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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sheaffer Skrip Blu
- Irishtales
- Moderatrice
- Messaggi: 9500
- Iscritto il: lunedì 5 novembre 2012, 18:34
- La mia penna preferita: Wahl-Eversharp Doric
- Il mio inchiostro preferito: Levenger - Forest
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- FountainPen.it 500 Forum n.: 087
- Arte Italiana FP.IT M: 044
- Fp.it ℵ: 011
- Fp.it 霊気: 018
- Fp.it Vera: 033
- Gender:
Sheaffer Skrip Blu
Sheaffer Skrip Blu
Eccomi qui a recensire uno dei miei blu preferiti, disponibile in flaconi da 50 ml e in cartucce, sia in quelle di formato standard internazionale sia quelle proprietarie Sheaffer.
Per i test ho utilizzato la versione in boccetta, che funge egregiamente anche da calamaio per penne da intinzione e le cartucce Sheaffer proprietarie.
La forma tronco-conica del flacone in vetro, lo rende particolarmente stabile e user friendly. Sobrio ed essenziale, il packaging in plastica trasparente che lo contiene, appare senza scritte né etichette e sembra voler dire che il contenuto non ha bisogno di presentazioni: un inchiostro universalmente ritenuto affidabile e sicuro, adatto a chi scrive molto e cerca un prodotto che svolga il suo compito egregiamente con ogni tipo di alimentatore e pennino, su ogni carta, con un rapporto qualità-prezzo decisamente vantaggioso.
Provato per lungo tempo su penne con vari tipi di caricamento, dalla cartuccia allo stantuffo, dal serbatoio in silicone delle penne con caricamento a pulsante di fondo e a levetta al converter in plastica, anche abbandonando volutamente le penne per giorni, le pareti del serbatoio risultano esenti da velature ed opacizzazioni. Ciò lo rende adatto ad un utilizzo su penne con finestra trasparente, la cui utilità risulta inficiata dagli inchiostri che tendono invece ad opacizzare le superfici di contatto.
Con tutte le penne si comporta nel migliore dei modi, nessuna indecisione nel tratto, nessuna falsa partenza, nessun problema.
E finalmente la prova su carta:
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - Cross ATX con pennino Serwex semiflessibile
Saturazione: buona, considerando che non si tratta di un blu-nero ma di un blu puro, un buon compromesso fra tonalità scura adatta a ogni utilizzo e vivacità cromatica
Shading: scarso o assente con pennini rigidi o molleggiati, poco presente anche con pennini flessibili; il massimo shading si può apprezzare con pennini italici a tratto consistentemente largo, come il Lamy 1.5 qui utilizzato
Feathering: spiumaggio assente su tutti i tipi di carta, anche la più economica e porosa carta da fotocopie o la carta di blocchi economici in carta riciclata
Bleed through: assente su tutti i tipi di carta utilizzati
See-through: assente; lievi trasparenze solo usando il pennino semiflessibile con la massima pressione su carta leggera (50 gr\mq) Bristol Blasetti
Scorrevolezza: ottima con tutti i tipi di penne, non solo quelle del test; impareggiabile con i pennini flessibili, che per variare velocemente la larghezza del tratto senza incertezze, hanno bisogno di un inchiostro che scenda velocemente verso il pennino durante la scrittura.
Resistenza all'acqua: il solito kleenex umido e due passate, lasciano una scia azzurro cielo sullo scritto, che risulta tuttavia ancora leggibile; una goccia d'acqua lasciata sul foglio però, così come uno spruzzo di piccole gocce simile a pioggia fine, in pochi minuti cancella ogni parola.
Asciugatura: un inchiostro fra i più rapidi ad asciugare che abbia provato. I tempi oscillano fra i 3 secondi di un tratto fine ai 16 secondi di una copiosa scia di blu depositata su carta liscia e poco assorbente da un pennino flessibile.
Conclusioni: Colore blu cielo; la componente violacea è minima, come ben si può appurare dalla cromatografia, ma la tonalità non è troppo vivida come a volte capita nei blu-azzurri più vivaci. Scrivere e leggere pagine e pagine con lo Skrip blu non stanca e non affatica la vista.
E' un bel blu di media intensità, adatto alle situazioni più varie, dagli appunti personali e di studio, agli appunti presi in conferenza, alla firma sugli assegni. Un vero passe par tout!
