Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Definizioni inchiostri penne stilografiche
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ai carissimi amici di forum FOUNTAIN PEN
nel mio decennale utilizzo di penne stilografiche sono giunto a una mia personale classifica degli inchiostri
per il blu la WATERMAN brillante
per il nero l'OMAS
per il rosso la MONTBLANC
trovo che l'inchiostro dell'aurora sia troppo liquido e passi da foglio a foglio (almeno quelli più leggeri)
grazie della vostra cortese attenzione
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- niconomico
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Molto utile grazie mille.
Da poco ho provato diamine grigio e qualità/prezzo non è male. Ma pelikan turmaline e Visconti marrone presentano una speciale brillantezza.
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Ciao, non volevo aprire una discussione nuova, e la ricerca non ha prodotto risultati, ma volevo sapere, gli inchiostri nei flaconi hanno una scadenza? Non so, tipo si seccano dentro il flacone se non li uso?
- piccardi
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Beh, l'acqua evapora se non li tieni ben chiusi ed a lungo andare un po' di evaporazione c'è comunque. Ma dipende dal tempo che li lasci abbandonati...Killshot ha scritto:Ciao, non volevo aprire una discussione nuova, e la ricerca non ha prodotto risultati, ma volevo sapere, gli inchiostri nei flaconi hanno una scadenza? Non so, tipo si seccano dentro il flacone se non li uso?
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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- Phormula
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Risposta rapida: dipendeKillshot ha scritto:Ciao, non volevo aprire una discussione nuova, e la ricerca non ha prodotto risultati, ma volevo sapere, gli inchiostri nei flaconi hanno una scadenza? Non so, tipo si seccano dentro il flacone se non li uso?
Risposta dettagliata.
Le cartucce sono sigillate, a meno di stress termici elevati, la vita utile delle cartucce è governata dal fenomeno della permeazione, ovvero dal fatto che lentamente perdono acqua e l'inchiostro si concentra, fino a seccarsi. Chiaramente è un fenomeno molto lento, che richiede anni per essere evidente. Indicativamente comincia a notarsi dopo 2-3 anni e le cartucce diventano inutilizzabili dopo 10.
Il flacone di inchiostro (in teoria) ha una vita utile più lunga, perchè il fenomeno della permeazione può avere luogo solo attraverso il tappo. Inoltre, se i coloranti si sono mantenuti, è sempre possibile aggiungere acqua demineralizzata per ripristinarlo. In realtà anche i coloranti dell'inchiostro vanno incontro ad un fenomeno di degradazione, per cui un inchiostro può perdere le sue caratteristiche. Indicativamente un buon inchiostro dovrebbe essere stabile per almeno 5 anni dalla data di produzione. Con una avvertenza, però, e cioè che mentre ciascuna cartuccia è sigillata, i flaconi non lo sono. Ogni volta che si apre il flacone o (peggio) si intinge la penna, si introducono muffe e batteri. Chiaramente gli inchiostri contengono sostanze che ne inibiscono la crescita, ma non è detto che riescano del tutto. Può quindi accadere che un inchiostro, una volta aperto il flacone, "vada a male" nel giro di mesi perchè contaminato. Buona norma sarebbe utilizzare un inchiostro nel giro di 1-2 anni da quando il flacone è stato aperto, oppure travasarlo un po' alla volta in un calamaio di vetro, per evitare di intingerci la penna, che contiene sempre residui di sudore. Da questo punto di vista gli inchiostri storici sono più stabili, perchè in passato le norme erano meno severe e i produttori andavano giù più pesante di antibatterici ed antimuffa.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- rbocchuzz
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Mi torna in mente una domanda che mi fu fatta durante un esame: come calcolare lo spessore di una bottiglia di plastica della Coca Cola, affinchè dopo qualche tempo non risulti "sfiatata".Phormula ha scritto: Le cartucce sono sigillate, a meno di stress termici elevati, la vita utile delle cartucce è governata dal fenomeno della permeazione, ovvero dal fatto che lentamente perdono acqua e l'inchiostro si concentra, fino a seccarsi.
