Che topic meraviglioso... ho riso fino alle lacrime... grazie, grazie di cuore...
Nella categoria: marche che non hanno mai fatto schifezze, dal basso della mia ignoranza metterei anche la Waterman che mi pare essersi sempre contraddistinta per una certa sobrietà di linee.
Ps. ne approfitto per ringraziarvi anche per la segnalazione del film Mercenari 2. Me lo sono visto stasera: è una cavolata ma è fantastica e si ride a più non posso. L'arrivo di Chuck Norris e la storia del cobra reale è impagabile...
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Io non capisco.
Le penne (in particolare le stilografiche) sono oggetti unici perchè insieme sono utili, belli e raffinati. Per questa ragione trovo che valga la pena spendere anche più di quello che, i non appassionati, credono lecito per una "semplice" penna.
Ma davanti a queste "costruzioni"? L'utilità e la bellezza io non li vedo più e, a parte i materiali, cosa determina gli esorbitanti costi?
Beh, se noti, le penne, più sono brutte e più sono elaborate e sfoggiano materiali costosi. Ora: o queste penne vengono realizzate in serie e quindi bisogna creare ex-novo una linea di produzione particolarissima - che ha un suo costo - oppure vengono realizzate a mano, una a una - il che ha un costo. In ogni caso non se ne esce... e possiamo tranquillamente affermare che a ripugnanza deve corrispondere un prezzo elevatissimo. Se consideriamo poi che queste penne se le prendono tipicamente degli arricchiti senza la minima ombra di buon gusto e che badano solo al soldo, se fossero pure economiche non se le accatterebbe nessuno.
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Tacciare molti collezionisti di "arricchiti senza buon gusto" mi pare eccessivo! Li conosci tutti?
Dentro a questa tipologia di penne ci metti anche le giapponesi più o meno vistosamente decorate ( e dorate ) o no? E se no, perchè?
Come in molti campi, sono degli "esercizi di stile" quasi a far vedere quanto si è bravi ad incastonare pietre o a creare disegni molto complessi con incisione di metalli preziosi.
Tacciare molti collezionisti di "arricchiti senza buon gusto" mi pare eccessivo! Li conosci tutti?
Dentro a questa tipologia di penne ci metti anche le giapponesi più o meno vistosamente decorate ( e dorate ) o no? E se no, perchè?
Come in molti campi, sono degli "esercizi di stile" quasi a far vedere quanto si è bravi ad incastonare pietre o a creare disegni molto complessi con incisione di metalli preziosi.
Qui si parla di penne orrende non di penne da collezione. Lungi da me criticare i collezionisti. Ma capirai che c'è una bella differenza tra collezionare una Waterman Edson rispetto ad una Montegrappa Chaos (3.950,00 €). Un collezionista che si rispetti - mia opinione - da mostra di buon gusto. Ovviamente nella categoria orrende non ci metto le giapponesi Maki-e per il semplice motivo che orrende non sono ma uno splendido esercizio di stile.
Qui non si nega la possibilità di mettersi in mostra con esercizi di stile, incastonando pietre o creando disegni complessi. Ma se per far vedere quanto si è bravi, si riproduce un cervello con tanto di midollo spinale mi sa che lo stile lo si è perso per strada... Poi queste sono mie opinioni, solo mie opinioni.
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Tacciare molti collezionisti di "arricchiti senza buon gusto" mi pare eccessivo! Li conosci tutti?
Dentro a questa tipologia di penne ci metti anche le giapponesi più o meno vistosamente decorate ( e dorate ) o no? E se no, perchè?
Come in molti campi, sono degli "esercizi di stile" quasi a far vedere quanto si è bravi ad incastonare pietre o a creare disegni molto complessi con incisione di metalli preziosi.
Qui si parla di penne orrende non di penne da collezione. Lungi da me criticare i collezionisti. Ma capirai che c'è una bella differenza tra collezionare una Waterman Edson rispetto ad una Montegrappa Chaos (3.950,00 €). Un collezionista che si rispetti - mia opinione - da mostra di buon gusto. Ovviamente nella categoria orrende non ci metto le giapponesi Maki-e per il semplice motivo che orrende non sono ma uno splendido esercizio di stile.
Qui non si nega la possibilità di mettersi in mostra con esercizi di stile, incastonando pietre o creando disegni complessi. Ma se per far vedere quanto si è bravi, si riproduce un cervello con tanto di midollo spinale mi sa che lo stile lo si è perso per strada... Poi queste sono mie opinioni, solo mie opinioni.
Concordo pienamente.
E trovo che le Maki-e siano dei capolavori artistici. Che poi possano piacere o meno, da usare come penne, ci stà... ma non sono certo degli obbrobri.
_______________________________________________________ Andrea
Perché? Qualcuno ha definito le Maki-e orrende? In questo topic non mi pare... l'ho letto un paio di settimane fa ma non mi pare proprio... Vorrei potermene permettere una e chissà che un giorno non ci riesca e, di sicuro, la prima cosa che farò sarà inchiostrarla...
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
iskander66 ha scritto:Perché? Qualcuno ha definito le Maki-e orrende? In questo topic non mi pare... l'ho letto un paio di settimane fa ma non mi pare proprio... Vorrei potermene permettere una e chissà che un giorno non ci riesca e, di sicuro, la prima cosa che farò sarà inchiostrarla...
Idem !
_______________________________________________________ Andrea
Solo la scatola che la contiene, a forma di oblò con tanto di conchiglie e stella marina all'interno, pesa circa 13 kg ed è realizzata in bronzo e ottone.
La penna è interamente made in France; tutta in acciaio, è composta da ben 195 parti assemblate tramite rivetti.
Il prezzo credo si aggiri intorno ai 2500 euro. Almeno sulla baia, da dove ho carpito anche le informazioni.
Molto elegante e raffinata, senza dubbio...
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao Daniela