Parker Duofold anni '20
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Parker Duofold anni '20
Per questo Natale ho ricevuto in regalo una stilografica molto particolare: una Parker Duofold degli anni 20 dello scorso secolo.
In tutto questo si inserì il grande sviluppo della penna stilografica, che raggiunse, a parere di molti ed almeno sotto certi punti di vista, livelli di stile, e qualche volta di carattere tecnico, mai più sorpassati.
Negli anni ’20 Parker introdusse il modello che vedete della sua famosa Duofold, senza dubbio una delle stilografiche che hanno contribuito sensibilmente alla storia di questo magnifico strumento di scrittura. La penna misura 120,5 mm chiusa, 149,5 mm aperta con il cappuccio calzato, 112,5 mm aperta senza cappuccio. Il corpo penna presenta un diametro massimo di 12,2 mm, il cappuccio di 13,8 mm. Quest’ultimo, a vite (occorre un giro ed un quarto per chiuderlo) e con due fori ciechi ai lati in posizione simmetrica (uno sotto la clip), è lungo 56,8 mm. La clip, la prima al mondo ad introdurre il montaggio ad anello, subito imitato da altri su vasta scala, è precedente all’introduzione della variante a freccia (utilizzata ancora oggi) e riporta la scritta “PARKER”.
L’impugnatura ha un diametro medio di 10mm, il pennino, a punta fine, è lungo 19 mm (per la parte esposta) e presenta una larghezza massima di 7 mm. Il fondello, anch’esso a vite, è lungo 10 mm e nasconde perfettamente il pulsante di fondo da utilizzare per il caricamento del serbatoio interno. Si tratta, insomma, di dimensioni che non costituiscono mai un impedimento: non è piccola, ma neppure eccessivamente ingombrante se si desidera portarla sempre nel taschino (come avveniva costantemente nel periodo fra le due guerre).
La penna è in celluloide, con impugnatura ed alimentatore in ebanite, pennino d’oro a 14 k e finiture placcate in oro. Il corpo riporta impressa la scritta “PARKER DUOFOLD”, alla sinistra della quale si legge “GEO.S.PARKER”, a destra “MADE IN U.S.A.”.
Apprezzo particolarmente il fatto che questa Duofold, perfettamente funzionante, sia stata sottoposta ad un restauro conservativo, che non ha tolto nulla degli effetti inevitabili di un uso prolungato per quasi 90 anni: le dorature della clip, in parte, sono scomparse ed il corpo presenta qualche piccolo graffio. E’ una penna che mostra con orgoglio ed eleganza la sua storia quasi centenaria.
L’estetica è senza tempo: sobria ed elegante, maschia nel colore e nelle forme tronche e poco arrotondate in senso longitudinale. Una combinazione ripresa successivamente, seppur con qualche variazione, da numerosissimi modelli di tante marche, anche di punta, e che contribuì senza dubbio, insieme alla grande affidabilità ed alla semplicità d’uso, al brillantissimo successo commerciale della Duofold.
Prediligo la scrittura con mano molto leggera e senza cappuccio, ma devo dire che, anche calzandolo, la penna si mantiene perfettamente bilanciata. La svasatura dell’impugnatura è ideale per evitare che le dita si stanchino, anche nel corso di lunghe sessioni di scrittura. Il “grip” offerto dall’ebanite è ottimo.
Semplicissimo l’uso del pulsante, anche per un neofita come me.
Eccellente il pennino, non flessibile ma neppure rigido, non burroso ma neppure caratterizzato da impuntature. Perfetta la scrittura, su ogni tipo di carta (persino su quella patinata delle copertine delle confezioni dei cd, come quella che vedete), con un flusso perfetto: mai magro, ma neppure eccessivo. Nessun salto, nessuna falsa partenza (ho utilizzato sia lo Sheaffer Skrip nero sia il Pelikan Edelstein blu zaffiro), nessuna perdita neppure in volo, viaggiando carica ed in posizione orizzontale (ho effettuato questo test due volte in tre giorni). Se dovessi trovare un termine per condensare tutte le virtù di questa penna, direi “ideale”: non manifesta alcun difetto, è adatta ad ogni situazione, anche quella più formale, ed ha un’eleganza indiscutibile e discreta, in grado di assegnarle un fascino che ultimamente si è perso anche nella produzione delle aziende più blasonate, con l'eccezione, almeno per qualche modello, dell'inglese Onoto.
