Poi c'è anche la sensazione personale: giusto per rimanere nell'estremo oriente, ho letto meraviglie delle Kaigelu 317. Ne ho presa una e non mi piace affatto come scrive.
Io personalmente di queste Jinhao 15 ne ho prese altre tre e devo dire che confermo in pieno quanto ho scritto nella recensione. E' una penna che mi piace molto, che scrive bene e che, tra le fini che possiedo, reputo certamente una delle migliori. Insomma, che il rapporto qualità/prezzo sia eccezionale.
Naturalmente non ho detto che il pennino è uguale o paragonabile a un Sailor, anche perché - al momento in cui ho scritto la recensione - neanche ne possedevo, come ho scritto. Avevo semplicemente considerato che, siccome trovavo il pennino fine della Jinhao molto scorrevole, non riuscivo a pensare a una migliore sensazione di scorrevolezza; tutto qua.
Poi hai ragione tu, Nicola: le penne costano nulla e, siccome nessuno dà niente per niente (sarebbe un'inutile perdita di tempo, diceva Woody Allen), è chiaro che penne che costano pochi euro sono, normalmente, di qualità inferiore rispetto a quelle che costano dieci, cento, mille volte tanto. Ciò non toglie, però, che qualche soddisfazione possano darla pure loro!
Stavo per prenderne 3 in un sol colpo....ma titubante per il pennino incassato (che mi dà l'idea di una penna caduta a terra di punta) ho cercato ancora e ....ho trovato questa.
Nessuno ne sa nulla
Preferisco spenderne 20 di euro, e comprare una Safari: lì la dignità del lavoro (almeno per il momento e non si sa per quanto ancora) è rispettata un pochino di più.
