Erano anni ...
Erano anni ...
36 anni fa ho conosciuto una donna in una circostanza particolare.
L'ho conosciuta in ospedale.
Io avevo 5 anni ed ero in ospedale a seguito di un incidente stradale che aveva coinvolto tutta la mia famiglia (i cui componenti erano "sparsi" in ospedali diversi).
Per 36 anni quella donna ha continuato ad inviarmi il biglietto di auguri per Natale.
Anche quest'anno l'ha fatto, come di consueto.
Ma questa volta, anziché telefonarle per ringraziarla, visto il contenuto della sua lettera in cui mi scriveva di essere stata colpita da un grave lutto, ho deciso di scriverle.
Ho rispolverato la mia vecchissima carta da lettera, quella che usavo alle medie ed ho scelto la penna in modo molto attento.
La mia scelta è caduta sulla Platinum Phoenix (pennino F).
Nelle prime righe l'ho ringraziata, perché con la sua lettera aveva suscitato in me il desiderio di ritornare ad un contatto epistolare a dispetto di computer e telefonini.
Le ho comunicato che scriverle in modo così "antico" mi suscitava delle emozioni molto forti.
Poi ho lasciato parlare quelle emozioni, che dirompevano "di getto", in maniera impulsiva, e solo alla fine mi sono resa conto di aver scritto 2 pagine.
Comunico una cosa così "futile" perché mi sono stupita:
- del fascino che suscita la carta da lettera
- del modo fluido e naturale in cui scorrono le mie emozioni quando le affido all'inchiostro!
Fino ad ora, con la stilografica, ho scritto solo appunti didattici.
E' la prima volta che diventa la trasposizione di "ciò che provo".
E' stata un'esperienza incredibile.
Una magia di Natale.
Volevo ringraziare tutto il Forum.
Senza di voi avrei, come sempre, alzato la cornetta e avrei chiamato questa cara vecchia amica, riscontrando la sua dolorosa lettera con una fredda telefonata.
Oggi invece ho fatto una cosa "d'altri tempi": Le ho scritto una lettera, con la carta da lettere più bella che avevo, con la mia stilografica personale (inaccessibile persino al Fenomeno) e con il mio inchiostro preferito (Pelikan Edelstein Zaffiro).
In quelle pagine ho impresso qualcosa di me che rimarrà nel tempo e che lei potrà sempre rileggere.
Emozioni che a voce, non sempre riescono a emergere.
La mia Phoenix ora è legata a qualcosa di speciale e non è solo uno strumento di scrittura.
L'ho conosciuta in ospedale.
Io avevo 5 anni ed ero in ospedale a seguito di un incidente stradale che aveva coinvolto tutta la mia famiglia (i cui componenti erano "sparsi" in ospedali diversi).
Per 36 anni quella donna ha continuato ad inviarmi il biglietto di auguri per Natale.
Anche quest'anno l'ha fatto, come di consueto.
Ma questa volta, anziché telefonarle per ringraziarla, visto il contenuto della sua lettera in cui mi scriveva di essere stata colpita da un grave lutto, ho deciso di scriverle.
Ho rispolverato la mia vecchissima carta da lettera, quella che usavo alle medie ed ho scelto la penna in modo molto attento.
La mia scelta è caduta sulla Platinum Phoenix (pennino F).
Nelle prime righe l'ho ringraziata, perché con la sua lettera aveva suscitato in me il desiderio di ritornare ad un contatto epistolare a dispetto di computer e telefonini.
Le ho comunicato che scriverle in modo così "antico" mi suscitava delle emozioni molto forti.
Poi ho lasciato parlare quelle emozioni, che dirompevano "di getto", in maniera impulsiva, e solo alla fine mi sono resa conto di aver scritto 2 pagine.
Comunico una cosa così "futile" perché mi sono stupita:
- del fascino che suscita la carta da lettera
- del modo fluido e naturale in cui scorrono le mie emozioni quando le affido all'inchiostro!
Fino ad ora, con la stilografica, ho scritto solo appunti didattici.
E' la prima volta che diventa la trasposizione di "ciò che provo".
E' stata un'esperienza incredibile.
Una magia di Natale.
Volevo ringraziare tutto il Forum.
Senza di voi avrei, come sempre, alzato la cornetta e avrei chiamato questa cara vecchia amica, riscontrando la sua dolorosa lettera con una fredda telefonata.
Oggi invece ho fatto una cosa "d'altri tempi": Le ho scritto una lettera, con la carta da lettere più bella che avevo, con la mia stilografica personale (inaccessibile persino al Fenomeno) e con il mio inchiostro preferito (Pelikan Edelstein Zaffiro).
In quelle pagine ho impresso qualcosa di me che rimarrà nel tempo e che lei potrà sempre rileggere.
Emozioni che a voce, non sempre riescono a emergere.
La mia Phoenix ora è legata a qualcosa di speciale e non è solo uno strumento di scrittura.
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- Alexander
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- La mia penna preferita: Sailor 1911 Standard Black HT
- Il mio inchiostro preferito: Diamine Royal Blue
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
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Erano anni ...
Non sono solo "strumenti" da scrittura.. il calore che trasmette una carta particolare, unita ad un certo inchiostro piuttosto che ad un altro, il tratto e la scorrevolezza del pennino.. rendono davvero più "personale" il messaggio, forse perché "impongono" una maggiore attenzione ed una maggiore riflessione, consentendo così alle emozioni di trovare il tempo ed il modo di esprimersi liberamente.
Grazie per aver condiviso quest'esperienza e.. lo sai che dovrai parlarci presto della tua Platinum (ho sentito dire che il pennino F gratta un pochino, mi dispiacerebbe se fosse vero, dato che le loro decorazioni sono carine.. io ho una multifunzione, recensita qui)!!
Grazie per aver condiviso quest'esperienza e.. lo sai che dovrai parlarci presto della tua Platinum (ho sentito dire che il pennino F gratta un pochino, mi dispiacerebbe se fosse vero, dato che le loro decorazioni sono carine.. io ho una multifunzione, recensita qui)!!
"Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio"
O. Wilde
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- Stantuffo
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Erano anni ...
Grazie Barbara "Fenice".
Ciò che hai voluto condividere è un'esperienza stupenda e la tua riflessione lo è altrettanto.
È molto fortunata la tua amica.
Brava Barbara...
Ciò che hai voluto condividere è un'esperienza stupenda e la tua riflessione lo è altrettanto.
È molto fortunata la tua amica.
Brava Barbara...
Massimiliano
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Alexander ha scritto:.. lo sai che dovrai parlarci presto della tua Platinum !!

