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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Refill di qualità per lavorare
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- Snorkel
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- Iscritto il: lunedì 18 novembre 2013, 14:37
- La mia penna preferita: Sailor 1911 Large
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- Località: Roma
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Refill di qualità per lavorare
Buongiorno amici.
Vi chiedo un parere su cosa acquistare per le mie esigenze specifiche...
Premesso che possiedo 4 stilografiche (Visconti Homo Sapiens, Pelikan M205 Demo blu, Pelikan 151 Nero Verde e Lamy Safari "trasparente"), mi trovo nella situazione di dover utilizzare per lavoro anche (e soprattutto) penne a sfera o roller. Essendo rappresentante l'utilizzo più importante che faccio della penna é quello di compilare gli ordini. Purtroppo, usando la carta carbone per farne una copia da lasciare al cliente, devo calcare più del normale e ciò risulta sgradevole, dannoso per il pennino e comunque poco efficace se fatto con una stilografica.
Le mie esperienze di scrittura con sfere e roller non sono mai state idilliache...le prime poco fluide, i secondi dal flusso irregolare e discontinuo...
Veniamo al punto: vorrei una penna a sfera o roller che risulti il più possibile fluida e regolare (anche sottoposta ad una certa pressione), che si avvicini nei limiti del possibile all'esperienza di scrittura delle nostre amate stilografiche. Inoltre, e qui la cosa si fa più complicata perché entra in gioco l'ambizione personale, questo refill dovrebbe essere compatibile con una penna di un certo prestigio e bellezza (budget max € 100).
Attendo fiducioso...grazie mile!
Vi chiedo un parere su cosa acquistare per le mie esigenze specifiche...
Premesso che possiedo 4 stilografiche (Visconti Homo Sapiens, Pelikan M205 Demo blu, Pelikan 151 Nero Verde e Lamy Safari "trasparente"), mi trovo nella situazione di dover utilizzare per lavoro anche (e soprattutto) penne a sfera o roller. Essendo rappresentante l'utilizzo più importante che faccio della penna é quello di compilare gli ordini. Purtroppo, usando la carta carbone per farne una copia da lasciare al cliente, devo calcare più del normale e ciò risulta sgradevole, dannoso per il pennino e comunque poco efficace se fatto con una stilografica.
Le mie esperienze di scrittura con sfere e roller non sono mai state idilliache...le prime poco fluide, i secondi dal flusso irregolare e discontinuo...
Veniamo al punto: vorrei una penna a sfera o roller che risulti il più possibile fluida e regolare (anche sottoposta ad una certa pressione), che si avvicini nei limiti del possibile all'esperienza di scrittura delle nostre amate stilografiche. Inoltre, e qui la cosa si fa più complicata perché entra in gioco l'ambizione personale, questo refill dovrebbe essere compatibile con una penna di un certo prestigio e bellezza (budget max € 100).
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- Phormula
- Siringa Rovesciata
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- Arte Italiana FP.IT M: 006
- Località: Milano
Refill di qualità per lavorare
Io mi trovo bene con i refill Schneider Viscoglide e Schmidt Easyflow.
Sono inchiostri permanenti a norma DIN e sono una via di mezzo tra l'inchostro della biro e quello del roller, quindi sono scorrevoli ma non sbavano e asciugano in fretta.
Come penna, considerato il lavoro che fai, ti consiglio una Parker Jotter.
Lo so che vado controcorrente, ma una penna che usi a contatto con il pubblico è sempre a rischio.
Un mio amico che fa il consulente finanziario compra le Jotter una dozzina alla volta e scambia il refill con lo Schneider Viscoglide.
Prima o poi, per una distrazione, capita che una Jotter resti nelle mani di un cliente, ma non è un problema, visto il costo.
Sono inchiostri permanenti a norma DIN e sono una via di mezzo tra l'inchostro della biro e quello del roller, quindi sono scorrevoli ma non sbavano e asciugano in fretta.
Come penna, considerato il lavoro che fai, ti consiglio una Parker Jotter.
Lo so che vado controcorrente, ma una penna che usi a contatto con il pubblico è sempre a rischio.
Un mio amico che fa il consulente finanziario compra le Jotter una dozzina alla volta e scambia il refill con lo Schneider Viscoglide.
Prima o poi, per una distrazione, capita che una Jotter resti nelle mani di un cliente, ma non è un problema, visto il costo.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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- Snorkel
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Innanzi tutto grazie della risposta!
E' vero che può esserci il rischio di perdere la penna in tali circostanze, ma in effetti io su queste cose sono maniacale! In 20 anni di trasferte in alberghi non ho mai dimenticato nulla! Il consiglio che mi dai é molto sensato, ma preferisco non seguirlo per due ragioni. La prima é appunto la mia attenzione fin esagerata nel non dimenticare nulla, la seconda é che non voglio rinunciare ad usare una penna che mi emozioni, soprattutto nell'espletazione della sua funzione più importante (cioè sancire la buona riuscita del mio operato = fare l'ordine)
Per quanto riguarda i refill che mi consigli invece, li proverò senza dubbio...
