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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

lolnarcan ha scritto:Mi spiace insistere, ma è davvero mediocre. Ha solo la proprietà di essere "sicuro", caratteristica che quasi tutti gli inchiostri hanno.
Questo non è per niente vero.

Ad esempio praticamente tutti i Noodler's questa caratteristica non ce l'hanno, e non sto parlando del Baystate che è noto per le sue capacità macchianti e quelle di distruggere certe plastiche. Anche gli altri hanno eccesso di coloranti in sospensione (compresi quelli a nanopigmenti, che hanno le particelle più piccole, che servono solo a ridurre e dilazionare il problema) che a lungo andare e senza una cura attenta comportano intasamenti o deterioramento delle plastiche.

E non sono io a dirlo ma Richard Binder, uno dei più stimati riparatori americani, che di penne intasate ne ha viste a migliaia e che alla faccenda ha dedicato uno studio molto approfondito. La lettura di questa pagina sugli inchiostri e sulle loro caratteristiche dal punto di vista della sicurezza è illuminante:
http://www.richardspens.com/ref/care/inks.htm

Gli inchiostri totalmente sicuri sono pochi. Altri lo sono a sufficienza, molti non lo sono e richiedono quella che lui chiama "high maintenance". Alcuni sono proprio pericolosi e dannosi.

Che poi la sicurezza sia solo un aspetto rispetto a quel che piace in un inchiostro (colori brillanti, permanenza, resistenza alla cancellazione), questo è un altro discorso, ma è questione di gusti. Per me è uno degli aspetti principali, e di certo considero neanche mediocri, ma proprio da evitare, quelli che non ne danno a sufficienza, per quanto rinomati, costosi, belli e brillanti possano essere. Mentre considero eccellenti quelli che la forniscono.

Simone
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Messaggio da piccardi »

Gustav ha scritto:A me pare un po' strano che anche i sostenitori poi chiedano un po' di saturazione in più (le cartucce invecchiate) e si lamentino della componente violacea. Il prezzo economico e la sicurezza per me non bastano per consigliarne l'utilizzo, anche a un neofita. In fondo ci sono le piccole confezioni Diamine a 3 euro se si cerca l'economia o le bottigliette da 100 ml di Herbin.
A me va benissimo così com'é, se devo essere sincero. Il colore mi piace, è un blu classico senza tante fisime. La componente violacea non mi disturba affatto.

Quello che secondo me lo rende un inchiostro da avere sono proprio il prezzo economico, la reperibilità ed il fatto che sia un inchiostro ordinario in tutte le sue caratteristiche (e essere ordinario per me è un vantaggio). E' il prototipo dell'inchiostro medio. Cosa che lo rende ideale, come indicava Phormula, per verificare il funzionamento di una penna.

Se poi uno non si sente realizzato senza usare un inchiostro "prestigioso" o "esclusivo" per lui ci sono un sacco di possibilità alternative per spendere più o meno soldi ed avere un altro inchiostro che gli piaccia di più. Di certo il BB non intasa le penne e non le macchia, cosa che non sempre si può dire per inchiostri molto più "prestigiosi" o "esclusivi".

Simone
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vito72
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Messaggio da vito72 »

@piccardi grazie dell'ottimo link
@phormula come si evince dal link secondo Binder è una frottola la storia del waterman acido-alcalino..

Io conosco abbastanza bene tra i 4001 il turchese e devo dire che va ottimamente ,ho iniziato a provare il blue-black che come resa non mi piace come il turchese comunque il turchese mi sembra leggermente permanente quando si deve lavare una penna a differenza del BB che viene via con l'acqua più facilmente. Dove il turchese prevale sul BB è in scorrevolezza, ma qualsiasi 4001 user sa che il BB ha un feeling più secco e graffiante di altri inchiostri, se ricordo bene il RB dovrebbe essere più scorrevole ma come detto in precedenza sono ricordi offuscati di 25 anni fa o più..
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Gustav
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Messaggio da Gustav »

piccardi ha scritto:
Se poi uno non si sente realizzato senza usare un inchiostro "prestigioso" o "esclusivo" per lui ci sono un sacco di possibilità alternative per spendere più o meno soldi ed avere un altro inchiostro che gli piaccia di più. Di certo il BB non intasa le penne e non le macchia, cosa che non sempre si può dire per inchiostri molto più "prestigiosi" o "esclusivi".

