Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
- vito72
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Ma possibile che non si fa altro che parlare del Royal Blue, l'inchiostro più diffuso universalmente, e non è presente nella nostra tavolozza nessuna recensione!
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- Snorkel
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Perché non provi a cimentarti tu stesso in una recensione? 

- vito72
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Perchè non lo ho!
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- Snorkel
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Scusa, è talmente diffuso e reperibile che davo per scontato che tu lo avessi. A me non piace molto in verità perché tende un po' al viola e non è molto fluido. Ma molti lo adorano, anche perché ricorda loro i bei tempi della scuola. Per lo stesso motivo molti lo odiano... Suggerirei di acquistare il prodotto per testarlo di persona. Costa davvero poco sia in cartucce che in calamaio (anche 3,50 euro il calamaio da 30 ml). Io preferisco il Waterman Florida Blue ad esempio.
Saluti.
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- Pulsante di Fondo
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
A me non piace, ma non mi piace il viola nei blu in generale. Inoltre, dopo aver provato i Diamine, gli inchiostri poco saturi come questi li trovo troppo slavati per essere letti senza sforzo sui clairefontaine che uso. Forse solamente non ho nessun tenero ricordo di infanzia da associarci.
Il Waterman che ti ha consigliato Gustav lo trovo nettamente migliore, tra gli inchiostri reperibili, mi raccomando non il blu-nero perchè all'inizio ha una gran tonalità, ma poi sbiadisce al verde anche nel giro di un giorno.
Il Waterman che ti ha consigliato Gustav lo trovo nettamente migliore, tra gli inchiostri reperibili, mi raccomando non il blu-nero perchè all'inizio ha una gran tonalità, ma poi sbiadisce al verde anche nel giro di un giorno.
- Phormula
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Io ne ho un calamaio e ne tengo qualche pacchetto di cartucce.
Ogni volta che una penna ha un problema, la provo con il 4001 Royal. Se il problema persiste, allora la colpa è nella penna.
Non ne amo molto la componente violacea, ma concordo sul fatto che sia l'inchiostro "no problem" per eccellenza.
Non è molto saturo, è lavabile e cancellabile con il cancellino e soffre la diluizione.
Se lo provi in una penna appena lavata, come per il Lamy Blue, rischi di restare deluso.
La faigata con il Royal Blue è trovare qualche cartuccia d'annata, che abbia perso un 20% del volume. A quel punto ti trovi un bel blu saturo. Infatti quando ho trovato una cartoleria che ne aveva un po', le ho prese tutte e l sto usando nella Ambition.
Ogni volta che una penna ha un problema, la provo con il 4001 Royal. Se il problema persiste, allora la colpa è nella penna.
Non ne amo molto la componente violacea, ma concordo sul fatto che sia l'inchiostro "no problem" per eccellenza.
Non è molto saturo, è lavabile e cancellabile con il cancellino e soffre la diluizione.
Se lo provi in una penna appena lavata, come per il Lamy Blue, rischi di restare deluso.
La faigata con il Royal Blue è trovare qualche cartuccia d'annata, che abbia perso un 20% del volume. A quel punto ti trovi un bel blu saturo. Infatti quando ho trovato una cartoleria che ne aveva un po', le ho prese tutte e l sto usando nella Ambition.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- blaustern
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Concordo in toto con Phormula. Non una parola di più non una di meno 
Aggiungo però solo che se ho una penna trasparente, una demonstrator per intenderci, allora preferisco il Pelikan Royal blue proprio per queste sue caratteristiche per scongiurare probabili macchie al fusto.

