Platignum Petite - restauro
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Platignum Petite - restauro
Buonasera a tutti.
Cogliendo al volo il suggerimento di Ottorino, mi sono imbarcato in questa modestissima opera di recupero di una stilografica di produzione britannica, che mi è stata regalata per questo Natale. Per alcune interessanti notizie sul marchio, ecco il link del nostro ottimo wiki: http://www.fountainpen.it/Platignum
La penna è facilmente smontabile: basta svitare la sezione che, in questo esemplare e nonostante il sacchetto interno fosse sbriciolato, non ha opposto alcuna resistenza apprezzabile. Immersa tutta la sezione in acqua fredda, ho dovuto attendere diversi giorni, cambiando frequentemente l'acqua, perché l'inchiostro fuoriuscisse completamente.
Esaminato quindi il complesso, e constatato, provando con le dita senza esagerare nella forza applicata, che il gruppo pennino-alimentatore non era montato a vite, ho provato a spingere dall'interno l'alimentatore, utilizzando la parte tronca di un banalissimo stecchino da spiedino.
L'alimentatore è fuoriuscito senza causare difficoltà, grazie ad una spinta del tutto ragionevole, passando sotto il pennino, facilitato in questo dal fatto che quest'ultimo presenta i rebbi vistosamente piegati all'insù, segno evidente di una forzatura. Tra l'altro, il pennino è rimasto al suo posto a causa di un'incrostazione che lo faceva aderire alla parte interna della sezione. E' però bastato applicare una forza minima con le dita per rimuoverlo.
Ecco dunque i tre elementi disassemblati: L'alimentatore si presentava molto pulito, segno che acqua e pazienza avevano risolto la maggior parte del problema.
La sezione rivela un po' di incrostazione all'interno, ritengo della stessa natura di quella presente sul pennino, ed un'abrasione esterna, segno forse del tentativo di rimuovere qualcosa utilizzando delle pinze: Il pennino, con i rebbi piegati all'insù, reca la incrostazioni che vedete in questa fotografia: Ho provato a pulirlo con acqua e detersivo per piatti, ma senza risultato. Idem con l'uso di benzina avio.
Non vorrei ricorrere a carta abrasiva e lucidatura, anche per non rischiare di danneggiare le scritte ad incisione: qualcuno ha qualche consiglio da darmi?
Purtroppo, nel wiki non ho trovato nulla di specifico.
Grazie mille in anticipo!
Cogliendo al volo il suggerimento di Ottorino, mi sono imbarcato in questa modestissima opera di recupero di una stilografica di produzione britannica, che mi è stata regalata per questo Natale. Per alcune interessanti notizie sul marchio, ecco il link del nostro ottimo wiki: http://www.fountainpen.it/Platignum
La penna è facilmente smontabile: basta svitare la sezione che, in questo esemplare e nonostante il sacchetto interno fosse sbriciolato, non ha opposto alcuna resistenza apprezzabile. Immersa tutta la sezione in acqua fredda, ho dovuto attendere diversi giorni, cambiando frequentemente l'acqua, perché l'inchiostro fuoriuscisse completamente.
Esaminato quindi il complesso, e constatato, provando con le dita senza esagerare nella forza applicata, che il gruppo pennino-alimentatore non era montato a vite, ho provato a spingere dall'interno l'alimentatore, utilizzando la parte tronca di un banalissimo stecchino da spiedino.
L'alimentatore è fuoriuscito senza causare difficoltà, grazie ad una spinta del tutto ragionevole, passando sotto il pennino, facilitato in questo dal fatto che quest'ultimo presenta i rebbi vistosamente piegati all'insù, segno evidente di una forzatura. Tra l'altro, il pennino è rimasto al suo posto a causa di un'incrostazione che lo faceva aderire alla parte interna della sezione. E' però bastato applicare una forza minima con le dita per rimuoverlo.
Ecco dunque i tre elementi disassemblati: L'alimentatore si presentava molto pulito, segno che acqua e pazienza avevano risolto la maggior parte del problema.
La sezione rivela un po' di incrostazione all'interno, ritengo della stessa natura di quella presente sul pennino, ed un'abrasione esterna, segno forse del tentativo di rimuovere qualcosa utilizzando delle pinze: Il pennino, con i rebbi piegati all'insù, reca la incrostazioni che vedete in questa fotografia: Ho provato a pulirlo con acqua e detersivo per piatti, ma senza risultato. Idem con l'uso di benzina avio.
Non vorrei ricorrere a carta abrasiva e lucidatura, anche per non rischiare di danneggiare le scritte ad incisione: qualcuno ha qualche consiglio da darmi?
