Ciao a tutti,
è Natale, lo so, mancano ancora un po’ di giorni ma, il mio regalo me lo sono fatto “prima”! Purtroppo, la mia ingordigia in fatto di Omas non conosce alcun limite… Ecco perché con queste stilo non mi sento mai “sazio”. Così, mi sono rivolto al mio fido “spacciatore” nonché grande amico del forum, Gran Maestro “Sanpei”, che con il suo grande fiuto e maestria nel trovare, ripristinare, riparare, insomma "resuscitare" famose vintage italiane... Ecco che oggi vi presento questa splendida OMAS Extra Lucens Red Spiral, perfettamente conservata e, completa di scatola originale!
Buona lettura...
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Brand: OMAS
Model: Extra Lucens – “Red Spiral”
Production year: 1936-1940
Material & Color: celluloide nera con spirali trasparenti di colore ambra
Nib Dimension: originale vintage OMAS Fine e super flessibile
Filleng system: Stantuffo tuffante
Closed Dimension: 13,9 cm.
Poid: 25 gr.
Price: n.d.
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The good:
• E' LA STILOGRAFICA vintage ed in più in celluloide, sicuramente non può mancare ai collezionisti ed estimatori del marchio.
• Peso, e dimensioni medio/grandi… Direi ottime.
• Design “senza tempo”: semplice ed estremamente elegante.
• Non vi sbalordirà con colori e piume ma, la semplicità ed eleganza del nero profondo ed il pattern spiralato della celluloide “ipnotizza”!
• Pennino vintage oversize Fine e veramente flessibile OMAS degli anni ‘40!
• Meccanismo di caricamento a “stantuffo tuffante”, semplice da azionare ed autonomia di scrittura da primato.
The Bad:
• Il meccanismo di caricamento, in caso di grippaggio o trafilature, ha bisogno di mani esperte per la riparazione (non complicata), pena la rottura di parti essenziali di difficile reperibilità.
• E’ difficile trovarla in ottimo stato di conservazione è difficoltoso reperirla, come al punto precedente, il corretto pennino originale. Fortunatamente noi italiani siamo avvantaggiati, giocando con questo prodotto, “in casa”!
• … E purtroppo non è economica!
Design: 8,5/10
Design, per me, senza tempo… E’ una OMAS al 100 per 100!
Molti dicono che Simoni ha scopiazzato qua e là, la forma, il sistema di caricamento… Ma, è l’unico che per i miei gusti personali ha “sintetizzato” tutto in un oggetto tanto raffinato quanto funzionale ed oggettivamente bello a vedere… Oltre che da usare. E’ stata questa la sua grande genialità!
Fortunatamente ben conservata, la celluloide nera con spirali trasparenti/rosse, permette di ispezionare il livello dell’inchiostro presente… E ne carica veramente tanto!
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Build quality: 9,5/10
Il design è semplice ma, raffinato, come detto prima accompagna una realizzazione che è sopra gli standards del periodo. Considerando che tra le due guerre, le parti di moltissime penne venivano, per ovvi motivi, realizzate con materiali “poveri” alluminio anziché ad esempio l’ottone per le finiture metalliche (clip, greche, anellini) e l’oro del pennino sostituito con lega a base di acciaio come il “permanio”… Ma non è il caso di questo modello recensito che, a dispetto del periodo di costruzione monta parti in ottone rodiato ed un fantastico pennino in oro!
E’ importante sottolineare che la stilo, grazie ai materiali con cui è realizzata, è leggera e consente lunghe sessioni scrittura, senza stancare.
Inutile dire che, grazie all’estrema affidabilità della costruzione, ed alla scelta e qualità dei materiali, questa OMAS dopo circa 75 anni, è arrivata intatta e perfettamente funzionante, fino ad oggi!
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Nib: 10/10
E’ OMAS… Per di più è un pennino in oro “vintage” anche flessibile; ma, non una semplice flessibilità “tout court”, ad esempio, come alcuni pennini vintage montati sulle belle Waterman’s degli anni ’20, bensì, resta morbido senza alcuna pressione ma, all’occorrenza, basta una leggera forza e flette allargando i rebbi come una danzatrice disegna sul ghiaccio le sue piroette!