Facile da lavare e rimuovere anche dalle penne in assoluto più difficili da pulire. Mai una falsa partenza, un tratto spezzato, un'incertezza. Insomma, una garanzia. Non posso che consigliarlo a chi non ama i blu-neri, i blu-viola e nemmeno il celeste o l'azzurro molto vivido. Il colore dello Skrip infatti è tale da essere un buon compromesso fra facile leggibilità e vivacità equilibrata, tanto da non affaticare la vista nelle lunghe sessioni di scrittura e lettura e da non apparire al contempo troppo compassato.
Fra le doti che me lo fanno apprezzare, la estrema versatilità di utilizzo sia per quanto concerne le penne, sia per il supporto di scrittura. Su nessun tipo di carta, nemmeno la più economica e porosa, si sono verificati i fenomeni di spiumaggio che con altri inchiostri risultano così evidenti da inibire l'utilizzo di una stilografica quando si è costretti a servirsi dei suddetti supporti cartacei, come purtroppo spesso capita in ambito lavorativo o scolastico.
Bando alle chiacchiere, lasciamo parlare la carta!
Altra prova di scrittura, eseguita con la Cross ATX, pennino semiflex e carta Rhodia
Un test con pennini ad intinzione. Anche in Calligrafia, un ottimo inchiostro! La carta questa volta è quella di un blocco United Office A4, piuttosto ostica con altri inchiostri che usati con gli stessi pennini, tendono a spiumaggi e bleed-through imbarazzanti. Anche questa prova invece è superata brillantemente dallo Skrip che non traspare minimamente sull'altra pagina nemmeno con la temibile punta del Brause 361 per Copperplate:
Infine la cromatografia:
Eccomi qui a recensire uno dei miei blu preferiti, disponibile in flaconi da 50 ml e in cartucce, sia in quelle di formato standard internazionale sia quelle proprietarie Sheaffer.
Per i test ho utilizzato la versione in boccetta, che funge egregiamente anche da calamaio per penne da intinzione e le cartucce Sheaffer proprietarie.
La forma tronco-conica del flacone in vetro, lo rende particolarmente stabile e user friendly. Sobrio ed essenziale, il packaging in plastica trasparente che lo contiene, appare senza scritte né etichette e sembra voler dire che il contenuto non ha bisogno di presentazioni: un inchiostro universalmente ritenuto affidabile e sicuro, adatto a chi scrive molto e cerca un prodotto che svolga il suo compito egregiamente con ogni tipo di alimentatore e pennino, su ogni carta, con un rapporto qualità-prezzo decisamente vantaggioso.
Provato per lungo tempo su penne con vari tipi di caricamento, dalla cartuccia allo stantuffo, dal serbatoio in silicone delle penne con caricamento a pulsante di fondo e a levetta al converter in plastica, anche abbandonando volutamente le penne per giorni, le pareti del serbatoio risultano esenti da velature ed opacizzazioni. Ciò lo rende adatto ad un utilizzo su penne con finestra trasparente, la cui utilità risulta inficiata dagli inchiostri che tendono invece ad opacizzare le superfici di contatto.
Con tutte le penne si comporta nel migliore dei modi, nessuna indecisione nel tratto, nessuna falsa partenza, nessun problema.
E finalmente la prova su carta:
Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 - blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - Cross ATX con pennino Serwex semiflessibile
Saturazione: buona, considerando che non si tratta di un blu-nero ma di un blu puro, un buon compromesso fra tonalità scura adatta a ogni utilizzo e vivacità cromatica
Shading: scarso o assente con pennini rigidi o molleggiati, poco presente anche con pennini flessibili; il massimo shading si può apprezzare con pennini italici a tratto consistentemente largo, come il Lamy 1.5 qui utilizzato
Feathering: spiumaggio assente su tutti i tipi di carta, anche la più economica e porosa carta da fotocopie o la carta di blocchi economici in carta riciclata
Bleed through: assente su tutti i tipi di carta utilizzati
See-through: assente; lievi trasparenze solo usando il pennino semiflessibile con la massima pressione su carta leggera (50 gr\mq) Bristol Blasetti
Scorrevolezza: ottima con tutti i tipi di penne, non solo quelle del test; impareggiabile con i pennini flessibili, che per variare velocemente la larghezza del tratto senza incertezze, hanno bisogno di un inchiostro che scenda velocemente verso il pennino durante la scrittura.