Ho sempre nutrito un interesse particolare per il periodo storico del primo dopoguerra. Poco più di 20 anni (dall’11 novembre 1918 al 1 settembre 1939), che videro avvenimenti drammatici, come l’ascesa al poter di Hitler, Stalin e Mussolini, con tutte le relative conseguenze, ma che seppero anche produrre alcune delle più belle cose che l’ingegno umano ha potuto realizzare in tempi moderni: dalla musica swing di Benny Goodman all’Art Decò, da automobili come le poderose Alfa Romeo, le Duesenberg, le MG, le Jaguar e le Bugatti al primo velivolo transatlantico commerciale (il Boeing 314 “Clipper”), dalle radio in prestigiosi mobili in legno massiccio ai grammofoni in grado di portare la musica anche nel bel mezzo di un pic-nic all’aperto, dalla moda femminile, che si evolvette gradualmente fino alla classica eleganza degli anni ’40, ancora oggi ammirata, alla cinematografia, che ci regalò innumerevoli grandi attrici ed attori oltre che films memorabili (chi non ricorda, ad esempio, titoli come “Casablanca”, “La vita è meravigliosa”, “La mia via”, “La città dei ragazzi”, “Il mago di Oz”, oppure i grandi musicals?), cantanti come Bing Crosby, Nat King Cole, Billie Holiday, Edith Piaf, canzoni come “White Christmas” o “Smile”… Si potrebbe continuare con riferimenti ad ogni campo, dagli orologi allo sviluppo industriale, dalle invenzioni ai progressi della medicina e chi più ne ha più ne metta. In tutto questo si inserì il grande sviluppo della penna stilografica, che raggiunse, a parere di molti ed almeno sotto certi punti di vista, livelli di stile, e qualche volta di carattere tecnico, mai più sorpassati.
Negli anni ’20 Parker introdusse il modello che vedete della sua famosa Duofold, senza dubbio una delle stilografiche che hanno contribuito sensibilmente alla storia di questo magnifico strumento di scrittura. La penna misura 120,5 mm chiusa, 149,5 mm aperta con il cappuccio calzato, 112,5 mm aperta senza cappuccio. Il corpo penna presenta un diametro massimo di 12,2 mm, il cappuccio di 13,8 mm. Quest’ultimo, a vite (occorre un giro ed un quarto per chiuderlo) e con due fori ciechi ai lati in posizione simmetrica (uno sotto la clip), è lungo 56,8 mm. La clip, la prima al mondo ad introdurre il montaggio ad anello, subito imitato da altri su vasta scala, è precedente all’introduzione della variante a freccia (utilizzata ancora oggi) e riporta la scritta “PARKER”.
L’impugnatura ha un diametro medio di 10mm, il pennino, a punta fine, è lungo 19 mm (per la parte esposta) e presenta una larghezza massima di 7 mm. Il fondello, anch’esso a vite, è lungo 10 mm e nasconde perfettamente il pulsante di fondo da utilizzare per il caricamento del serbatoio interno. Si tratta, insomma, di dimensioni che non costituiscono mai un impedimento: non è piccola, ma neppure eccessivamente ingombrante se si desidera portarla sempre nel taschino (come avveniva costantemente nel periodo fra le due guerre).
La penna è in celluloide, con impugnatura ed alimentatore in ebanite, pennino d’oro a 14 k e finiture placcate in oro. Il corpo riporta impressa la scritta “PARKER DUOFOLD”, alla sinistra della quale si legge “GEO.S.PARKER”, a destra “MADE IN U.S.A.”.
Apprezzo particolarmente il fatto che questa Duofold, perfettamente funzionante, sia stata sottoposta ad un restauro conservativo, che non ha tolto nulla degli effetti inevitabili di un uso prolungato per quasi 90 anni: le dorature della clip, in parte, sono scomparse ed il corpo presenta qualche piccolo graffio. E’ una penna che mostra con orgoglio ed eleganza la sua storia quasi centenaria.
L’estetica è senza tempo: sobria ed elegante, maschia nel colore e nelle forme tronche e poco arrotondate in senso longitudinale. Una combinazione ripresa successivamente, seppur con qualche variazione, da numerosissimi modelli di tante marche, anche di punta, e che contribuì senza dubbio, insieme alla grande affidabilità ed alla semplicità d’uso, al brillantissimo successo commerciale della Duofold.
