Inky ha scritto:ho sempre pensato che la scrittura riflettesse in qualche modo la nostra personalità e che non ci si potesse fare molto, se non con delle forzature. Tu dici che non è così?
Mi sono posta il problema in passato; temevo che studiare calligrafia snaturasse il mio modo di esprimermi attraverso il segno. Temevo che la forma potesse prevalere sull'originalità, la mortificasse in qualche modo, e che un certo migliorato estetismo scaturito da un rigore accademico di qualche tipo, potesse anche snaturare ciò che d'impulso traducevo sulla carta. Ma non è così.
Migliorare la propria grafia è possibile solo attraverso un incremento del controllo del gesto che porta a tracciare il segno; controllare il gesto non può che aiutare ad esprimersi in modo più compiuto e migliore.
Dirò di più. Anche studiando calligrafia, il discorso non cambia. Mi sono presto accorta che in ogni stile si arriva a maturare un'impronta propria, ed in effetti ciò accade naturalmente. Per quanto si osservino tutti le stesse regole, la mia cancelleresca e quella di altri studenti, non saranno mai identiche...
Monet63 ha scritto:Non sono del tutto insoddisfatto della mia grafia, ma la preferirei più coerente. Non so spiegarlo meglio, ma c'è qualcosa che non mi appaga e che, tuttavia, mi sfugge
Mimmo!!! Per quanti di noi il risultato di cui non sei soddisfatto, è un traguardo irraggiungibile!!!
A mio avviso hai una grafia elegante e leggibilissima. Non essere soddisfatti del risultato, anche quando è inequivocabilmente eccellente, a mio avviso è un'ottima cosa... E' un incentivo formidabile per spingersi a migliorare ancora, a cercare altre soluzioni, a studiare, a provare, a sperimentare. Ciò che ci fa sentire vivi!
Siete tutti bravi in questa sezione...
E poi dicono che oggi nessuno scrive più a mano e che tutti hanno grafie illeggibili...
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