Resistenza all'acqua: il solito kleenex umido e due passate, lasciano una scia azzurro cielo sullo scritto, che risulta tuttavia ancora leggibile; una goccia d'acqua lasciata sul foglio però, così come uno spruzzo di piccole gocce simile a pioggia fine, in pochi minuti cancella ogni parola.
Asciugatura: un inchiostro fra i più rapidi ad asciugare che abbia provato. I tempi oscillano fra i 3 secondi di un tratto fine ai 16 secondi di una copiosa scia di blu depositata su carta liscia e poco assorbente da un pennino flessibile.
Conclusioni: Colore blu cielo; la componente violacea è minima, come ben si può appurare dalla cromatografia, ma la tonalità non è troppo vivida come a volte capita nei blu-azzurri più vivaci. Scrivere e leggere pagine e pagine con lo Skrip blu non stanca e non affatica la vista.
E' un bel blu di media intensità, adatto alle situazioni più varie, dagli appunti personali e di studio, agli appunti presi in conferenza, alla firma sugli assegni. Un vero passe par tout!
Facile da lavare e rimuovere anche dalle penne in assoluto più difficili da pulire. Mai una falsa partenza, un tratto spezzato, un'incertezza. Insomma, una garanzia. Non posso che consigliarlo a chi non ama i blu-neri, i blu-viola e nemmeno il celeste o l'azzurro molto vivido. Il colore dello Skrip infatti è tale da essere un buon compromesso fra facile leggibilità e vivacità equilibrata, tanto da non affaticare la vista nelle lunghe sessioni di scrittura e lettura e da non apparire al contempo troppo compassato.
Fra le doti che me lo fanno apprezzare, la estrema versatilità di utilizzo sia per quanto concerne le penne, sia per il supporto di scrittura. Su nessun tipo di carta, nemmeno la più economica e porosa, si sono verificati i fenomeni di spiumaggio che con altri inchiostri risultano così evidenti da inibire l'utilizzo di una stilografica quando si è costretti a servirsi dei suddetti supporti cartacei, come purtroppo spesso capita in ambito lavorativo o scolastico.
Bando alle chiacchiere, lasciamo parlare la carta!
Altra prova di scrittura, eseguita con la Cross ATX, pennino semiflex e carta Rhodia
Un test con pennini ad intinzione. Anche in Calligrafia, un ottimo inchiostro! La carta questa volta è quella di un blocco United Office A4, piuttosto ostica con altri inchiostri che usati con gli stessi pennini, tendono a spiumaggi e bleed-through imbarazzanti. Anche questa prova invece è superata brillantemente dallo Skrip che non traspare minimamente sull'altra pagina nemmeno con la temibile punta del Brause 361 per Copperplate:
Infine la cromatografia:
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Sheaffer Skrip Blu
E' sempre stato un bel blu, anche ai tempi pre bic.
Ne ho ancora un flacone del tempo dell'università, che ogni tanto uso ancora (il classico flacone skrip con etichetta gialla, in scatolina di cartone gialla, di 30 anni fà).
Peccato la totale mancanza di resistenza all'acqua, che per uso ufficio o giù di lì, ne diminuisce l'utilità (a mio avviso, ovviamente).
Ne ho ancora un flacone del tempo dell'università, che ogni tanto uso ancora (il classico flacone skrip con etichetta gialla, in scatolina di cartone gialla, di 30 anni fà).
Peccato la totale mancanza di resistenza all'acqua, che per uso ufficio o giù di lì, ne diminuisce l'utilità (a mio avviso, ovviamente).
Neofita a chi ?
- GGiovanni
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Sheaffer Skrip Blu
Ottima recensione, io uso il rosso e mi trovo bene.
Anche io ho riscontrato la sua estrema affidabilità quando lasciato nelle penne per un lungo periodo (il rosso non è un colore che uso in quantità industriali, solo per le note).
Una curiosità (alquanto stupida a dire il vero): alcuni utilizzatori del nero lamentano uno strano odore. Il mio rosso non ha assolutamente odori strani. Il blu?