Prediligo la scrittura con mano molto leggera e senza cappuccio, ma devo dire che, anche calzandolo, la penna si mantiene perfettamente bilanciata. La svasatura dell’impugnatura è ideale per evitare che le dita si stanchino, anche nel corso di lunghe sessioni di scrittura. Il “grip” offerto dall’ebanite è ottimo.
Semplicissimo l’uso del pulsante, anche per un neofita come me.
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Ultima modifica di A Casirati il venerdì 27 dicembre 2013, 19:18, modificato 2 volte in totale.
Alberto Casirati
"Just my two pence, of course"
“La penna è un po’ come la cravatta: una sola non basta” (Umberto Legnani)
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Parker Duofold anni '20
Congratulazioni per la stilografica e grazie per avercela presentata
L'eleganza della sobrietà.
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Massimiliano
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Parker Duofold anni '20
Complimenti per il bellissimo regalo.
Il modello sembra essere di quelli della fine degli anni '20/inizio degli anni '30 quando in risposta alla Balance della Sheaffer, che introdusse la prima penna a "sigaro", la Parker passò a delle linee più affusolate sulla sua ammiraglia, pur mantenendo lo stile "flat top". Si tratta di penna che ha davvero fatto la storia e che per materiali e realizzazione non ha nulla da invidiare alle penne di oggi. Scrivere con una penna come quella è riportare un vita un pezzo di storia.
Simone
Il modello sembra essere di quelli della fine degli anni '20/inizio degli anni '30 quando in risposta alla Balance della Sheaffer, che introdusse la prima penna a "sigaro", la Parker passò a delle linee più affusolate sulla sua ammiraglia, pur mantenendo lo stile "flat top". Si tratta di penna che ha davvero fatto la storia e che per materiali e realizzazione non ha nulla da invidiare alle penne di oggi. Scrivere con una penna come quella è riportare un vita un pezzo di storia.
Simone
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- FilippoP
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Ciao Alberto,
grazie per aver condiviso così appassionatamente la bellezza della penna e complimenti a chi ha scelto il regalo!
grazie per aver condiviso così appassionatamente la bellezza della penna e complimenti a chi ha scelto il regalo!
Filippo
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Parker Duofold anni '20
La penna è di una sobria, quindi imperitura, bellezza.
Ho letto con molto interesse la recensione perchè ero curioso di sapere se un oggetto tanto bello fosse anche funzionale. Mi sembra che l'esperienza sia stata ottima.
Allora, complimenti doppi.
Ho letto con molto interesse la recensione perchè ero curioso di sapere se un oggetto tanto bello fosse anche funzionale. Mi sembra che l'esperienza sia stata ottima.
Allora, complimenti doppi.
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Fabrizio
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Parker Duofold anni '20
Un piccolo aggiornamento storico. Se le informazioni che ho reperito sono esatte, la scritta impressa sulla mia Duofold è del tipo introdotto nel 1930.
Alberto Casirati
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1920 o 1930 poco importa, è una delle mie penne preferite. BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!
Complimenti.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Condivido!maxpop 55 ha scritto:1920 o 1930 poco importa, è una delle mie penne preferite. BELLISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!
Complimenti.
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Alberto Casirati
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Bella penna, che giustamente incarna un periodo storico importante e particolare, che hai saputo delineare e definire benissimo.
A memoria, non e' una streamlined quella fotografata, ovvero una seconda serie successiva alla duofold primo modello??
Se non sbaglio (ma sono via e non posso consultare un gran che da qui) le streamlined sono arrivate una decina di anni dopo le duofold normali, e la loro estetica era piu' in linea con quegli anni rispetto alla prima.
A memoria, non e' una streamlined quella fotografata, ovvero una seconda serie successiva alla duofold primo modello??
Se non sbaglio (ma sono via e non posso consultare un gran che da qui) le streamlined sono arrivate una decina di anni dopo le duofold normali, e la loro estetica era piu' in linea con quegli anni rispetto alla prima.
Neofita a chi ?
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Hai visto giusto. E' una Senior streamlined del 1930. Preso dall'entusiasmo per la penna, ho prima scritto la recensione, poi approfondito (giusto quel tanto) i dettagli storici...fabri00 ha scritto:Bella penna, che giustamente incarna un periodo storico importante e particolare, che hai saputo delineare e definire benissimo.
