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Stilografica per Copperplate

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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

E' vero...infatti a mio modesto giudizio, scrivere in un bel Copperplate formalmente corretto con una stilo è impossibile.
Però un bel corsivo "stilografico" informale, da usare nelle situazioni più disparate, in modo disinvolto e pratico, con una penna da poter portare sempre con sé, sarebbe allettante...certo non è il caso della Ahab con pennini da intinzione installati. A parte che è davvero difficile da gestire, perché si scrive impugnando una stilo ma a toccare la carta è un pennino progettato per lavorare in maniera diversa, che quindi inciampa, impunta, spruzza, si piega e si spezza. Prende ruggine. Fa intasare le lamelle dell'alimentatore per vendetta, si imbizzarrisce come un cavallo selvaggio, difficile da domare. Tutto si traduce in un divertimento o peggio (qui entra in gioco la variabile carattere dell'utilizzatore) in un'arrabbiatura e le mani (solo quelle, se tutto va bene) macchiate di inchiostro.
I pennini studiati per il copperplate delle marche produttrici di penne per calligrafia, comunque mi incuriosiscono; proprio per quel corsivo informale che dicevo...proverò di certo un Osmiroid, se lo trovassi magari un Esterbrook, poi forse una penna indiana; ma la convinzione che non devo aspettarmi di poterci scrivere come con un Brause 361 è pressochè assoluta ;)
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Messaggio da courthand »

Irishtales ha scritto:che quindi inciampa, impunta, spruzza, si piega e si spezza. Prende ruggine. Fa intasare le lamelle dell'alimentatore per vendetta, si imbizzarrisce come un cavallo selvaggio, difficile da domare. Tutto si traduce in un divertimento o peggio (qui entra in gioco la variabile carattere dell'utilizzatore) in un'arrabbiatura e le mani (solo quelle, se tutto va bene) macchiate di inchiostro.
Ahah, ma allora ci hai provato! Diabolica...

A mia volta devo che anche io nelle stilografiche tradizionali preferisco un pennino flessibile: secondo me la grafia che ne vien fuori ha una eleganza tutta sua: purtroppo nella piccolissima batteria di stilo che possiedo (ebbene si, lo confesso, piacciono anche a me) solo una, una Omas appartenuta a mio padre e magistralmente riportata in vita dal magico Ottorino, ha un pennino che presenta una parvenza di flessibilità, comunque assolutamente non paragonabile a quella della Serwex del filmato.

Ma se continuo a parlare dei fatti miei vado in OT pieno ... scusatemi.
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Messaggio da Irishtales »

Alessandro sono troppo curiosa...fra i tanti stili cui sai dar vita e colore, qual'è la tua grafia?!

Con la Ahab travestita da flessibile...in effetti non ho potuto resistere! E mi sono divertita parecchio, lo ammetto... ma era un gioco e nulla più!
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Messaggio da courthand »

Irishtales ha scritto:Alessandro sono troppo curiosa...fra i tanti stili cui sai dar vita e colore, qual'è la tua grafia?!
Scusa il ritardo ma ero al lavoro.

Ormai sono anni che non riesco più a scrivere in corsivo nel senso letterale, cioè velocemente: tralascio il perchè, dico solo che è indipendente dalla mia volontà.
Naturalmente non è che la lista della spesa la scrivo in cancelleresca, ho solo sviluppato un grafia posata mia, in verità molto anonima, che è questa qua sotto:
mia.jpg
mia.jpg (33.16 KiB) Visto 1491 volte
scrivendo in questo modo riesco a superare i miei problemi, salvo quello della rapidità, ovviamente.
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Messaggio da Irishtales »

Beh, Alessandro, complimenti!!! :P
E del resto come si potrebbe scrivere velocemente e mantenere questa leggibilità e questo rigore formale?!
Detesto dover scrivere in fretta; come chiunque ami scrivere a mano, apprezzo la calma. Infatti ad esempio, anche all'università ho sempre preferito i cari vecchi appunti presi a lezione ai registratori...

PS.: Confesso che la lista della spesa a volte la faccio davvero in cancelleresca :oops: ...ogni scusa è buona per esercitarmi! Qualche volta la faccio in copperplate; sul gotico ho ancora qualche remora: temo che se qualcuno la vedesse, in textura quadrata, chiamerebbe la Neuro... 8-)
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Messaggio da courthand »

Irishtales ha scritto:sul gotico ho ancora qualche remora: temo che se qualcuno la vedesse, in textura quadrata, chiamerebbe la Neuro...
Effettivamente ... potresti comunque sostenere che state girando "I Visitatori III" !