Alexander, a dire la verità ci avevo pensato di recensire la Phoenix, ma le mie recensioni fanno pena!


- A Casirati
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Bellissimo post, un regalo anche per noi. Buon Natale!
Alberto Casirati
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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- Alexander
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Non esistono recensioni che fanno pena! Si tratta comunque di impressioni personali, sempre utili!Fenice ha scritto:a dire la verità ci avevo pensato di recensire la Phoenix, ma le mie recensioni fanno pena!(lo dice anche il Fenomeno!)
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- A Casirati
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Sottoscrivo!Alexander ha scritto:Non esistono recensioni che fanno pena! Si tratta comunque di impressioni personali, sempre utili!Fenice ha scritto:a dire la verità ci avevo pensato di recensire la Phoenix, ma le mie recensioni fanno pena!(lo dice anche il Fenomeno!)
Alberto Casirati
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Bello , davvero bello; un sapore antico come lo sono le nostre penne, giovani o d'epoca che siano sono sempre oggetti antichi.
A proposito, se non sono indiscreto, chi é il fenomeno?
A proposito, se non sono indiscreto, chi é il fenomeno?
Erano anni ...
"Il Fenomeno" è mio figlio, Leonardo, un bambino di 10 anni.Medicus ha scritto: chi é il fenomeno?
E' iscritto a questo forum con il nick name che ha coniato per lui Marco Moricci dopo aver letto la recensione di Leo (con il mio account) sulla Faber Castell Emotion.
Stante la sua spietatezza nel recensire le MIE penne, ho deciso di creargli un account tutto suo e di rifornirlo di penne personali.
Il soggetto in questione predilige le Delta ma per uso scolastico preferisce le Lamy Nexx.
E' un Arsenio Lupin in miniatura: quando arriva una penna tramite corriere, mentre io firmo la ricevuta lui sottrae il pacco.
La maggior parte delle mie penne è diventata sua per usucapione!

