Recensione Sailor Profit 1911 "zoom" standard size

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Gustav
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La mia penna preferita: Sailor 1911
Il mio inchiostro preferito: Aurora Black
Misura preferita del pennino: Medio
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Recensione Sailor Profit 1911 "zoom" standard size

Messaggio da Gustav »

Cari amici del forum, mi cimento per la prima volta in una recensione. Non sono un tecnico né un grande esperto ma spero che possa essere ugualmente utile.
Sailor è un marchio conosciutissimo dagli appassionati, soprattutto per la qualità dei pennini, considerati da alcuni come i migliori in assoluto (vedi la voce “Sailor” nel Wiki). Ho pagato la penna 106 euro comprese le spese di spedizione (dal Giappone) e la penna mi è stata recapitata nella sua confezione originale, con scatola molto tradizionale in materiale simil-pelle, controscatola in cartoncino, converter e due cartucce (“proprietarie”) nere Sailor.

Estetica, realizzazione, ergonomia
La Profit 1911 è una penna molto tradizionale esteticamente (vedi foto in calce), dalla classica forma a siluro, costruita in resina nera con finiture dorate. Alla sommità del cappuccio, a differenza della Sailor Sapporo e delle altre penne della casa con forma tronca, non è presente il logo del marchio (l’ancora). Il cappuccio è caratterizzato dalla presenza di 2 anelli dorati, uno sottile in corrispondenza dell’attacco della clip, di poco più di 1 mm, uno alla base del cappuccio, di circa 1 mm, e da una fascia di circa 4 mm, sulla quale è incisa la scritta in lettere maiuscole “SAILOR JAPAN FOUNDED 1911”. Il corpo della penna presenta altri due anellini, uno alla sommità e l’altro non è che la parte visibile della sezione dove è presente la filettatura per avvitare il corpo al gruppo-pennino. La clip è dorata, dalla forma molto semplice, nello stile della casa, senza nessuna scritta o logo. È piuttosto rigida e robusta, consentendo comunque un utilizzo agevole.
Il pennino è molto bello, in oro giallo 21 carati, finemente cesellato con una forma equilibrata che finisce con una punta piuttosto arrotondata. Sullo stesso, all’interno di un motivo decorativo, che segue la forma dello stesso pennino, la scritta 1911, sotto la quale il disegno dell’ancora e di seguito in basso il titolo dell’oro (21 kt – 875) e la scritta Sailor.
Le dimensioni complessive sono piuttosto ridotte, questa versione “standard size” è poco più grande di una Sapporo: penna chiusa 13,6 cm; penna aperta con cappuccio calzato 14,9 cm; corpo penna senza cappuccio 11,9 cm; cappuccio 6,5 cm.
La penna pesa 16 g con cartuccia, quindi è piuttosto leggera ma ben bilanciata soprattutto con il cappuccio calzato. Senza cappuccio è un po’ troppo piccola e leggera per i miei gusti, soprattutto avendo io le mani piuttosto grandi. L’impugnatura è comoda, di dimensioni corrette, mai scivolosa.
Il cappuccio si chiude “a vite”: occorrono due giri per chiudere la penna e alla fine del secondo giro si avverte una sorta di “ammortizzatore” che rende molto evidente il momento in cui occorre frenare la chiusura per evitare danni. Il tutto dà una sensazione di solidità e di cura maniacale per il dettaglio.
Curatissima anche la filettatura in metallo per avvitare il corpo della penna al gruppo-pennino. Occorrono più di 5 giri per smontare la penna.
Anche il converter sembra ben realizzato, con alcuni componenti in metallo. Peccato che l’innesto sul gruppo-pennino non sia a vite ma a incastro. Ciononostante è stabile e dà anche in questo caso un’ottima sensazione di qualità. Le cartucce “proprietarie” sono piuttosto capienti e hanno la caratteristica apertura larghissima delle cartucce giapponesi (es. Pilot e Platinum). Per quanto riguarda il sistema di caricamento, il converter appare inadeguato soprattutto in relazione al consumo di inchiostro notevole, di cui parlerò dopo. Si rischia di rimanere presto a secco.
L’estetica e le dimensioni contribuiscono a rendere l’aspetto di questo oggetto molto sobrio, adatto a un utilizzo professionale. È la solita classica penna nera con finiture dorate, in pratica, la cosiddetta "penna da funerale" come qualcuno scrive scherzosamente, ma questo non può essere considerato di per sé un difetto. Piuttosto direi che questa estetica è un classico e che, anche grazie alle finiture impeccabili, la penna è elegante. Il difetto che potrei imputarle è l’aspetto un po’ anonimo, dovuto al fatto che è del tutto assente qualsiasi logo o personalizzazione della casa. In particolare la clip, in questo senso, è bruttina, e il peso leggero della penna contribuisce un po’ ad un aspetto esteriore complessivamente persino un po’ dimesso, in contraddizione con lo sfarzo del pennino e con le sue peculiarità tecniche. Considerato il prezzo, però, nulla da dire: a poco più di 100 euro abbiamo a disposizione una penna con pennino in oro 21 kt elegante, gradevole e realizzata con finiture davvero eccellenti.