Simone
Cari amici, mi state un po' allarmando francamente. Non sono un esperto. Posto che aspetti quali la saturazione o la componente violacea rientrano a mio parere nell'ambito di una valutazione estetica soggettiva per cui gli interessati possono verificare in vari modi se l'inchiostro in questione piaccia o meno, anche per me il tema più interessante è quello dell'affidabilità degli inchiostri. A me non piacciono di solito inchiostri prestigiosi o esclusivi e ho citato due o tre marchi che, nelle confezioni che ho individuato, costano grosso modo come il Pelikan: Waterman Florida blue, Diamine (es. Evergreen o Presidential Blue), Herbin (bottiglietta grande) e, per me che abito a Roma o comunque posso acquistare on line, sono facilmente reperibili a prezzi ragionevoli, simili a quelli del Pelikan. Corro qualche rischio con questi inchiostri secondo voi? Non sono consigliabili in determinate situazioni? Per me un inchiostro prestigioso-esclusivo è il Montblanc burgundy, che ha un calamaio e una scatola molto belli ma in sostanza non mi convince affatto e per di più ha un prezzo spropositato.
Grazie e saluti a tutti.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Gustav ha scritto: A me non piacciono di solito inchiostri prestigiosi o esclusivi e ho citato due o tre marchi che, nelle confezioni che ho individuato, costano grosso modo come il Pelikan: Waterman Florida blue, Diamine (es. Evergreen o Presidential Blue), Herbin (bottiglietta grande) e, per me che abito a Roma o comunque posso acquistare on line, sono facilmente reperibili a prezzi ragionevoli, simili a quelli del Pelikan. Corro qualche rischio con questi inchiostri secondo voi?
Risposta breve, no.

Risposta lunga: non con quelli citati, in particolare il Waterman e la gran parte dei Diamine secondo Binder appartengono alla schiera dei completamente sicuri, dei Diamine non dice quali quindi nello specifico i due citati non saprei dirti. Sono a potenziale rischio i permanenti (in particolare quelli a base acida, ma solo per certi tipi di penne, sono a rischio le parti metalliche non in oro) ed i nanopigmenti (a lungo termine intasano) e quelli molto pigmentati. Pelikan, Aurora, Sheaffer (quelli ordinari) a quanto ho capito sono nella media. Sconsigliati Private Reserve e Noodler's.

Riassunto veloce, ma consiglio una lettura della pagina, è molto dettagliata ed estremamente interessante.

Simone
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Messaggio da vito72 »

Binder dice di usare anche lo skrip red e lo promuove a quanto ho capito. Si riferisce a quello fatto in Slovenia quindi quello usato adesso, e poichè sheaffer ha in catalogo solo le tinte classiche penso che siano tutti abbastanza sicuri.
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Messaggio da Gustav »

Bene. Grazie a Simone e a tutti. Con i Diamine che ho indicato, e con tutti gli inchiostri che ho citato, mi sono trovato molto bene. Aggiungerei, in una valutazione positiva, anche in termini di affidabilità, Lamy verde e Aurora black.
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Le opinioni sono tali, ma a me l'inchiostro più diffuso del mondo non sembra affatto mediocre.
Non ho ancora trovato un solo inchiostro che vada altrettanto bene in così tante penne, al punto che se una penna non va bene con il 4001, allora si può scommettere che è la penna che non va. Del resto, se è l'inchiostro più diffuso in Europa e quello più usato dagli studenti (che le penne le usano), qualche motivo ci sarà.
Fosse così scandente, gli studenti lo avrebbero già abbandonato in massa per passare ad altri inchiostri economici.

Se qualche blu-nero di quelli che uso io avesse tutte le altre caratteristiche del RB (a cominciare da quella di andar bene in qualsiasi penna), credo che la metà dei miei calamai finirebbero nel cestino e finirei di impazzire per trovare l'inchiostro che va bene con una certa penna e viceversa. Infatti, e lo ripeto, non lo uso tantissimo perchè non mi piace il colore, ma lo reputo un ottimo inchiostro no problem e l'ideale per chi comincia. Non consiglierei mai ad un principiante di comprarsi 10 Diamine per vedere quale va bene. Essendo il Pelikan l'inchiostro medio per eccellenza, dopo averlo provato si può aggiustare il tiro.