Buonissima giornata.
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Messaggio da roberto v »

Irishtales ha scritto:Purtroppo è vero...
anche se adoro i pennini flessibili per scrivere biglietti e piccole cose del genere. Potrei ricordare male, ma mi sembra di avere letto tempo fa che i pennini delle Duofold prodotti in Canada fossero più flessibili di quelli prodotti negli Stati Uniti.
Sì, spesso è vero, ma più frequentemente sono anche Broad e quindi siamo daccapo.
Irishtales ha scritto: Il problema tuttavia, per me sarebbe un altro.
Non me la sentirei di stressare un pennino - e una penna - di quell'età. Forse ogni tanto ci "giocherei" scrivendoci una frase o due, ma esercitarmi in pagine e pagine di corsivo, mi indurrebbe forti sensi di colpa. Penso sempre che le penne vintage - tutti gli oggetti in realtà - che possiedo, compro, utilizzo, non siano in realtà solo miei e in buona parte mi sopravviveranno, e devo concepirne l'utilizzo più che altro come un "prendermi cura di". Una Duofold è già sopravvissuta a qualcun altro, dovrà sopravvivere anche a me. Avrei paura di rovinarla in modo irreparabile. Forse è deformazione professionale...o forse comincio a ragionare da collezionista senza avere nemmeno la minima parvenza di una collezione...
E perchè non dovrebbe? Ora, capirei una stilo del periodo di guerra con pennino d'acciaio, ma un pennino d'oro certo non si usura per l'uso "intensivo" che ne faresti. Non ho mai visto un pennino d'oro danneggiato per l'uso!
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Messaggio da Irishtales »

Hai ragione Roberto, non si deteriorerebbero certo con l'uso normale benché intensivo, ossia se li usassi per scrivere un bel corsivo...perché è per quello che sono progettati, per scrivere in corsivo, mentre io li userei ...per il copperplate ;)
Il corsivo è una cosa, ben diverso è pretendere di riempire pagine e pagine di svolazzi, fioriture, flourishing: ciò significa lavorare continuamente al limite del punto di deformazione del metallo, peraltro sottoponendo a repentini cambi di angolazione che stresserebbero i rebbi anche con torsioni poco simpatiche. Non è un caso che i maestri del copperplate utilizzino i pennini ad intinzione, per questo progettati, con rebbi sottilissimi e molto elastici. Che possono essere spesso sostituiti. E questo è l'altro punto cruciale, la serialità. Ogni pennino - e penna - antica, è a suo modo un "esemplare unico" già usato da un'altra persona, quindi anche se in parte, modificato rispetto alla sua uscita dalla fabbrica. Il solo pensiero di deformarlo, con la prospettiva di non trovarne un altro uguale, dopo essersi abituati a "quel" pennino, è un'ipotesi catastrofica. Perciò sto prendendo in considerazione l'acquisto di un Osmiroid calligrafico (stilografico) specifico per copperplate, che se si rompesse potrei trovare, anche se a fatica, nuovo, e di una penna indiana, la Serwex, che oltre alle penne vende anche pennini flessibili di ricambio in caso di ...incidenti! Ma sono consapevole che se un bel corsivo stilografico e flessibile è possibile, per il copperplate ci vuole calma, molta calma e un buon calamaio a portata di mano...
Vi terrò aggiornati. Intanto coltivo una distesa di... blue pumpkins 8-)
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Messaggio da Irishtales »

Grazie al nostro Giovanni Paolo ( G P M P ), che mi ha generosamente offerto ed inviato un pennino Serwex, giunto ieri stesso a destinazione, con mia somma gioia, fra qualche giorno ne inserirò la recensione, comparandolo anche con altri pennini semiflessibili contemporanei. Mi riservo alcuni giorni per provarlo su tutte le penne cui calza a pennello, infatti lo sto provando con penne delle più disparate, come fosse la celeberrima scarpetta di Cinderella, per vedere dove meglio si adatta. Inutile dire che fra ieri sera e la pausa pranzo di oggi, ha già dovuto spandere per fogli vari almeno un paio di cartucce di inchiostro...

Aggionamento: recensione del pennino Serwex semiflessibile reperibile qui
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