Come scrive
La caratteristica peculiare di questa penna è il pennino “zoom”. È un particolare tipo di pennino che determina un differente spessore del tratto a seconda dell’inclinazione sulla carta. In pratica la penna ha un tratto fine se il pennino è perpendicolare alla carta, lo spessore però aumenta via via che l’angolo si riduce fino ad arrivare a uno spessore che potremmo assimilare a un “BB” quando si scende sotto i 45°. L’idea e la realizzazione sono eccellenti ma in pratica è estremamente difficile ottenere variazioni di tratto mentre si scrive perché è innaturale modificare l’angolazione della penna durante la scrittura. Secondo me ad esempio è quasi impossibile ottenere effetti calligrafici, anche se il pennino è sufficientemente flessibile. È probabile che invece ci si possa divertire a modificare lo spessore tra varie parti di un testo impugnando diversamente la penna. Si potrebbero ad esempio scrivere i titoli in un tratto BB (30° circa) per poi scrivere con spessori inferiori. O viceversa impugnare la penna in modo da scrivere (quasi) perpendicolari al foglio per piccole note a margine di un testo. Già questa possibilità mi sembra molto funzionale. La pratica in questo senso potrebbe consentire effetti sempre migliori ma dubito che nella scrittura si possa con naturalezza passare da un’impugnatura a un’altra perché ognuno ha la “sua” impugnatura e finisce per scrivere nel modo che gli è più congeniale. In questo senso va ribadito chiaramente che questo pennino non ha una dimensione di tratto unica e quindi per ognuno, o meglio, per ogni diversa impugnatura, il tratto sarà diverso. Mediamente, con un’impugnatura a 45° il tratto è a mio avviso un B europeo, analogo ad esempio al B di una Safari (non poco!) con un flusso abbastanza abbondante ma, per intenderci, non ai livelli Faber-Castell.
Quasi impossibile l'utilizzo con pennino rovesciato (in reverse come si dice in inglese). Il tratto arriva a un EF ma la penna si impunta parecchio, mi sembra una forzatura.
Detto questo, la penna scrive in modo semplicemente perfetto con un’affidabilità difficilmente riscontrabile, soprattutto in questa fascia di prezzo. La penna non ha mai un salto o una falsa partenza. Il flusso è sempre corretto. Riprende senza nessuna esitazione anche dopo diversi minuti nei quali è rimasta senza cappuccio. L’aspetto straordinario è il mix irresistibile di scorrevolezza e feedback che riesce a dare. Suggerirei di vedere qualche video su Youtube per comprendere meglio cosa intendo. È una penna che scrivendo fa un caratteristico rumore che somiglia a quello di un pennarello. Non saprei come dire meglio ma rende perfettamente l’idea del contatto, direi del dolcissimo attrito tra carta e penna, ma ciò non toglie che la penna sia scorrevolissima (altro che pennarello!). È una sensazione analoga a quella di altre Sailor che ho provato, ma accentuata dalle dimensioni del pennino.

