Carissimo, come ti accennavo mi ha molto sorpresa la serie di informazioni che ti ha dato il negoziante. Diamine è una marca che qualsiasi appassionato di stilografiche conosce; che poi un negoziante scelga di non trattare più una marca è un altro discorso, ma da qui a dare informazioni parziali, beh....
Da tempo ormai utilizzo quotidianamente almeno 3-4 inchiostri della Casa sulle mie stilo, in tutto ne ho ampiamente testati una ventina del centinaio di tonalità prodotte - fra cui alcuni neri - appositamente formulati per le stilografiche. Vero è che Diamine produce anche una ristretta gamma di inchiostri per calligrafia, che sono però assolutamente sconsigliabili per le stilografiche, e quindi nemmeno da nominare a chi cerca un inchiostro adatto alle stilo.
Peraltro i Diamine stilografici, per la mia esperienza diretta, risultano pressoché inutilizzabili con pennini ad intinzione, proprio perché appositamente studiati per le stilo e molto fluidi. Se vai sul sito della Diamine potrai scoprire sia la gamma dei calligrafici, che la vastissima selezione di inchiostri stilografici, famosi e diffusi in tutto il mondo. Sono economici e innocui (ne ho solo uno che mi intasa le penne, ma si scioglie facilmente in acqua senza nessun danno alla stilografica) e i colori sono uno più bello dell'altro.
Dello Sheaffer Skrip posso solo dire che lo uso da molto tempo - il nero e anche il marrone, di un tono ai miei occhi, bellissimo - e non ho mai avuto problemi su nessuna penna. Ma non possiedo Montblanc, e non so se qualcuno ha mai avuto problemi a causa della presunta acidità dell'inchiostro (però probabilmente il progetto che Michele sta portando avanti, potrà essere più esaustivo proprio riguardo all'acidità dei composti).
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In conclusione, credo che tu abbia fatto comunque la cosa migliore, scegliendo l'inchiostro che più ti ha colpito. Ti rinnovo quindi l'invito a recensirlo...ma al contempo, se posso darti un piccolo consiglio, sperimenta! Prova! Non esiste un inchiostro migliore o peggiore in assoluto, la resa ottimale nella scrittura dipende dal feeling fra alimentatore\pennino e inchiostro, e ancora, dal tipo di carta su cui tutto deve tradursi in parole.
Se non fosse così sarei rimasta al mio primo inchiostro, Pelikan 4001 (che mi ha risolto molti problemi suI pennini dilaganti) ma non avrei scoperto i mille altri colori, sfumature, feeling di scrittura, shadind, fluidità, scorrevolezza, che solo grazie ad un pizzico di curiosità, alla fine, ho potuto apprezzare...
Buona scrittura