Senza entrare in dettagli; un parametro per il calcolo è la data di scadenza, ovvero si definisce lo spessore in funzione della data di scadenza e non il contrario.
Però tenuto conto che stiamo parlando di vapor d'acqua , non in pressione e che lo spessore della plastica delle cartucce è abbastanza alto, azzarderei che che per qualche anno si può stare traquilli, a meno di altri fenomeni come giustamente fai notare.
- Phormula
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Lo spessore non è l'unico parametro che influenza la permeabilità.
Contano anche il tipo di polimero (il PET delle bottiglie offre molta più barriera rispetto al polietilene o al polipropilene delle cartucce), il rapporto tra superficie e volume (la bottiglia di Coca-Cola da mezzo litro si sgasa molto prima della litro e mezzo) e la sua microstruttura (a parità di spessore, un polimero orientato offre più barriera di uno amorfo).
Senza addentrarci nella temperazione delle supposte, le cartucce sono in polietilene o polipropilene, perchè questi sono i polimeri che costano meno e vanno benissimo per questo tipo di impiego. A meno di stress particolari, le cartucce sono utilizzabili per almeno 2-3 anni dalla data di produzione.
Contano anche il tipo di polimero (il PET delle bottiglie offre molta più barriera rispetto al polietilene o al polipropilene delle cartucce), il rapporto tra superficie e volume (la bottiglia di Coca-Cola da mezzo litro si sgasa molto prima della litro e mezzo) e la sua microstruttura (a parità di spessore, un polimero orientato offre più barriera di uno amorfo).
Senza addentrarci nella temperazione delle supposte, le cartucce sono in polietilene o polipropilene, perchè questi sono i polimeri che costano meno e vanno benissimo per questo tipo di impiego. A meno di stress particolari, le cartucce sono utilizzabili per almeno 2-3 anni dalla data di produzione.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Phormula ha scritto:
Risposta dettagliata.
Le cartucce sono sigillate, a meno di stress termici elevati, la vita utile delle cartucce è governata dal fenomeno della permeazione, ovvero dal fatto che lentamente perdono acqua e l'inchiostro si concentra, fino a seccarsi. Chiaramente è un fenomeno molto lento, che richiede anni per essere evidente. Indicativamente comincia a notarsi dopo 2-3 anni e le cartucce diventano inutilizzabili dopo 10.
Il flacone di inchiostro (in teoria) ha una vita utile più lunga, perchè il fenomeno della permeazione può avere luogo solo attraverso il tappo. Inoltre, se i coloranti si sono mantenuti, è sempre possibile aggiungere acqua demineralizzata per ripristinarlo. In realtà anche i coloranti dell'inchiostro vanno incontro ad un fenomeno di degradazione, per cui un inchiostro può perdere le sue caratteristiche. Indicativamente un buon inchiostro dovrebbe essere stabile per almeno 5 anni dalla data di produzione.
In parole povere, se prendo un flacone da 45ml di blu e uno di nero, non credo che mi durino cosi tanti anni. Spero di consumarli entro un anno. Quindi non dovrei preoccuparmi della scadenza.
Grazie.