Usi, pregi e difetti
Ho provato la penna con diversi inchiostri ma mi sembra che sia fatta per il nero, per neri di buona qualità (Aurora black, lo stesso Sailor). Lascia un tratto deciso, abbondante, umido. Per chi ama prendere brevi appunti , fare schemi in ambiente di lavoro, è una penna ideale. Ha un tratto imperioso, convincente, mette veramente “nero su bianco”. Non ha incertezze, mai. Potete concentrarvi a pensare appoggiando la mano che la impugna sulla tempia per decine di minuti e poi scoprire che il pennino riprende a scrivere come se avesse appena interrotto. Il suo campo di elezione potrebbero essere anche i biglietti, le firme importanti ma anche le sottolineature (ovviamente con colori vivaci). Soprattutto mi viene in mente un utilizzo particolare, soprattutto lavorativo… quando si prende un foglio per spiegare qualcosa con uno schema (tipo lavagna). In quel caso sarebbe perfetta. Da verificare le potenzialità in ambito disegno, per il quale le variazioni di tratto, con una buona mano, potrebbero essere sorprendentemente efficaci.
Tutta questa magnificenza ha un costo: in primo luogo è una penna che consuma moltissimo inchiostro, e richiede carta di buonissima qualità e possibilmente di dimensioni accettabili; verrebbe mortificata su un quaderno A5, ha bisogno almeno di un A4.
Non la vedo utile per scrivere lunghi testi perché impegnerebbe troppi fogli e troppo inchiostro. Per un diario, se avete o riuscite ad avere una grafia grande, va bene ma occorre almeno un taccuino A4 oppure una scrittura un rigo sì e uno no. E molto inchiostro…

Rapporto qualità/prezzo
Semplicemente eccellente. Ritengo che il prezzo sia più che adeguato alla qualità del prodotto, si tratta di una Sailor con pennino in oro 21 kt. Sicuramente un acquisto in negozio in Europa costerebbe molto di più.

Conclusioni
È una penna affascinante, singolare per le caratteristiche tecniche, con un pennino superbo. Non è adatta a tutti per lo stile e per le caratteristiche tecniche che la rendono impegnativa. Ma presa per il verso giusto (in tutti i sensi) sa dare grandi soddisfazioni. Se cercate un vero B, corposo e affidabile, con un pennino in oro a prezzi ragionevoli non dovreste perdere tempo...

Preciso che tutte le misure sono state prese con strumenti non professionali.
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vikingo60
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Messaggio da vikingo60 »

Complimenti per l'ottima recensione!Continua così!
Alessandro
Gustav
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Messaggio da Gustav »

Grazie mille Alessandro. Detti da te i complimenti sono ancora più graditi.
Molti saluti
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Messaggio da Alexander »

Mi associo ai complimenti, recensione davvero completa!
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Messaggio da piccardi »

Come prima volta mi pare ottima, recensione chiara e dettagliata, adesso però non ti fermare...

Simone
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Gustav
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Messaggio da Gustav »

Ringrazio per i complimenti e spero di poter scrivere altre recensioni a breve anche perché ritengo che sia molto utile condividere le impressioni sui propri acquisti anche al fine di evitare errori.
Saluti
Antonio
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maczadri
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Messaggio da maczadri »

Complimenti per la recensione, chiara e dettagliata.
Luca
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Messaggio da Gustav »

A distanza di circa un mese dalla recensione e a seguito di un uso intensivo della penna posso confermare quanto riportato sopra. Spero di essere utile a chi sta facendo un pensiero su questa penna. Confermo l'innamoramento iniziale, è diventata la mia preferita. Sottolineo però che ha bisogno di carta di grande qualità altrimenti il rischio feathering è sempre presente.
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