il converter..carino ma scomodo!

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gabriele696
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il converter..carino ma scomodo!

Messaggio da gabriele696 »

ho acquistato da poco tempo una safari con il relativo converter Z24..ho fatto 3-4 ricariche e adesso odio il converter :|
rispetto a una normale cartuccia lo trovo scomodissimo! per pulire la penna devo caricare e scaricare l'acqua non so quante volte. faccio prima a smontarlo e aspirare/soffiare acqua mettendomi il gruppo scrittura in bocca..tempo di pulizia: 30 secondi.

poi in teoria basta lasciare asciugare il tutto e ricaricare...e invece no! perchè dietro la guarnizione del converter (e mi sembra anche vicino l'attacco) rimangono delle gocce di inchiostro! e per lavarlo dovrei smontarlo :shock:
con le cartucce pelikan basta caricare acqua pulita con la siringa un paio di volte..quelle Pilot con l'attacco largo le metto direttamente sotto l'acqua.
mi sa tanto che lascerò il converter nel cassetto e anche per questa penna userò il metodo cartuccia+siringa.. è da utilizzare solo se si carica sempre lo stesso inchiostro..altrimenti è scomodo :?


voi che ne pensate?
talpons
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Messaggio da talpons »

Sono piuttosto monotono con gli inchiostri caricati nelle stilo, per cui non ho mai avuto il tuo problema. Lavo penna e converter solo quando le ritiro per la rotazione delle penne.
Comunque preferisco di granlunga le penne con sistemi di caricamento integrati come stantuffo, siringa rovesciata ecc...
Quando è uscita la Delta Dolce vita l'ho scartata a malinquore in favore di un'Aurora Optima proprio per via del tipo di caricamento. Comunque nel caso di frequenti cambi di colore anche le penne a stantuffo devono essere lavate bene.
Andrea.
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Messaggio da Phormula »

Anch'io evito troppi cambi sulle penne a stantuffo, perché pulirle senza smontarle richiede un bel po' di cicli di carica e scarica, con conseguente usura del sistema, mentre con quelle a cartuccia e a converter è tutto più semplice.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

Beh, non è che sia più comodo pulire una penna che funziona a cartuccia. Per cambiare il colore devi sciacquare la sezione sotto l' acqua per un bel po' o lasciarla in ammollo in una bacinella non riuscendo nemmeno a levare completamente l' inchiostro residuo. Quindi, a meno che tu non lo pulisca soffiandoci dentro come fosse un fischietto(vedo che non sono l' unico pazzo ad averlo pensato ed emh... anche fatto), avrai lo stesso problema. Il converter ha il vantaggio del pistoncino che, caricando e scaricando acqua, pulisce eliminando ogni residuo d'inchiostro senza che debba metterci la bocca sopra. Si, effettivamente è una rottura ma effettivamente è anche l' unico modo per pulire una penna a stantuffo, a meno che questa non permetta lo smontaggio del pennino(come Pelikan).
Siringare inchiostro in cartuccia può andar bene finchè queste reggono e l' imboccatura non si allarga. Personalmente preferisco tenere il converter fisso e usare la penna come se fosse a stantuffo. Purtroppo come dici tu, problemi ce ne sono. I converter, per certi versi, sono un connubio di difetti(ma anche di pregi) della cartuccia e dello stantuffo.

Ti consiglio comunque di non smontare spesso il converter, alla lunga si deforma l' imboccatura con conseguente allagamento del corpo penna o, ancor peggio, allagamento del tappo per fuoriuscita d'inchiostro dal pennino. Comunque, se non hai problemi ad acquistarne spesso uno nuovo, mi rimangio il consiglio :mrgreen:
gabriele696
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Messaggio da gabriele696 »

sulla pilot da 7€ levo la cartuccia e la lavo sotto l'acqua..l'imboccatura larga rende l'operazione facile e veloce..poi tiro via alimentatore e pennino (fanno poca resistenza) li lavo sotto l'acqua (santi inchiostri diamine che vanno via subito)..asciugo tutto quanto (con la penna smontata ci vuole poco), rimonto e ricarico con la siringa.

se non posso smontare la penna uso il metodo "fischietto" con un estremità immersa nell'acqua (non è comodo ma è veloce!)
talpons ha scritto:Comunque nel caso di frequenti cambi di colore anche le penne a stantuffo devono essere lavate bene.
se è una penna a stantuffo non hai alternativa..ma se puoi scegliere tra cartuccia e converter perchè usare il secondo? a me dopo averlo provato sembra meno pratico..ecco il mio dubbio :)
raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