Dobbiamo aggiungere la voce bouquet al modello di recensione standard?
Ciao,
Giovanni
Anche io ho riscontrato la sua estrema affidabilità quando lasciato nelle penne per un lungo periodo (il rosso non è un colore che uso in quantità industriali, solo per le note).
Una curiosità (alquanto stupida a dire il vero): alcuni utilizzatori del nero lamentano uno strano odore. Il mio rosso non ha assolutamente odori strani. Il blu?
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E' vero, anche per me il solo difetto è la scarsa resistenza all'acqua, ma devo dire che a distanza di tempo non sbiadisce, e questo è già un buon punto a suo favore.fabri00 ha scritto:E' sempre stato un bel blu, anche ai tempi pre bic.
Ne ho ancora un flacone del tempo dell'università, che ogni tanto uso ancora (il classico flacone skrip con etichetta gialla, in scatolina di cartone gialla, di 30 anni fà).
Peccato la totale mancanza di resistenza all'acqua, che per uso ufficio o giù di lì, ne diminuisce l'utilità (a mio avviso, ovviamente).
Grazie GiovanniGGiovanni ha scritto:Ottima recensione, io uso il rosso e mi trovo bene.
Anche io ho riscontrato la sua estrema affidabilità quando lasciato nelle penne per un lungo periodo (il rosso non è un colore che uso in quantità industriali, solo per le note).
Una curiosità (alquanto stupida a dire il vero): alcuni utilizzatori del nero lamentano uno strano odore. Il mio rosso non ha assolutamente odori strani. Il blu?
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Ciao,
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A dire il vero io che utilizzo regolarmente sia il nero che il blu Skrip, apprezzandoli entrambi, non ho notato particolari odori. Anzi direi che sono entrambi pressoché inodore, a differenza di molti altri, specie alcuni Diamine.
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Daniela
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Grazie Daniela, come al solito un'ottima e gustosa recensione.
Dato che si presta ottimamente per la Calligrafia, sarà il mio prossimo blu
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Grazie!
Ero un po titubante sull'acquisto, ora non ho più dubbi.
Ero un po titubante sull'acquisto, ora non ho più dubbi.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Grazie a te Massimiliano, sono certa ti piacerà questo bel blu!Resvis71 ha scritto:Grazie Daniela, come al solito un'ottima e gustosa recensione.
Dato che si presta ottimamente per la Calligrafia, sarà il mio prossimo blu
Sono felice che la recensione possa essere utile, sia per decidere un acquisto che per evitarne uno sbagliatoMonet63 ha scritto:Grazie!
Ero un po titubante sull'acquisto, ora non ho più dubbi.
Mimmo, chissà che belle cose riusciresti a tirar fuori da un inchiostro di questo colore!
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Eh Daniela, intanto mi sono goduto con calma la tua calligrafia.
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Stupendo, come tutti gli Sheaffer.
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Monet63 ha scritto:Eh Daniela, intanto mi sono goduto con calma la tua calligrafia.
Grazie Mimmo; sul Copperplate devo ancora lavorare...ma è uno stile che mi piace tantissimo e trovare un inchiostro stilografico che leghi con i capricciosi pointed nib flessibili, è sempre una bella sorpresa. E il blu Skrip potrei definirlo "calligrapher-friendly"
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Daniela mi ha inviato un campione di questo inchiostro, e non posso che confermare le sue impressioni. In particolare, ne apprezzo la velocità di asciugatura, che permette di usare penne dal flusso molto abbondante con "serenità". Concordo con lei, un inchiostro da provare assolutamente!
Giovanni Paolo
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Sono contenta che tu lo abbia apprezzato, è un bel blu azzurro formale che non stanca mai. Al momento ho inchiostrato una delle Dollar 717i con lo Skrip blu e apprezzo molto che non lasci aloni sulle superfici delle demonstrator
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Sheaffer Skrip Blu
Caspita, questo è veramente molto molto bello!
Mi sa che ci faccio un pensierino...
Grazie per la recensione e per averla "resuscitata"!
Mi sa che ci faccio un pensierino...
Grazie per la recensione e per averla "resuscitata"!
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lo usavo una quindicina di anni fa ...l'attuale è sempre lo stesso o è cambiato? ah...la ricerca del mio blu ideale non ha fine!