- Phormula
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Bisognerebbe resistere alla tentazione di acquistare inchiostri, provarli e accantonare i calamai, nel senso che una volta che si è deciso di utilizzare un calamaio, bisognerebbe farlo fino in fondo in un tempo ragionevole. Fin che sono sigillati e ben conservati, i calamai mantengono l'inchiostro per molti anni.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Eh ho capito, ma se devo decidere se usare il nero o blu, mica posso fare miracoli Poi se prendo il blu di Pelikan al massimo ci perdo 5 euro se si secca ..Phormula ha scritto:Bisognerebbe resistere alla tentazione di acquistare inchiostri, provarli e accantonare i calamai
- Phormula
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No, io intendo comprare 5-10 blu e 5-10 neri, provarli tutti una volta e dimenticarsi i calamai in un cassetto per anni, sperando che 10 anni dopo siano ancora buoni, continunando nel frattempo ad usare il solito blu. Poi è chiaro che dover buttare un falcone di Pelikan Royal Blue avariato è diverso da buttare un Pilot Iroshizuku...Killshot ha scritto:Eh ho capito, ma se devo decidere se usare il nero o blu, mica posso fare miracoli Poi se prendo il blu di Pelikan al massimo ci perdo 5 euro se si secca ..Phormula ha scritto:Bisognerebbe resistere alla tentazione di acquistare inchiostri, provarli e accantonare i calamai
Se ci si rende conto di non usare un inchiostro dopo averlo provato, è meglio regalarlo (come faccio di solito io) che aspettare di doverlo buttare.
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Scusate ma "l'indelebilità" a prova di falsario....on coa si concretizza?
Se uno falsifica lamia forma che c'entra l'ichiostro che ho usato?
Scusate la domanda stupida
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Ci sono due passaggi inutili, ipotizzando un margine del 30% a passaggio il prezzo raddoppia.Gil Iroshizuku dal Giappone vengono spediti al distributore Pilot in Francia, il quale gli spedisce al distributore Pilot Italia di Bologna il quale a sua volta gli spedisce a noi rivenditori.
Forse i rivenditori potrebbero consorziarsi e fare un ordine diretto (sempre che il Giappone applichi prezzi decenti), magari raccogliendo dei preordini anche attraverso il forum.
C
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- Il mio inchiostro preferito: Vedi sopra
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Credo che qualcuno già faccia qualcosa del genere, a giudicare dai prezzi che quel qualcuno pratica.
- gps333
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Ottimo lavoro… Grazie, sono un neofita ed era quello che cercavo…giacomodelbianco ha scritto: ↑sabato 8 maggio 2010, 20:54 Di seguito riporto un glossario (con traduzione dall'inglese) utile per comprendere al meglio il significato di molti termini utilizzati dai produttori di inchiostri per definire le caratteristiche dei loro prodotti.
Saturation: saturazione di un colore. La saturazione misura la purezza, intensità di un colore. I colori spettrali sono i più saturi che possiamo trovare, sono brillanti vivi, senza componenti grige. I colori poco saturi sembrano opachi, smorti, tendenti al grigio. Per avere un'idea basta prendere un programma di fotoritocco selezionare i vari colori e provare a variare la saturazione.
Shading: capacità di creare differenze di intensità di colore tra aree chiare e scure (chiare ad esempio sbavature) del tratto.
Drying Speed: velocità di asciugatura di un inchiostro.
Opacity: capacità coprente dell'inchiostro, ovvero la capacità di coprire segni più o meno scuri al di sotto del tratto.
Feathering Resistance: diffusione dell'inchiostro lungo la superficie del foglio di carta causata dall'azione capillare delle fibre di carta sulle molecole d'inchiostro. Tende ad ingrossare i tratti.
Flow: definito come buono, discreto, mediocre, ecc. rappresenta la facilità di scorrevolezza dell'inchiostro lungo il pennino (senza lasciare aloni e parti non coperte).
Bleed through Resistance: diffusione dell'inchiostro attraverso il foglio (in profondità), sino a raggiungere e talvolta a macchiare i fogli sottostanti.
Water Resistance: resistenza all'acqua
Light Fastness: la resistenza del colore nel tempo.
pH: misura del grado di acidità di un inchiostro, se è troppo acido può corrodere lentamente i pennini fatti da leghe non molto pregiate.
Archival: (pH neutral & light fast): somma del pH e della resistenza del colore nel tempo. Se entrambi sono positivi i documenti possono rimanere archiviati per molto tempo. Inoltre la penna può essere tenuta piena di inchiostro senza temere azioni corrosive da parte dell'inchiostro.
Bulletproof (YES-NOT): l'indelebilità a prova di falsario, ovvero anticontraffazione.
Giampaolo