Resto dell'idea che il limite del Royal Blue (e dei 4001 in generale) sia il loro costo e la loro diffusione, tant'è che Pelikan è corsa ai ripari realizzando gli Edelstein, che costano tre volte tanto. A volte mi viene la tentazione di travasare il 4001 Royal Blue nel calamaio di un blu Iroshizuku, solo per vedere se il giudizio cambia... :D

Sui Diamine, visto che sono più di 100, il giudizio non può essere univoco. Io ne ho trovati un paio che definire mediocri è un complimento, accanto ad altri che vanno molto bene.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Phormula »

:D Era uno sporco lavoro ma qualcuno doveva farlo....

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E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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vito72
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Messaggio da vito72 »

Phormula ha scritto::D Era uno sporco lavoro ma qualcuno doveva farlo....

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Grazie ottimo lavoro! Vedi, basta chiedere... ;)
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Messaggio da Crononauta »

Visto che proprio la settimana scorsa me n'ero preso un flacone, ecco la mia recensione.

Posso solo confermare le considerazioni che sono già state fatte a più riprese (e che ho scritto anche nella prova). È un inchiostro onesto, che non dà problemi, di certo non ti intasa la penna, asciuga incredibilmente in fretta, non ha feathering né bleed through nemmeno su "fogliacci" da stampante, costa poco, e ha una tonalità che lo rende adatto ad ogni circostanza.

Tenete conto che il mio scanner "spara" un po' la luminosità, ho cercato di correggere un po' la gamma per riportare l'effetto visivo corrispondente alla tonalità reale; per confronto, il marrone che ho usato per le etichette è il Waterman Absolute Brown con la Parker Frontier.
L'altra considerazione, è che la mia Omas Extra 620 ha un flusso medio, quindi non satura molto i colori. Sicuramente sulla Pelikan M250, che invece ha un flusso più "grasso" ma un pennino più fine, il colore sarebbe ancora più brillante.
Pelikan 4001 Royal Blue 2013
Pelikan 4001 Royal Blue 2013
Scheda_tecnica_Pelikan4001RoyalBlue2013.jpg (649.58 KiB) Visto 2466 volte
Una puntualizzazione su cui voglio soffermarmi è l'effetto lubrificante molto scarso, o meglio decisamente inferiore agli Iroshizuku della Pilot. Non significa che il pennino gratti, ovviamente, né che l'inchiostro non fluisca a dovere, anzi. Forse è proprio perché è "troppo liquido" che sembra quasi di avere il pennino secco, l'assoluto opposto per esempio del Parker Quink Black che invece sembrava quasi un inchiostro a gel da tanto lasciava una sensazione "pastosa".
Di conseguenza, con il 4001 Royal Blue, la scorrevolezza è interamente demandata alla bontà del pennino. Un buon pennino - come è certamente quello della mia Omas - scrive comunque molto bene, limitandosi a far percepire in modo un po' più marcato la "grana" del foglio.

Può darsi - dovrei provare - che con pennini tipo "chiodo", tipo quello che ho sulla Reform (ma anche quello della Parker, penna "da battaglia" da pochi euro, e pennino di conseguenza), l'effetto sia terrificante, mentre magari con gli Iroshizuku o il Quink Black l'effetto "pastoso" aiuti il pennino.
Massimo Bacilieri
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Messaggio da lolnarcan »

piccardi ha scritto:Gli inchiostri totalmente sicuri sono pochi.
Simone
Smentisco. I noodler's saranno l'esempio più eclatante, ma probabilmente non hai mai provato rohrer & klingner, o herbin, o visconti, o omas, e mi riferisco a tutta la loro gamma di inchistri che più o meno ho testato tutti. Non cito i parker perchè ho usato solo il blu, sicuramente più saturo del pelikan royal blue ma non esaltante allo stesso modo. Gli inchiostri a bassa manutenzione ce ne sono eccome, e dalle proprietà decisamente migliori del 4001 royal blue, secondo la mia esperienza. Se però ci ricorda tempi che mai più torneranno, quindi dall'oggettivo si passa als soggettivo, beh nessun altro inchiostro avrà mai questa proprietà. E magari l'avessero anche gli altri.
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Messaggio da lolnarcan »