Ho omesso di dire nel primo messaggio che in passato sono rimasto deluso dai refill roller della Waterman (penna Hemisphere, bellissima che ho ancora) e Cross (quest'ultimo un po' meglio comunque di W.).
Grazie!
E' vero che può esserci il rischio di perdere la penna in tali circostanze, ma in effetti io su queste cose sono maniacale! In 20 anni di trasferte in alberghi non ho mai dimenticato nulla! Il consiglio che mi dai é molto sensato, ma preferisco non seguirlo per due ragioni. La prima é appunto la mia attenzione fin esagerata nel non dimenticare nulla, la seconda é che non voglio rinunciare ad usare una penna che mi emozioni, soprattutto nell'espletazione della sua funzione più importante (cioè sancire la buona riuscita del mio operato = fare l'ordine)
Per quanto riguarda i refill che mi consigli invece, li proverò senza dubbio...
Ho omesso di dire nel primo messaggio che in passato sono rimasto deluso dai refill roller della Waterman (penna Hemisphere, bellissima che ho ancora) e Cross (quest'ultimo un po' meglio comunque di W.).
Grazie!
- Phormula
- Siringa Rovesciata
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Refill di qualità per lavorare
Ti dirò, pur essendo appassionato di penne quando mi muovo in pubblico evito di sembrare troppo maniacale, perchè è una caratteristica che mi dà fastidio quando la osservo negli altri.
Infatti quando vado sul campo, uso biro stile Jotter (mi trovo bene con le Caran d'Ache 849, se ci passa sopra un carro armato, si rompe il cingolo...) e ultimamente Ballograf, così non mi vengono i patemi se presto la penna a qualcuno e vengo momentaneamente distratto, per cui mi dimentico di farmela restituire. Capita di rado, ma è capitato.
Poi per le occasioni in cui scrivo solo io (ad esempio quando prendo appunti in riunione), allora mi godo una bella stilografica.
Infatti quando vado sul campo, uso biro stile Jotter (mi trovo bene con le Caran d'Ache 849, se ci passa sopra un carro armato, si rompe il cingolo...) e ultimamente Ballograf, così non mi vengono i patemi se presto la penna a qualcuno e vengo momentaneamente distratto, per cui mi dimentico di farmela restituire. Capita di rado, ma è capitato.
Poi per le occasioni in cui scrivo solo io (ad esempio quando prendo appunti in riunione), allora mi godo una bella stilografica.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- player77
- Snorkel
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Io personalmente odio i roller perche' per come tengo la penna inclinata graffiano e dopo un po' sbavano.
Io come penna da usare "in pubblico" (nel senso che hai descritto benissimo tu!) uso una Faber Castell E-motion in legno di pero.
E' solida compatta, cicciona, si aggancia bene al taschino e avendo il meccanismo a rotazione non rischio mi si apra involtanriamente.
Di refils ne ho provati vari ma alla fine mi sono assestato sui Parker neri punta media.
Li trovi facimente in giro, non costano molto, durano parecchio e scorrono bene e non sbavano.
Giuseppe
Io come penna da usare "in pubblico" (nel senso che hai descritto benissimo tu!) uso una Faber Castell E-motion in legno di pero.
E' solida compatta, cicciona, si aggancia bene al taschino e avendo il meccanismo a rotazione non rischio mi si apra involtanriamente.
Di refils ne ho provati vari ma alla fine mi sono assestato sui Parker neri punta media.
Li trovi facimente in giro, non costano molto, durano parecchio e scorrono bene e non sbavano.
Giuseppe
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- Snorkel
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Grazie per i consigli...direi che il primo passo sarà provare vari refill, sia roller che sfera, per farmi un'opinione personale. Che ne pensate dei Visconti Roller grafici? Chiedo perché la marca mi piace (ho una Homo Sapiens) e non ho capito se rappresentano il miglior compromesso tra roller e stilo...o una via di mezzo n'è carne né pesce poco soddisfacente...
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- Levetta
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Refill di qualità per lavorare
Se vuoi rimanere sulle stilografiche potresti orientarti sulle vintage Parker 51 o le Aurora della serie 88 (ripeto, la vintage, non la moderna).
Hanno un pennino "corazzato" ed erano molto apprezzate proprio per la caratteristica di scrivere tranquillamente sui moduli a ricalco.
Alternativa a basso prezzo: le Hero di produzione cinese, le vendono alla dozzina come le uova e forse costano anche meno di una dozzina di uova; la qualita' dicono non sia eccellente, ma nel mucchio una che funziona bene si trova.