Aggiungo però solo che se ho una penna trasparente, una demonstrator per intenderci, allora preferisco il Pelikan Royal blue proprio per queste sue caratteristiche per scongiurare probabili macchie al fusto.
Geppina & Pelmingway
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- Pulsante di Fondo
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Io non riuscirei a scriverecon un inchiostro mediocre solo per non macchiare la demonstrator, perchè può essere anche una visconti skeleton ma non ci riuscirei proprio a scrivere, è più forte di me. Solitamente io faccio delle prove con delle vials, se rimangono macchiatedopo un mese circa allora l'inchiostro non è da demonstrator.
- Phormula
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Io non definirei il 4001 "mediocre", tutt'altro.
Le sue caratteristiche sono di tutto rispetto. Potrà non piacere il colore, come nel caso mio.
Il suo limite è che costa poco, si trova ovunque e non ha un nome esotico.
Le sue caratteristiche sono di tutto rispetto. Potrà non piacere il colore, come nel caso mio.
Il suo limite è che costa poco, si trova ovunque e non ha un nome esotico.
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- Snorkel
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Secondo me appare mediocre non solo per il colore un po' violaceo - che a molti non piace - ma anche per quella caratteristica che abbiamo definito in diversi modi, "slavato", "non saturo", ecc. Ho avuto sensazioni analoghe con il blu-nero Pelikan, ugualmente economico ma meno reperibile.Phormula ha scritto:Io non definirei il 4001 "mediocre", tutt'altro.
Le sue caratteristiche sono di tutto rispetto. Potrà non piacere il colore, come nel caso mio.
Il suo limite è che costa poco, si trova ovunque e non ha un nome esotico.
Comunque le sensazioni sugli inchiostri sono molto soggettive, ogni opinione è lecita anche perché gli abbinamenti con le penne danno risultati spesso sorprendenti. Secondo me su questa fascia di prezzo (Pelikan 4001, Diamine) vale la pena sperimentare un po', fa parte del gioco, no?

- Phormula
- Siringa Rovesciata
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Gli inchiostri hanno delle caratteristiche proprie, e ognuno di noi ha i suoi gusti.
Io, ad esempio, amo i blu-neri e i blu-grigi, colori che altri definirebbero "spenti" e non degnerebbero di uno sguardo.
Il Diamine eau de Nil è, per i miei standard, un colore mostruosamente vivace.
Per me un inchiostro mediocre è un inchiostro che intasa le penne, che ha problemi di ripartenze e salti di tratto anche con penne che vanno benissimo, che danneggia gli alimentatori in ebanite o corrode le tenute degli stantuffi.
Caratteristiche come colore, flusso, tonalità e saturazione sono appunto tali e non sono quello che mi fa classificare un inchiostro come "mediocre", ma come un inchiostro che non mi piace o che non uso perché non ho una penna che ne sposa le caratteristiche. Se dovessi usare il termine "mediocre" per un inchiostro slavato, allora il pilot Iroshizuku "old man Winter", che a me piace tantissimo, dovrebbe essere definito "ciofeca immonda".
Personalmente, consiglio a chi acquista la sua prima stilografica di partire con il Pelikan Royal Blue, perche costa poco e non ha problemi. poi l'appetito vien mangiando e soprattutto, man mano che si acquisiscono consapevolezza e chiarezza su quel che si cerca in un inchiostro, si possono fare altre scelte, mirate sui propri gusti, e non sul fatto che se qualcosa va bene a me, allora deve andare bene a chiunque. Io ringrazio Fenice (Barbara), per avermi fatto provare il Baystate Blue. Interessante esperienza, ma l'inchiostro che uso a litri è il blu-nero o il blu scuro, con flusso e saturazione nella media.
Io, ad esempio, amo i blu-neri e i blu-grigi, colori che altri definirebbero "spenti" e non degnerebbero di uno sguardo.
Il Diamine eau de Nil è, per i miei standard, un colore mostruosamente vivace.
Per me un inchiostro mediocre è un inchiostro che intasa le penne, che ha problemi di ripartenze e salti di tratto anche con penne che vanno benissimo, che danneggia gli alimentatori in ebanite o corrode le tenute degli stantuffi.
Caratteristiche come colore, flusso, tonalità e saturazione sono appunto tali e non sono quello che mi fa classificare un inchiostro come "mediocre", ma come un inchiostro che non mi piace o che non uso perché non ho una penna che ne sposa le caratteristiche. Se dovessi usare il termine "mediocre" per un inchiostro slavato, allora il pilot Iroshizuku "old man Winter", che a me piace tantissimo, dovrebbe essere definito "ciofeca immonda".