Pilot da 7 euro? :) Immagino sia la 78g. Per quella penna è disponibile anche il converter con la stessa imboccatura della cartuccia e un "sacchettino di gomma"(non mi viene in mente come si chiama) per il risucchio d' inchiostro dalla boccetta.
Perchè usare il converter?
Fondamentalmente per tre motivi:
il primo è che non si suppone che uno vada in giro con la siringa in tasca quindi il converter permetterebbe di usare tutti gli inchiostri in boccetta che sono molti, molti di più rispetto alla varietà di cartucce disponibili in commercio. Considera anche che l' inchiostro in boccetta costa molto meno mettendolo a paragone con le cartucce.
Il secondo motivo è la capienza; a parte le eccezioni i converter dovrebbero essere più capienti delle cosidette cartucce corte quindi ti garantirebbero un' autonomia di scrittura maggiore.
Il terzo è che la cartuccia viene inserita e rimossa per essere buttata, il converter invece si può lasciare fisso. Il continuo bucare cartucce può alla lunga consumare il dentino provocandoti fuoriuscite d'inchiostro; a me è successo con una Waterman Phileas e non c'è stato più nulla da fare, l' unica soluzione era di cambiare la sezione con annesso pennino e alimentatore.

Ci sarebbe forse un quarto motivo, ovvero il bello di avere una penna a stantuffo da caricare immergendola in boccetta; è come avere un piccolo stantuffo con l' unica differenza che quando si rompe puoi buttarlo e acquistarne un altro senza problemi. Se invece si rompe un vero stantuffo son dolori...
Non mi viene in mente altro con il quale argomentare il discorso.
raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

C'è una discussione interessante sul forum tra i sostenitori della cartuccia e quelli dello stantuffo a cui avevo anche partecipato. Purtroppo non riesco a trovarla con il tasto ricerca. Potresti trovare ottimi spunti leggendola!
talpons
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Messaggio da talpons »

gabriele696 ha scritto: se è una penna a stantuffo non hai alternativa..ma se puoi scegliere tra cartuccia e converter perchè usare il secondo? a me dopo averlo provato sembra meno pratico..ecco il mio dubbio :)
beh direi che la gamma di inchiostri disponibili in calamaio è molto più ampia di quelli in cartuccia, poi se uno vuole cambiare un colore ogni 2/3 giorni è obbligato al lavaggio della penna con conseguente perdita di tempo(meglio cartuccia), a meno che per le prime pagine scritte con la cartuccia nuova non si diverta a veder variare il colore del tratto fino a mostrare quello definitovo, una sorta di "scrivi per conoscere il mio vero colore"
Andrea.
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raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

talpons ha scritto: beh direi che la gamma di inchiostri disponibili in calamaio è molto più ampia di quelli in cartuccia,
Non solo i colori ma anche le marche. Insomma non si può certo dire che il 4001 pelikan sia uguale all' Aurora nero. Talpons, mi hai fatto anche ricordare una cosa con il tuo messaggio... l' utilità del converter? Anche il fatto che alcune cartucce hanno attacchi diversi, le cartucce aurora non si possono usare con le penne che hanno l' attacco standard(il Pelikan) quindi il converter è d'obbligo per usare certi inchiostri. Siringare inchiostri in cartuccia mi sembra ben più scomodo e sopratutto meglio farlo sempre a casa propria, lontano da occhi indiscreti :lol:
Già mi immagino ad un esame universitario mentre estraggo una siringa e un calamaio e le facce inorridite degli osservatori :mrgreen:
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Messaggio da maxpop 55 »

raffaele90 ha scritto: .............................
.....................................
Già mi immagino ad un esame universitario mentre estraggo una siringa e un calamaio e le facce inorridite degli osservatori :mrgreen:
Perchè................................. :D :D
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Fenice

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Messaggio da Fenice »

Ho trovato un altro stratagemma ...
La boccettina del liquido per le sigarette elettroniche fabbricato dalla Ovale ha un beccuccio più piccolo rispetto a tutte le altre.
Finito il boccettino, lo lavo per bene e ci inserisco l'inchiostro.
Poi ricarico i converter (Lamy di Leo che hanno un 'imboccatura un po' più larga) direttamente dal boccettino inserendo il beccuccio nel converter (senza otturare completamente l'imboccatura).
Invece per i converter standard (tipo Delta) inserisco la siringa (con l'ago) nel beccuccio e poi ricarico.
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Messaggio da gabriele696 »

raffaele90 ha scritto:
talpons ha scritto: Già mi immagino ad un esame universitario mentre estraggo una siringa e un calamaio e le facce inorridite degli osservatori :mrgreen:
bè mi sa che le facce "strane" le vedresti anche solo tirando fuori il calamaio :lol: mica ricarico le penne per strada! se mi finisce la cartuccia ho sempre una bic nell'astuccio :D