Sono comunque penne che devono piacere, personalmente i pennini corazzati non mi fanno strappare i capelli.
Per quanto riguarda i roller, ho sempre usato le Pilot usa e getta (che pero' in realta' sono ricaricabili) o i roller Parker.
Mi sono sinceramente trovato sempre bene, ma se andiamo a vedere il costo del refill rispetto alla sua durata molti potrebbero sconsigliarli.
Il roller ricaricabile con inchiostro stilografico di Visconti potrebbe essere una valida alternativa, quantomeno per il prestigio del marchio, ma non avendolo mai visto dal vivo non ho idee in merito.
L'opzione che ritengo migliore e', sinceramente, quella di una penna a sfera con refill stile Parker.
Si tratta di un formato ISO utilizzato da molte case produttrici anche prestigiose (Visconti e' una di queste); ha il vantaggio di essere reperibile praticamente ovunque, di avere un'ottima autonomia a basso costo, di essere prodotto anche da marche diverse dalla Parker quali Pelikan, Bic, Schmidt, Schneider, Fisher (tramite un adattatore compreso nella confezione); le case produttrici di penne che li usano li vendono spesso rimarchiati anche se quasi sempre di produzione Schmidt o Schneider.
I refill si possono trovare nei piu' disparati colori e con le piu' disparate caratteristiche: pressurizzati, inchiostro in gel, inchiostro "anti-forge" o con caratteristiche di archiviazione documentale certificata.
Riassumento, se dovessi utilizzare moduli a ricalco sceglierei sicuramente una penna a sfera, magari prestigiosa, ma che mi piaccia dal punto di vista estetico e che abbia un refill di tipo Parker; poi cercherei tra i vari produttori il refill che piu' si adatta alle mie esigenze.
Per tutto il resto... ci sono le stilografiche.
Saluti, Geraldo.
Hanno un pennino "corazzato" ed erano molto apprezzate proprio per la caratteristica di scrivere tranquillamente sui moduli a ricalco.
Alternativa a basso prezzo: le Hero di produzione cinese, le vendono alla dozzina come le uova e forse costano anche meno di una dozzina di uova; la qualita' dicono non sia eccellente, ma nel mucchio una che funziona bene si trova.
Sono comunque penne che devono piacere, personalmente i pennini corazzati non mi fanno strappare i capelli.
Per quanto riguarda i roller, ho sempre usato le Pilot usa e getta (che pero' in realta' sono ricaricabili) o i roller Parker.
Mi sono sinceramente trovato sempre bene, ma se andiamo a vedere il costo del refill rispetto alla sua durata molti potrebbero sconsigliarli.
Il roller ricaricabile con inchiostro stilografico di Visconti potrebbe essere una valida alternativa, quantomeno per il prestigio del marchio, ma non avendolo mai visto dal vivo non ho idee in merito.
L'opzione che ritengo migliore e', sinceramente, quella di una penna a sfera con refill stile Parker.
Si tratta di un formato ISO utilizzato da molte case produttrici anche prestigiose (Visconti e' una di queste); ha il vantaggio di essere reperibile praticamente ovunque, di avere un'ottima autonomia a basso costo, di essere prodotto anche da marche diverse dalla Parker quali Pelikan, Bic, Schmidt, Schneider, Fisher (tramite un adattatore compreso nella confezione); le case produttrici di penne che li usano li vendono spesso rimarchiati anche se quasi sempre di produzione Schmidt o Schneider.
I refill si possono trovare nei piu' disparati colori e con le piu' disparate caratteristiche: pressurizzati, inchiostro in gel, inchiostro "anti-forge" o con caratteristiche di archiviazione documentale certificata.
Riassumento, se dovessi utilizzare moduli a ricalco sceglierei sicuramente una penna a sfera, magari prestigiosa, ma che mi piaccia dal punto di vista estetico e che abbia un refill di tipo Parker; poi cercherei tra i vari produttori il refill che piu' si adatta alle mie esigenze.
Per tutto il resto... ci sono le stilografiche.
Saluti, Geraldo.
Geraldo
- rbocchuzz
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Ho scoperto i refil sfera Pelikan, quelli economici da circa un euro, li ho presi per delle vecchie penne pubblicitarie Universal e anche su una piccola Eversharp a scatto, tipo Parker jotter.
Scrivono abbastanza scorrevole, non sbavano, sono semplicemente cilindrici ma non so su che penne potresti montarli.
Scrivono abbastanza scorrevole, non sbavano, sono semplicemente cilindrici ma non so su che penne potresti montarli.
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- Snorkel
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Grazie infinite per questa ricca risposta... Ne farò tesoro... Domani mi farò due giri presso negozi del settore per "toccare con mano..."gbiotti ha scritto:Se vuoi rimanere sulle stilografiche potresti orientarti sulle vintage Parker 51 o le Aurora della serie 88 (ripeto, la vintage, non la moderna).