Personalmente, consiglio a chi acquista la sua prima stilografica di partire con il Pelikan Royal Blue, perche costa poco e non ha problemi. poi l'appetito vien mangiando e soprattutto, man mano che si acquisiscono consapevolezza e chiarezza su quel che si cerca in un inchiostro, si possono fare altre scelte, mirate sui propri gusti, e non sul fatto che se qualcosa va bene a me, allora deve andare bene a chiunque. Io ringrazio Fenice (Barbara), per avermi fatto provare il Baystate Blue. Interessante esperienza, ma l'inchiostro che uso a litri è il blu-nero o il blu scuro, con flusso e saturazione nella media.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- GGiovanni
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Pelikan 4001 Royal Blue nessuno lo ha recensito?
Spezzo anche io una lancia a favore del Pelikan 4001 Royal Blue.
Non è assolutamente un inchiostro mediocre, anzi è un inchiostro che io considero un porto sicuro con cui fare le prime prove con una penna nuova e con cui ricaricare le penne non più propriamente giovani (vintage sarebbe un termine un po' esagerato) senza correre rischi.
Sebbene stia man mano spostandomi verso inchiostri resistenti all'acqua terrò sempre una boccetta di Pelikan 4001 RB.
Alla fine si trova dappertutto, costa poco, ha una qualità costante ed è molto affidabile, non da problemi a nessun tipo di penna... Che si vuole di più?
A meno di odio verso la sua tonalità direi che è da avere assolutamente.
Ciao,
Giovanni
PS: anche io ho delle cartucce che sono a "stagionare" da metà anni 90. Direi che è evaporato quasi il 30% del contenuto. Con la Kaweco Sport non sbagliano un colpo e il colore è molto più saturo. Organizziamo delle cantine per inchiostri da invecchiare?
Non è assolutamente un inchiostro mediocre, anzi è un inchiostro che io considero un porto sicuro con cui fare le prime prove con una penna nuova e con cui ricaricare le penne non più propriamente giovani (vintage sarebbe un termine un po' esagerato) senza correre rischi.
Sebbene stia man mano spostandomi verso inchiostri resistenti all'acqua terrò sempre una boccetta di Pelikan 4001 RB.
Alla fine si trova dappertutto, costa poco, ha una qualità costante ed è molto affidabile, non da problemi a nessun tipo di penna... Che si vuole di più?
A meno di odio verso la sua tonalità direi che è da avere assolutamente.
Ciao,
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PS: anche io ho delle cartucce che sono a "stagionare" da metà anni 90. Direi che è evaporato quasi il 30% del contenuto. Con la Kaweco Sport non sbagliano un colpo e il colore è molto più saturo. Organizziamo delle cantine per inchiostri da invecchiare?

- Alexander
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Un'altra qualità che credo meriti di essere sottolineata è la possibilità di usarlo pressoché con qualsiasi penna e con qualsiasi carta, senza avere problemi di showthrough o, peggio, di bleedthrough.
Attualmente lo utilizzo con la Visconti Rembrandt Flessibile, sull'agenda "inTEMPO" (carta purtroppo molto propensa a far trasparire il tratto degli inchiostri per stilografica): ebbene, non riscontro alcun problema neppure "flettendo" il pennino.
È un vero peccato che abbia una componente violacea.. almeno per i miei gusti..
Attualmente lo utilizzo con la Visconti Rembrandt Flessibile, sull'agenda "inTEMPO" (carta purtroppo molto propensa a far trasparire il tratto degli inchiostri per stilografica): ebbene, non riscontro alcun problema neppure "flettendo" il pennino.
È un vero peccato che abbia una componente violacea.. almeno per i miei gusti..
"Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio"
O. Wilde
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Mi spiace insistere, ma è davvero mediocre. Ha solo la proprietà di essere "sicuro", caratteristica che quasi tutti gli inchiostri hanno, mentre non eccelle in nessuna delle caratteristiche peculiari di un inchiostro apparte feathering e showthrough, che per un inchiostro cosí slavato e non eccessivamente fluido é scontato ottenere.
Quello che per Phormula è mediocre, per me è davvero pessimo, visto che si parla di inchiostri che danneggiano non l'estetica di una penna, ma il suo funzionamento.
Quello che per Phormula è mediocre, per me è davvero pessimo, visto che si parla di inchiostri che danneggiano non l'estetica di una penna, ma il suo funzionamento.
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- Snorkel
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A me pare un po' strano che anche i sostenitori poi chiedano un po' di saturazione in più (le cartucce invecchiate) e si lamentino della componente violacea. Il prezzo economico e la sicurezza per me non bastano per consigliarne l'utilizzo, anche a un neofita. In fondo ci sono le piccole confezioni Diamine a 3 euro se si cerca l'economia o le bottigliette da 100 ml di Herbin.