L'ho bruciato, scaldato, ribruciato sul fuoco, niente: prende benissimo l'inchiostro, anche troppo, quindi è "pulito", nel senso che il flusso, una volta che "parte", è anche eccessivamente generoso, il che poi culmina in spiumaggi eccessivi.
Ma il problema sono le sistematiche false partenze, che mi fanno diventare nevrotico. Nella direzione del pennino ("in giù", per intenderci) non c'è verso che scriva, l'unico modo è andare un po' su e giù finché non si fa una goccia sul foglio, che così sbaverà e farà schifo in quel punto, ma per lo meno poi da lì posso scrivere, almeno finché non interrompo il tratto. Il tratto poi sarà, ad alimentatore "carico", eccessivamente saturo, che produrrà osceni spiumaggi e sbavature.
Se interrompo il tratto, il supplizio ricomincia.
Inutile dire che in queste condizioni non si riesce a scrivere. Col n.4 il problema è minore ma sempre presente. Eppure ho fatto esattamente come col 3 e col 2, che invece vanno benissimo. Sono incapace io o coi pennini più larghi c'è un trucco che mi sfugge?
Posso ancora raddrizzare con una pinza il n.1, tanto è rame e ho visto che si piega facilmente