Gustav ha scritto:
piccardi ha scritto:
Se poi uno non si sente realizzato senza usare un inchiostro "prestigioso" o "esclusivo" per lui ci sono un sacco di possibilità alternative per spendere più o meno soldi ed avere un altro inchiostro che gli piaccia di più. Di certo il BB non intasa le penne e non le macchia, cosa che non sempre si può dire per inchiostri molto più "prestigiosi" o "esclusivi".

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Grazie e saluti a tutti.
Puoi andare tranquillo, Gustav, quelli che hai citato sono ottimi. Il montblanc burgundy è l'unico costoso che continuo a comprare: mi ha sorpreso perchè nonostante non sia molto saturo è parecchio lubrificante, in più non dà assolutamente feathering o bleedthrough sulla carta fabriano copy 3, lo lavi con due giri di converter ed è in buona parte resistente all'acqua.

Se può esserti d'aiuto, di tutti gli inchiostri che ho provato quelli che finora non hanno passato il test delle vial macchiate sono stati gli sheaffer skrip nero e turchese, i diamine syrah e sapphire.

Sono d'accordo sul comprare poi attraverso internet, il discorso reperibilità grazie a questo strumento è diventato ininfluente per me, anzi con quello che risparmio ci pago solitamente le spese di spedizione.
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Messaggio da piccardi »

lolnarcan ha scritto: I noodler's saranno l'esempio più eclatante, ma probabilmente non hai mai provato rohrer & klingner, o herbin, o visconti, o omas, e mi riferisco a tutta la loro gamma di inchistri che più o meno ho testato tutti.
I Noodler sono semplicemente l'esempio concreto che l'affermazione che la sicurezza di un'inchiostro è ormai da dare per scontata è un'affermazione palesemente avventata.

Per quanto riguarda le altre marche: quelle che citi le ho provate tutte (con qualche esempio) tranne l'Omas. Ma aver provato vari tipi di inchiostro, a spettro più o meno ampio, dice ben poco riguardo la loro sicurezza. Per avere dati significativi servirebbero ad esempio le misure del residuo negli alimentatori dopo uno/tre/cinque anni anni in condizioni identiche di utilizzo per ciascun tipo. Per determinare l'aggressività della colorazione occorrerebbero misure sui risultati ottenuti per vari tipi di materiali in condizioni di esposizione identiche, e su diversi intervalli di tempo.

Io non sono in grado di giudicare quale inchiostro sia più o meno sicuro perché non ho il tempo né le attrezzature per fare delle analisi scientifiche. Alcune di queste però le sta facendo milu e credo che i risultati saranno molto interessanti. Per quello che vedo io nelle banali impressioni di pulizia ed uso ordinario, le marche che hai citato, per gli inchiostri che ho provato, non mi han dimostrato nulla di significativamente migliore rispetto al Royal Blue. E neanche di peggiore, se per questo. Ma sulla loro sicurezza dati scientifici non ne vedo.

Ed in assenza di dati scientifici per quanto mi riguarda le tue impressioni hanno lo stesso valore che do alle mie: nessuno. Per questo nel ritenere che gli inchiostri totalmente sicuri siano una minoranza mi affido semplicemente all'esperienza e a quanto riporta una persona come Richard Binder che ripara penne da decenni, e che i risultati di cosa succede dopo un uso prolungato li vede in quello che gli arriva da sistemare. Non è una misura scientifica, ma ha di certo molta più attendibilità di qualunque impressione d'uso.

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Messaggio da Gustav »

lolnarcan ha scritto:Se però ci ricorda tempi che mai più torneranno, quindi dall'oggettivo si passa al soggettivo, beh nessun altro inchiostro avrà mai questa proprietà. E magari l'avessero anche gli altri.
Sono d'accordo. Questa componente emotiva sui tempi andati incide sulla valutazione di questo inchiostro o forse anche solo sulla passione con cui viene difeso o aggredito a spada tratta. Nessun altro inchiostro, mi sembra, ha sollevato discussioni così accese e contrastate.
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