Sarei interessato all' acquisto di una Visconti Homo Sapiens; è una penna di cui ho sentito molto parlare e, dalle informazioni contrastanti che ho reperito in giro, non sono riuscito a farmene una chiara idea. Ho letto diverse recensioni ma i dubbi permangono.
Materiale:
la penna è in lava basaltica, fin qui ci sono arrivato

Tra le tante discussioni qui sul forum ho scoperto che il materiale è igroscopico quindi mi sono chiesto se da ciò dipendesse il cambiamento che ho potuto osservare tra la penna nuova, mai inchiostrata e quella in uso da più tempo.
Sistema di caricamento:
Opterei per la versione bronze per la maggiore capacità d'inchiostro. Optando per il sistema a siringa rovesciata mi sono posto il problema della qualità e della durata nel tempo delle guarnizioni oltre alla possibilità di poterle sostituire facilmente. So che la versione a stantuffo ha un serbatoio di piccole dimensioni(perchè poi?) e tra l' altro ho letto in giro che la versione steel(o forse anche quella bronze?) è in grado di caricare una maggior quantità d'inchiostro utilizzando il calamaio da viaggio Visconti; perchè questo? Il pistone non è forse in grado di produrre sufficiente pressione da aspirare lo stesso quantitativo di liquido da un calamaio normale? So che, caricando la penna con il calamaio Visconti, questa andrebbe tenuta con il pennino verso l' alto quindi, oltre alla pressione, sfrutterebbe la gravità per far si che l' inchiostro entri nel serbatoio.
Pennino:
tralasciando il fatto che l'ho provato ed è davvero eccezionale, cosa potete dirmi al riguardo del materiale? Il palladio 23kt è malleabile? E' possibile, usando semplicemente le dita e una lente con sufficiente fattore d'ingrandimento, correggere un disallineamento delle punte? Questo è possibile con un pennino in oro 14 o un 18kt rigido ma non lo è con altrettanta facilità per il Sailor 21kt.
La penna MI PIACE e apprezzo particolarmente il fatto che non si graffi e non tema particolarmente le cadute; tralasciando il fatto che non ho mai fatto cadere una stilografica, sono molto più tranquillo nell' usarne una che teme molto meno graffi e usura. Mi chiedevo a tal proposito se questa caratteristica potesse trasferirsi anche al pennino oppure è un' esclusiva della lava basaltica. Mi auguro comunque che, in termini di resistenza e possibilità di risettaggio delle punte, il pennino 23kt in palladio, assomigli ad un pennino in oro 18kt per pregi e difetti.
Ciao a tutti!