il vero problema della siringa è quando devi andarla a comprare in farmacia e la commessa ti guarda male :lol: e se gli dici "devo ricaricare la stilografica" mi sa che scoppia a ridere :)
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Messaggio da Crononauta »

gabriele696 ha scritto:il vero problema della siringa è quando devi andarla a comprare in farmacia e la commessa ti guarda male :lol: e se gli dici "devo ricaricare la stilografica" mi sa che scoppia a ridere :)
Boh non direi. Sarà che la farmacista mi aveva già visto altre volte... ma quando le chiesi "una siringa qualunque che ci devo riempire la stilografica" non ha battuto ciglio!
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Messaggio da Albaspina »

Crononauta ha scritto:
gabriele696 ha scritto:il vero problema della siringa è quando devi andarla a comprare in farmacia e la commessa ti guarda male :lol: e se gli dici "devo ricaricare la stilografica" mi sa che scoppia a ridere :)
Boh non direi. Sarà che la farmacista mi aveva già visto altre volte... ma quando le chiesi "una siringa qualunque che ci devo riempire la stilografica" non ha battuto ciglio!
Dirò la mia: da poco ho scoperto in un cassetto una 30ina di cartucce dimenticate di varie marche, per lo più ridotte dal tempo a 1/5 della capienza. Con una pazienza da santo mi son preso la briga di aspirare il restante inchiostro di ciascuna cartuccia e versarlo in un calamaio montblanc lasciato a metà.
Forare le cartucce di plastica con la siringa non è stato il massimo della semplicità, tagliare la base con le forbici ha prodotto fuochi d'artificio di schizzi ovunque (muro compreso :( ) ma alla fine ce l'ho fatta.
Il risultato? Un inchiostro blu scuro molto bello, dal mio punto di vista migliore -nettamente- come fluidità e costanza rispetto al blu montblanc che, mannaggia a lui, mi fa invece dei tratti più chiari alternati ad altri più saturi di inchiostro.

Riguardo al caricamento, uso ora una delta dolcevita converter, la carico direttamente in boccetta come fosse a pistone. Sporcizia zero, frequenza non eccessiva, durata del tutto meno di un minuto.
Rispetto al caricamento a siringa lo trovo più rapido e sicuramente più sicuro. LA siringa si intasa, a seconda del diametro dell'ago.
Certo è che voler cambiare colore dell'inchiostro frequentemente è un buon modo per dannarsi la vita. Tanto vale avere più penne ciascuna col suo inchiostro di defaul.
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Messaggio da Phormula »

Crononauta ha scritto:
gabriele696 ha scritto:il vero problema della siringa è quando devi andarla a comprare in farmacia e la commessa ti guarda male :lol: e se gli dici "devo ricaricare la stilografica" mi sa che scoppia a ridere :)
Boh non direi. Sarà che la farmacista mi aveva già visto altre volte... ma quando le chiesi "una siringa qualunque che ci devo riempire la stilografica" non ha battuto ciglio!
Vado OT, ma tanti anni fa, nel Reaganassico o poco dopo, quando mi sono laureato in chimica, mi sono richiuso in casa per mettere insieme i risultati e scrivere la tesi al PC.
Per l'occasione mi ero regalato una delle prime stampanti a getto d'inchiostro, costava una fucilata ma era molto meglio di quelle ad aghi che si usavano allora.
Stavo stampando la versione definitiva, quando finisce la cartuccia.
Poco male, mi ero attrezzato con una cartuccia di ricambio, ma non avevo fatto i conti con il fatto che "se la fortuna è cieca, la... ci vede benissimo.
Monto la cartuccia nuova, e scopro che è difettosa. Zompo nel negozio di PC vicino a casa e scopro che dal momento che stampanti come la mia non ce ne sono tante, si, la ordinano ma ci vuole una settimana. Torno a casa e mi viene una idea. Rovisto nella pattumiera e recupero la cartuccia vecchia, guardandola in controluce si vedeva il vano dell'inchiostro. Prendo il trapano e faccio un foro. Idem sulla nuova, difettosa. Poi con una siringa trasferisco l'inchiostro, chiudo il foro con il nastro adesivo, monto la cartuccia e stampo la tesi.

La parte più assurda della scena è stato quando mi sono presentato in farmacia, in tuta da ginnastica e con la barba lunga di tre giorni (e io sono uno che si deve radere ogni mattina), chiedendo la siringa con l'ago più lungo che avevano... :lol: Fortunatamente mi conoscevano abbastanza da sapere che non ero troppo fuori di testa, sapendo che studiavo chimica avranno pensato che mi servisse per qualche esperimento. :lol:

Fine OT
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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