A memoria, non e' una streamlined quella fotografata, ovvero una seconda serie successiva alla duofold primo modello??
Se non sbaglio (ma sono via e non posso consultare un gran che da qui) le streamlined sono arrivate una decina di anni dopo le duofold normali, e la loro estetica era piu' in linea con quegli anni rispetto alla prima.
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Alberto Casirati
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E per finire... qualche fotografia
Solo per condividere con voi la magia ed il fascino di questa stilografica meravigliosa.
Buon weekend a tutti!
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Alberto Casirati
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Ciao Alberto,
spinto proprio da questa tua recensione, il mese scorso mi sono regalato anch'io una Duofold Streamlined, sebbene nella versione "red permanite" (che in realtà proprio rossa non è).
La mia ha un pennino M piuttosto rigido, tale per cui non è certamente la penna con cui mi trovi meglio dal punto di vista della scrittura, ma esteticamente la trovo eccezionale. Penso che abbia introdotto la "forma" che più mi piace per una penna, cilindrica con le estremità "a tronco di cono". Inoltre in questa versione trovo azzeccate le parti in nero (sezione, fondello e tappo del cappuccio), che donano eleganza al resto del corpo.
Un unico dubbio: la mia è lunga circa 130 mm e dovrebbe essere il modello Senior, sei sicuro che la tua misuri solo 120 mm?
Grazie
spinto proprio da questa tua recensione, il mese scorso mi sono regalato anch'io una Duofold Streamlined, sebbene nella versione "red permanite" (che in realtà proprio rossa non è).
La mia ha un pennino M piuttosto rigido, tale per cui non è certamente la penna con cui mi trovi meglio dal punto di vista della scrittura, ma esteticamente la trovo eccezionale. Penso che abbia introdotto la "forma" che più mi piace per una penna, cilindrica con le estremità "a tronco di cono". Inoltre in questa versione trovo azzeccate le parti in nero (sezione, fondello e tappo del cappuccio), che donano eleganza al resto del corpo.
Un unico dubbio: la mia è lunga circa 130 mm e dovrebbe essere il modello Senior, sei sicuro che la tua misuri solo 120 mm?
Grazie
Filippo
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P.S. Dalla foto non si vede ma la mia dovrebbe essere di produzione danese (Christian Olsen), in quanto sotto la scritta "PARKER DUOFOLD" riporta il logo di un'ancora.
Filippo
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L'ho misurata di nuovo e sì, chiusa misura 120,5mm.
La tua osservazione è molto interessante. Posto che la mia non mi sembra assolutamente stata manomessa, anche solo a giudicare dalla centratura della scritta impressa sul fusto, e che la persona che me l'ha venduta è degna della massima fede e competenza; considerato anche il fatto che entrambe le nostre stilografiche sono del modello streamlined, la domanda è: la produzione extra USA ha anche utilizzato misure differenti dall'originale statunitense?
Forse qualche esperto del forum può chiarire il punto.
Quanto al pennino, il mio non è flessibile, ma neppure estremamente rigido. Scrivo con mano estremamente leggera ma le variazioni di spessore nel tratto si vedono facilmente. Il tuo pennino come è marcato?
La tua osservazione è molto interessante. Posto che la mia non mi sembra assolutamente stata manomessa, anche solo a giudicare dalla centratura della scritta impressa sul fusto, e che la persona che me l'ha venduta è degna della massima fede e competenza; considerato anche il fatto che entrambe le nostre stilografiche sono del modello streamlined, la domanda è: la produzione extra USA ha anche utilizzato misure differenti dall'originale statunitense?
Forse qualche esperto del forum può chiarire il punto.
Quanto al pennino, il mio non è flessibile, ma neppure estremamente rigido. Scrivo con mano estremamente leggera ma le variazioni di spessore nel tratto si vedono facilmente. Il tuo pennino come è marcato?
Ultima modifica di A Casirati il sabato 15 febbraio 2014, 17:02, modificato 1 volta in totale.
Alberto Casirati
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Forse c'è già una prima risposta: secondo la tabella pubblicata in questa pagina: http://www.parkerpens.net/duofold.html, il mio modello potrebbe essere una Junior Streamlined Long. Corrispondono anche i diametri. Sarebbe bello coniscere l'opinione in merito di Simone Piccardi; tra gli altri, naturalmente!
Alberto Casirati
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