Celebre è la sua recensione della Faber Castell Emotion e del modo in cui ha risolto il problema dell'impugnatura scivolosa.
Il Fenomeno utilizza solo ed esclusivamente stilografiche, snobba le roller e inorridisce alla sola idea di impugnare una sfera.
Erano anni ...
Che bella storia ci hai raccontato...
No, non ti considero affatto stupida; quand'ero ragazzino(e un po' più giovane di te), ho conosciuto una ragazza al liceo di origini inglesi, molto solare e simpatica. Parlavo molto male l' inglese e cosi', facendomi aiutare da amici, gli ho scritto un biglietto chiedendogli se le sarebbe piaciuto avere un "amico di penna", una volta tornata in Inghilterra. Mi sarei divertito scrivendole e avrei colto l' occasione anche per migliorare il mio inglese. Ovviamente, dopo aver frainteso le mie intenzioni, è scoppiata in una risata rispondendomi al biglietto con un altro su cui c'era il suo indirizzo email.
Probabilmente siamo all' antica, viviamo di troppi film ma io, nonostante questo, continuo a tenere un diario personale e a volte comunico con qualcuno che, come me ha la passione della stilografica, con le lettere scritte a mano con tanto di ceralacca timbrata con le mie iniziali. Una lettera scritta a mano non è un freddo sms, un' impersonale email... per quanto possano somigliarsi le grafie di due persone, quella lettera sarà sempre unica, qualcosa da conservare gelosamente e non da cestinare perchè la casella di posta elettronica è piena.
Ciao!
Raffaele

No, non ti considero affatto stupida; quand'ero ragazzino(e un po' più giovane di te), ho conosciuto una ragazza al liceo di origini inglesi, molto solare e simpatica. Parlavo molto male l' inglese e cosi', facendomi aiutare da amici, gli ho scritto un biglietto chiedendogli se le sarebbe piaciuto avere un "amico di penna", una volta tornata in Inghilterra. Mi sarei divertito scrivendole e avrei colto l' occasione anche per migliorare il mio inglese. Ovviamente, dopo aver frainteso le mie intenzioni, è scoppiata in una risata rispondendomi al biglietto con un altro su cui c'era il suo indirizzo email.
Probabilmente siamo all' antica, viviamo di troppi film ma io, nonostante questo, continuo a tenere un diario personale e a volte comunico con qualcuno che, come me ha la passione della stilografica, con le lettere scritte a mano con tanto di ceralacca timbrata con le mie iniziali. Una lettera scritta a mano non è un freddo sms, un' impersonale email... per quanto possano somigliarsi le grafie di due persone, quella lettera sarà sempre unica, qualcosa da conservare gelosamente e non da cestinare perchè la casella di posta elettronica è piena.
Ciao!

Raffaele
- Phormula
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 4164
- Iscritto il: venerdì 6 aprile 2012, 14:06
- La mia penna preferita: Lamy 2000 F
- Il mio inchiostro preferito: R&K Phormula Blau
- Misura preferita del pennino: Medio
- Arte Italiana FP.IT M: 006
- Località: Milano
Erano anni ...
Io invece appartengo ad una specie in estinzione, quelli che quando vanno in vacanza mandano le cartoline invece di geotaggarsi su Facebook.
La cosa divertente è che spesso passiamo un sacco di tempo a scegliere 20 cartoline diverse, sapendo che comunque andranno a 20 persone diverse e che anche se le scegliessimo tutte uguali, non cambierebbe niente...
La cosa divertente è che spesso passiamo un sacco di tempo a scegliere 20 cartoline diverse, sapendo che comunque andranno a 20 persone diverse e che anche se le scegliessimo tutte uguali, non cambierebbe niente...

E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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- Collezionista D.O.C.
- Messaggi: 2566
- Iscritto il: giovedì 22 novembre 2012, 9:10
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Arte Italiana FP.IT M: 005
- Località: Milano Italia
Erano anni ...
Barbara un saluto, sono da un po di tempo assente sul forum ma leggo.. come sta il panda?
La differenza tra un adulto e un bambino, è data dal costo dei propri giochi.