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Inoltre, grazie alle sapienti mani del Gran Maestro, così come si fa con le moto, ha tarato il flusso che è perfetto ed adatto ai miei personali gusti… Da vero nibmeister! Grazie alle sue “cure”, adesso scrive con un perfetto tratto fine ed, all’occorrenza, flessibile che non rimane mai “vuoto” anche negli svolazzi più arditi!
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Il pennino è marchiato 585 che indica la realizzazione con una lega a 14KT., scrive con morbidezza un bellissimo tratto da vero fine ma, all’occorrenza, estremamente flessibile...
Dire che la vera differenza, su questa penna, la faccia il pennino è poco! Ho provato ed usato diversi pennini vintage: Parker, Scheaffer, Waterman's, Pelikan, ecc. ma questo è inarrivabile anche agli stessi Omas realizzati nei periodi successivi, da provare almeno una volta per non lasciarlo più... Altro che pennini made in Japan!
Vi assicuro che scrivere con questa stilo vintage, rende non solo “facile” la scrittura ma, altresì, rende anche… Felici!
Test di scrittura:
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Filling system: 9,5/10
Con la Extra Lucens nasce in Italia la prima stilografica con stantuffo tuffante (Simone non rimproverarmi, ma lo dovevo dire!), vero antesignano degli attuali sistemi di caricamento a stantuffo, grazie alla lungimiranza ed ingegno del fondatore, Armando Simoni, uno dei più grandi esperti mondiali di penne stilografiche, non solo un creatore raffinato ma, anche, un uomo con approfondite conoscenze tecniche e meccaniche, dotato di uno straordinario ingegno, che fece dell’innovazione uno dei cardini della filosofia della sua Azienda.
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(foto di repertorio)
Per gli amanti della “cronaca” và precisato che non fù Simoni ad inventarlo ma, la Dunn alcuni anni prima (1920) dell’introduzione per la prima volta della Omas, avvenuta quindici anni dopo, nel 1936.
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Il meccanismo fisico che permette l’aspirazione dell’inchiostro nel serbatoio, ossia quasi tutto il fusto della penna, è quello dei sistemi con caricamento a sfiatatoio. Operazione che avviene svitando il fondello, per accedere ad un pistone cavo, estraendolo verso l’alto e dopo aver immerso il pennino nell’inchiostro; basterà poi spingere fino in fondo per risucchiare l’inchiostro all’interno del fusto della stilo. Sarà compito della pressione interna al corpo della penna controllata per mezzo di un lungo tubo di sfiato a fare il resto… Insomma, per riempirla tutta, basteranno un paio di “pompate” per avere a disposizione tantissimo inchiostro. Meccanismo semplicissimo e privo di parti in gomma o silicone che col tempo rischiano sempre di deteriorarsi e rompersi!
Più facile a farsi che a dirsi… Vi vengo in aiuto con questa scansione del foglietto originale delle istruzioni che accompagnava una OMAS Lucens identica:
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Ritengo il meccanismo a stantuffo tuffante, come anche quelli a pistone, nelle stilo vintage (ed anche nelle moderne), i migliori; soprattutto, perché all’epoca più prestigiosi e montati a bordo delle stilo di maggior pregio capaci di contenere una notevole quantità di inchiostro e scrivere con una buona autonomia, oltre a consentire una vita più duratura se perfettamente manutenuti.
Price: N.D.
Essendo un modello “vintage” poco diffuso ma, non impossibile da trovare, il prezzo non è basso ma neanche “da rapina” per portarsi a casa un simile “gioiello”… Ovviamente la valutazione è legata allo stato di conservazione della stilografica: graffi, rigature, lesioni o semplice scolorimento delle parti metalliche, deprezzano; o apprezzano, se si riesce nell’impresa epica di trovarne una in ottimo stato e funzionante, contribuendo a svuotare il proprio conto in banca!
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Conclusion:
Come concludere questa recensione… La Omas è Omas, la celluloide è splendidamente lucida e resto quasi incantato solo a rigirarla tra le mani (ops… guanti!
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P.s.: ringrazio Paolo “sanpei” per l’esemplare procuratomi e per la pazienza legata all’acquisto ed il “tuning” perfetto del pennino. Un grande amatore delle stilografiche ed amico.
Sergio