IL FILM DI NATALE

[fabbale09]

Carissimi,
l'altro giorno ri-spolverando dei miei vecchi appunti sul mondo delle stilografiche, mi sono imbattutto in una mia nota che mi ricordava di cercare un vecchio film di Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo dal titoli I DUE COMPARI.

Non mi ricordavo assolutamente del perchè e allora ho inziato sul web una piccola ricerca e, leggendo la trama del film, forse si capisce il senso del mio appunto.
Ho subito ordinato il DVD e ieri sera me lo sono visto arrivare.

Non ho ancora avuto il tempo materiale di visionarlo, ma considerando che in questi giorni di festa che ci aspettano molti di noi se ne staranno "spaparazzati" sul divano a fare zapping tv, leggendo la trama e conoscendo i due interpreti principali credo che non mancheranno le risate.
Se poi riusciamo in qualche frame (spero) a intravedere qualche nostra amata stilografica abbiamo fatto bingo.

In sintesi quindi questo è il mio consiglio per IL FILM DI NATALE, un pò diverso dai soliti cinepanettoni di De Laurentis e soci.
Non appena avrò avuto modo di vederlo poi sarò più preciso nei dettagli; per intanto Vi allego la locandina e la trama in jpg.

[piccardi]

Fantastico, si apre la caccia al fotogramma giusto per indire il concorso "Indovina che stilografica è"...

Tienici aggiorati.
Simone

[fabbale09]

Fantastico, si apre la caccia al fotogramma giusto per indire il concorso "Indovina che stilografica è"...

Tienici aggiorati.
Simone

Allora, ieri sera vista la penuria di programmi in TV, visto che anche se c'era la partita di calcio del LIVORNO contro l'INTER non me ne pò fregà di meno, mi sono messo a vedere IL FILM DI NATALE.

Ora, al di là di risate condite da una strepitosa interpretazione di A. Fabrizi, delle ns. amate stilografiche si vede pochissimo e soltanto nella fase iniziale del film.
Si vede AF che sta mettendo in atto LA SOLA in piazza Navona, ossia vende stilografiche che non funzionano.
Si vede un Cliente torna a farsi rendere i soldi (3 penne a 500 lire)
Si vede poi AF che, per fare un regalo alla figlia, tratta l'acquisto di una penna seria in oro del valore di 25.000; la trattativa credo sia ambientata in una gioielleria in quanto si vede la bilancia ma nella vetrina di destra mi sembra di intarvedere anche penne esposte.

In sintesi quindi non un documentario sulle penne d'epoca, anche perchè forse nel 1955 queste erano già quasi in pensione, ma comunque tante risate assicurate.
Buona visione