Purtroppo, nel wiki non ho trovato nulla di specifico.
Grazie mille in anticipo!
Alberto Casirati
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“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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- fab66
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Pennino in acciaio, se hai o trovi il 3 millimetri bene, altrimenti vai con la Iosso......può essere rischiosa sui pennini dorati ma qui vedrai che danni non ne fai...
Fabrizio
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Con una passata di carta abrasiva fine togli l'inchiostro secco e non rovini le scritte incise. L'unica cosa e' che opacizzi l'acciaio.
Piuttosto, pensi di riuscire a raddrizzarlo il pennino? E' molto piu' difficile che pulirlo.
Piuttosto, pensi di riuscire a raddrizzarlo il pennino? E' molto piu' difficile che pulirlo.
Neofita a chi ?
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Prova con vecchio spazzolino o bruschino da unghie e un po' di dentifricio. Se non viene perfetto pazienza. Valuta la possibilità/opportunita di uno spessorino dentro la sezione. Basta anche una strisciolina di carta o di acetato o di cellophan o materiali simili.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- A Casirati
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Grazie a tutti per i consigli.
Ecco alcune immagini del pennino dopo la pulizia. Le incrostazioni più spesse sono state rimosse semplicemente con un’unghia, mentre il resto è venuto via grazie allo spazzolamento con dentifricio a secco.
Le macchie ancora presenti corrispondono ad altrettanti incavi irregolari, causati, probabilmente, da due fattori alternativi: corrosione chimica o lavorazione di non eccelsa qualità nella parte del pennino nascosta dalla sezione.
La prima scritta in alto, verso la punta, recita "Platignum". Sotto si legge chiaramente "M" e sotto "quality". In basso il logo, visibile anche nell'immagine seguente: Si noti anche il foro circolare, diverso da quello romboidale più spesso associato ai pennini Platignum.
Ora mi attende la parte più problematica: il raddrizzamento delle punte dei rebbi.
Qualche suggerimento?
Grazie in anticipo!
Ecco alcune immagini del pennino dopo la pulizia. Le incrostazioni più spesse sono state rimosse semplicemente con un’unghia, mentre il resto è venuto via grazie allo spazzolamento con dentifricio a secco.
Le macchie ancora presenti corrispondono ad altrettanti incavi irregolari, causati, probabilmente, da due fattori alternativi: corrosione chimica o lavorazione di non eccelsa qualità nella parte del pennino nascosta dalla sezione.
La prima scritta in alto, verso la punta, recita "Platignum". Sotto si legge chiaramente "M" e sotto "quality". In basso il logo, visibile anche nell'immagine seguente: Si noti anche il foro circolare, diverso da quello romboidale più spesso associato ai pennini Platignum.
Ora mi attende la parte più problematica: il raddrizzamento delle punte dei rebbi.
Qualche suggerimento?
Grazie in anticipo!
Alberto Casirati
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Non so se è corretto usare i metodi che ho usato io tempo fa per due miei pennini in acciaio che erano "schiacciati" come il tuo... (Lo scrivo per avere un confronto di persone più esperte)
Vedendo che l'alimentatore calzava perfettamente il pennino come dimensione e curvatura ho appoggiato il pennino sottosopra su uno straccio e sopra ho posizionato l'alimentatore premendo leggermente ( è stato più un movimento molleggiato che vera e propria forza)
Un,altra volta ho preso un legnetto e con una fresa del dremel che aveva più o meno la stessa curvatura del pennino ho fatto un "canale" sul legno e poi con un piccolo cilindro di legno (ho pensato che fosse meglio il legno perché era piuttosto morbido e non rischiava di graffiare il pennino) ho schiacciato sempre molleggiando il pennino nel "canale".. Dopo aver fatto ciò i rebbi erano disallineati e ho rifinito con le mani e una lente di ingrandimento
Vedendo che l'alimentatore calzava perfettamente il pennino come dimensione e curvatura ho appoggiato il pennino sottosopra su uno straccio e sopra ho posizionato l'alimentatore premendo leggermente ( è stato più un movimento molleggiato che vera e propria forza)
Un,altra volta ho preso un legnetto e con una fresa del dremel che aveva più o meno la stessa curvatura del pennino ho fatto un "canale" sul legno e poi con un piccolo cilindro di legno (ho pensato che fosse meglio il legno perché era piuttosto morbido e non rischiava di graffiare il pennino) ho schiacciato sempre molleggiando il pennino nel "canale".. Dopo aver fatto ciò i rebbi erano disallineati e ho rifinito con le mani e una lente di ingrandimento
"Uno scienziato nel suo laboratorio non è soltanto un tecnico, è anche un fanciullo posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come un racconto di fate." Marie Curie
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FERMO !!!!!