Hanno un pennino "corazzato" ed erano molto apprezzate proprio per la caratteristica di scrivere tranquillamente sui moduli a ricalco.
Alternativa a basso prezzo: le Hero di produzione cinese, le vendono alla dozzina come le uova e forse costano anche meno di una dozzina di uova; la qualita' dicono non sia eccellente, ma nel mucchio una che funziona bene si trova.
Sono comunque penne che devono piacere, personalmente i pennini corazzati non mi fanno strappare i capelli.
Per quanto riguarda i roller, ho sempre usato le Pilot usa e getta (che pero' in realta' sono ricaricabili) o i roller Parker.
Mi sono sinceramente trovato sempre bene, ma se andiamo a vedere il costo del refill rispetto alla sua durata molti potrebbero sconsigliarli.
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Si tratta di un formato ISO utilizzato da molte case produttrici anche prestigiose (Visconti e' una di queste); ha il vantaggio di essere reperibile praticamente ovunque, di avere un'ottima autonomia a basso costo, di essere prodotto anche da marche diverse dalla Parker quali Pelikan, Bic, Schmidt, Schneider, Fisher (tramite un adattatore compreso nella confezione); le case produttrici di penne che li usano li vendono spesso rimarchiati anche se quasi sempre di produzione Schmidt o Schneider.
I refill si possono trovare nei piu' disparati colori e con le piu' disparate caratteristiche: pressurizzati, inchiostro in gel, inchiostro "anti-forge" o con caratteristiche di archiviazione documentale certificata.
Riassumento, se dovessi utilizzare moduli a ricalco sceglierei sicuramente una penna a sfera, magari prestigiosa, ma che mi piaccia dal punto di vista estetico e che abbia un refill di tipo Parker; poi cercherei tra i vari produttori il refill che piu' si adatta alle mie esigenze.
Per tutto il resto... ci sono le stilografiche.
Saluti, Geraldo.
- Phormula
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Occhio però se i tuoi documenti hanno valore legale, ti conviene usare inchiostro indelebile a norma DIN.
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- Snorkel
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Oh cavoli...e come si distinguono? c'é una dicitura o codice sul refill?
- Phormula
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Si, è scritto sul refill.
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Grazie dell'info! Non so se mi sia indispensabile...ma ne terrò certamente conto...
Perdonatemi se magari faccio domande banali, ma sono nella fase dell'apprendimento e ho molto entusiasmo...(mi piace studiare argomenti così interessanti)
Perdonatemi se magari faccio domande banali, ma sono nella fase dell'apprendimento e ho molto entusiasmo...(mi piace studiare argomenti così interessanti)
- Papo56
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Nella sostanza mi sono ritrovato d'accordo in tutte le risposte che avete dato ed ho apprezzato particolarmente quelle di Phormula, sempre piacevole ed interessante da leggere. Non conocevo la sfera Caran d'Ache, però dopo averla vista rilevo che pur essendo una penna economica ha un bel design, ha classe e certamente funziona bene anche se ciò non ne giustifica l'uso. Va bene da imprestare, quello si, è perfetta per questo scopo.Phormula ha scritto:Ti dirò, pur essendo appassionato di penne quando mi muovo in pubblico evito di sembrare troppo maniacale, perchè è una caratteristica che mi dà fastidio quando la osservo negli altri.
Infatti quando vado sul campo, uso biro stile Jotter (mi trovo bene con le Caran d'Ache 849, se ci passa sopra un carro armato, si rompe il cingolo...).
Una stilografica è come una pipa, non si può imprestare, fosse anche ad un amico. Io stimo e ammiro gli eschimesi, ma ho qualche remora ad adeguarmi a certe loro usanze.
... via... tutto il resto è già poesia
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- Touchdown
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Ciao, sono anch'io rappresentante ed ho lo stesso tuo problema, siccome mi piace "giocare" con gl'inchiostri (ne ho 35 di colori diversi) uso i roller grafici di Visconti (ho un rembrand arancione , uno bianco ed un michelangelo nero con cromature color bronzo) si puo tranquillamente calcare sulla copia commissione con carta chimica e ti danno il gusto di scrivere con l'inchiostro che metto nelle cartucce con una siringa.scafo ha scritto:Grazie per i consigli...direi che il primo passo sarà provare vari refill, sia roller che sfera, per farmi un'opinione personale. Che ne pensate dei Visconti Roller grafici? Chiedo perché la marca mi piace (ho una Homo Sapiens) e non ho capito se rappresentano il miglior compromesso tra roller e stilo...o una via di mezzo n'è carne né pesce poco soddisfacente...
Ciao, Alberto