FilippoP ha scritto:Una delle prime (e tuttora poche) penne antiche che mi sono comprato è stata una Onoto, acquistata su un sito inglese un paio di anni fa. Sul fondello reca inciso il codice 6234, è un modello con caricamento a siringa rovesciata e lunga finestra per la visualizzazione dell'inchiostro, sebbene ormai quasi totalmente annerita.
Per uno strano meccanismo psicologico che mi fa procrastinare i il piacere delle cose belle, mi sono deciso ad inchiostrarla soltanto poche settimane fa. Ha un gradevole pennino stub, bisogna solo ricordarsi di svitare il fondello prima di scrivere, altrimenti l'inchiostro non scende.
Essendo un po' piccola per le mie mani, almeno senza cappuccio, avevo persino pensato di venderla, ma dopo averla provata mi sono ricreduto.
Se vuoi fondare un club di appassionati delle Onoto, io mi iscrivo.
Ciao
Mi piacerebbe molto veder realizzata l’idea di un “club” di estimatori delle stilografiche Onoto. Mi piacerebbe ancora di più che si potesse pensare a una sorta di “gruppo d’interesse speciale” inserito nel forum, anche a beneficio di tutti gli altri appassionati, che potrebbero comunque apprezzare qualcuna delle relative discussioni.
Per entrare nel merito della tua vintage, il codice impresso è ovviamente relativo alla serie 6000, che nella numerazione di fabbrica distingueva le cosiddette “Long streamline (i.e. slip-cap over barrel)”. Normalmente, le stilografiche della serie 6000 erano dotate di pennini misura 3, 4 o 5. La tua quale monta?
Naturalmente, immagino tu sappia che la Onoto odierna riporta sul suo sito internet i riferimenti di alcuni specialisti che potrebbero revisionare completamente la tua penna, se lo desiderassi, dando anche luogo ad una pulizia interna che potrebbe allungarne la vita e renderne più piacevole e sicuro l’utilizzo.
In alternativa, posso consigliarti un interessantissimo libretto dedicato alla tecnica ed alla riparazione delle Onoto d’epoca. Basta un MP.
Buon pomeriggio!