Deve scrivere in quel modo !!! E' fatto apposta cosi !!!
Prima non l'avevo notato per mia negligenza.
Deve scrivere in quel modo !!! E' fatto apposta cosi !!!
Prima non l'avevo notato per mia negligenza.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Ah cavolo non pensavo fosse fatto così. Soprattutto per la distanza a V all'inizio del "taglio"Ottorino ha scritto:FERMO !!!!!
Deve scrivere in quel modo !!! E' fatto apposta cosi !!!
Prima non l'avevo notato per mia negligenza.
Mi sono documentato ora su internet e in effetti anche per i pennini con il foro a rombo c'è quella distanza a V, mi ero basato sul disegno pubblicitario
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La V è quella che tira l'inchiostro.
In pratica il menisco ha un raggio sempre minore e quindi "tira" di piu l'inchiostro che viene dietro.
In pratica lo stesso effetto che si vede nelle bolle di sapone quando si toglie la bocca dalla cannuccia.
All'inizio si sgonfiano piano (grande raggio di curvatura), poi verso la fine aumenta la velocità di sgonfiamento (piccolo raggio di curvatura).
Ma io mi riferivo alle punte. Verosimilmente dello stesso materiale del pennino e non riporatate per saldatura
In pratica il menisco ha un raggio sempre minore e quindi "tira" di piu l'inchiostro che viene dietro.
In pratica lo stesso effetto che si vede nelle bolle di sapone quando si toglie la bocca dalla cannuccia.
All'inizio si sgonfiano piano (grande raggio di curvatura), poi verso la fine aumenta la velocità di sgonfiamento (piccolo raggio di curvatura).
Ma io mi riferivo alle punte. Verosimilmente dello stesso materiale del pennino e non riporatate per saldatura
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Grazie per la conferma che le punte siano corrette così come sono, ottenute per schiacciamento dell'estremità del pennino.Ottorino ha scritto:FERMO !!!!!
Deve scrivere in quel modo !!! E' fatto apposta cosi !!!
Prima non l'avevo notato per mia negligenza.
I rebbi, però, sono rialzati, come evidenziato nella fotografia che segue, dove il pennino è appoggiato sull'alimentatore. E' questa la piega che debbo eliminare. Qualche suggerimento?
Grazie di nuovo!
Alberto Casirati
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Intanto prova se funziona.
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Ecco un'immagine del pennino raddrizzato.
E' stato sufficiente procurarsi una punta da trapano da 4mm di diametro ed inserirla al posto dell'alimentatore, osservare il pennino lateralmente ed agire da sopra con un blocchetto di legno tenero (tipo balsa), spingendo delicatamente verso il basso a più riprese piccolissime, avendo cura di controllare, fra una spinta e l'altra, l'effetto ottenuto e spostando, se del caso, la punta di trapano avanti o indietro, per ottenere un raddrizzamento perfetto.
Con l'abbassamento dei rebbi, la "V" formata dagli stessi si è allargata verso la punta: ora i rebbi si toccano solo in corrispondenza della punta, il che dovrebbe costituire una prova del loro corretto riposizionamento.
Ora devo solo procurarmi un nuovo serbatoio... dove trovarne uno?
Buon pomeriggio!
E' stato sufficiente procurarsi una punta da trapano da 4mm di diametro ed inserirla al posto dell'alimentatore, osservare il pennino lateralmente ed agire da sopra con un blocchetto di legno tenero (tipo balsa), spingendo delicatamente verso il basso a più riprese piccolissime, avendo cura di controllare, fra una spinta e l'altra, l'effetto ottenuto e spostando, se del caso, la punta di trapano avanti o indietro, per ottenere un raddrizzamento perfetto.
Con l'abbassamento dei rebbi, la "V" formata dagli stessi si è allargata verso la punta: ora i rebbi si toccano solo in corrispondenza della punta, il che dovrebbe costituire una prova del loro corretto riposizionamento.
Ora devo solo procurarmi un nuovo serbatoio... dove trovarne uno?
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Grazie! Una prova per intinzione ha dimostrato che il pennino scrive benissimo, senza grattare o impuntarsi. Ora non mi resta che ordinare ed attendere il nuovo serbatoio...
Alberto Casirati
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Ed ecco qualche fotografia della penna rimontata, in attesa del nuovo serbatoio, dopo il successo della prova per intinzione. Una penna carina, senza molte pretese, ma simpatica. E vintage!
Alberto Casirati
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