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19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9

Aiuto! Graffi celluloide e resina

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Ramses
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Messaggio da Ramses »

Buongiorno a tutti!!

Alla fine, questo weekend, sono riuscito a trovare il tempo per comprare (da un negozietto "Km 0") della cera d'api pura, in fogli, e dopo averla fatta scaldare ho fatto passare come consigliato una ad una tutte le mie stilo (e roller) in resina.

Devo ringraziarvi perchè il risultato è davvero ottimo! :D :D

Aggiungo anche che fortunatamente partivo da una situazione di leggera opacità e non di micrograffi o graffi.

Nel frattempo però ho potuto testare anche l'uso della sola cera sulla MB di mia mamma, che per un errore era finita in un astuccio dove ha sfregato contro qualcosa ed aveva qualche problemino in più, soprattutto sul cappuccio. Diciamo che il risultato è più che soddisfacente e per ora ha deciso che non serve passare al "polish" abrasivo.
Lorenzo

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nello56
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Messaggio da nello56 »

Felicissimo per Te Ramses ...ma soprattutto per le Tue penne! :D
Ramses ha scritto: dopo averla fatta scaldare
nel senso che l'hai fatta scaldare per scioglierla...ma l'hai passata a temperatura ambiente? Vero????
Precisiamolo, non vorrei che qualcuno facesse "la ceretta" alle penne!

Ora, per qualche tempo, ti basterà ripassare le penne con un panno di lana per
ritrovarle perfettamente lucide!
Grazie a Te per avere condiviso la Tua esperienza!
Nello
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Ramses
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Messaggio da Ramses »

nello56 ha scritto:Felicissimo per Te Ramses ...ma soprattutto per le Tue penne! :D
Ramses ha scritto: dopo averla fatta scaldare
nel senso che l'hai fatta scaldare per scioglierla...ma l'hai passata a temperatura ambiente? Vero????
Precisiamolo, non vorrei che qualcuno facesse "la ceretta" alle penne!

Ora, per qualche tempo, ti basterà ripassare le penne con un panno di lana per
ritrovarle perfettamente lucide!
Grazie a Te per avere condiviso la Tua esperienza!
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Certo, hai ragione, meglio specificare... evitando incidenti.

Non avendo esperienza con la cera d'api naturale, ho chiesto appunto al negoziante (apicultore). La cera pura è solida, quindi va scaldata a circa 60 gradi (meglio a bagnomaria) e quindi si scioglie, diventando liquida.

A quel punto, mi è bastato intingere un piccolo lembo di panno per la casa (scottex se preferite :D ) per imbeverlo leggermente di cera liquida (in quantità così piccole si raffredda in un secondo e torna solida altrettanto rapidamente) e passare con cura e delicatezza la parte di resina della stilografica.

Successivamente ho preso un panno morbido (ne ho uno di puro cotone morbido usato in ambito ospedaliero per le ferite, purtroppo essendo allergico non ho panni di lana vecchi) e prima delicatamente e poi più velocemente ho proceduto a lucidare il leggero strato di cera opaco precedentemente steso sulla resina.

Dopo poco la penna era come nuova!!

Aggiungo che nel lucidare ho scoperto che il panno che stavo usando, rimanendo minimamente imbevuto della cera che rimuove, è diventato un perfetto lucidante anche delle parti dorate delle penne (intendo della clip e di altri eventuali particolari dorati e NON del pennino ovviamente!) senza necessità alcuna di usare la cera.

Tanto che alla fine l'ho usato (senza quindi incerare) per lucidare con facilità ed ottimi risultati la Parker Sonnet Athens (che è tutta completamente placcata d'oro).
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Molto interessante, sembra materiale per un articolo da wiki, la sezione sulla manutenzione richiede un po' di rimpolpamento...

Simone
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Ramses
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Messaggio da Ramses »

Aggiungo anche un altro particolare non di poco rilievo (visto il periodo difficile): i costi!

Questi negozietti di prodotti derivati dall'apicultura (miele, propoli, cera e tutto quello che si può immaginare e non) vendono la cera solida a blocchi al kilo, ma hanno anche dei "fogli" di cera di varie misure, tutte con una simpatica intelaiatura a nido d'ape.

Io ho preso il più piccolo e ne ho usato (per sei penne) un minimo lembo dalla forma di un grande francobollo.

Siccome l'intero foglio (almeno 20 o 30 volte più grande di quanto usato) mi è costato la bellezza di 80 centesimi di euro, immaginate voi quanto mi durerà l'investimento :mrgreen:

Questo per dire che è un modo semplice, con un prodotto naturale (e non rischioso) e dal costo ridicolo per fare una minima ma efficace manutenzione alle nostre penne (e magari scappa un vasetto di buon miele d'acacia per regalarlo alla moglie per "addolcire" il prossimo acquisto stilografico :lol: )
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Messaggio da rbocchuzz »

Non mi sono ancora avventurato con micromesh, per fortuna nessuna delle penne che possiedo ha grossi danni estetici.

Da un po' di tempo per una semlice lucidatura uso un panno di seta, comprato a metraggio, del tipo con una trama non troppo sottile. Non elimina i graffi, ma ridà una certa lucentezza.

Devo provarlo nell'accoppiata con cera d'api.
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Messaggio da rbocchuzz »

Non mi sono ancora avventurato con micromesh, per fortuna nessuna delle penne che possiedo ha grossi danni estetici.

Da un po' di tempo per una semlice lucidatura uso un panno di seta, comprato a metraggio, del tipo con una trama non troppo sottile. Non elimina i graffi, ma ridà una certa lucentezza.

Devo provarlo nell'accoppiata con cera d'api.
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Ramses ha scritto: Questi negozietti di prodotti derivati dall'apicultura (miele, propoli, cera e tutto quello che si può immaginare e non) vendono la cera solida a blocchi al kilo, ma hanno anche dei "fogli" di cera di varie misure, tutte con una simpatica intelaiatura a nido d'ape.
Credo si chiamino fogli cerei. Li fanno con l'esagono un po' piu' grande in modo che le api facciano le cellette piu' grandi e ordinate. Ricordi di studio
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da kircher »

Cosa pensate di questo prodotto Immagine o di prodotti simili? si possono usare, secondo voi?
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Messaggio da Ottorino »

La conosco. Ha un odore fenomenale.
Pero' potrebbe indicare qualche sostanza solvente, anche se non tossica. Di solito si usa su legno e mattonelle. Non so che succede sulla celluloide. A lungo termine intendo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da kircher »

Forse sperimenterò anche con la cera liquida ambra e vi farò sapere. intanto sto provando la cera d'api sciolta dal panetto e un panno tedesco le dorature. Non sono soddisfattissimo dei risultati ottenuti colla cera, però può darsi che dipenda dal modo in cui la applico.
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nello56
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Messaggio da nello56 »

kircher ha scritto:Non sono soddisfattissimo dei risultati ottenuti colla cera
L'utilizzo della cera è l'ultima parte del lavoro.
Prima bisogna ridurre i graffi troppo profondi , e bisogna cercare ,
con passaggi successivi (che vanno dalle micromesh alle
paste lievemente abrasive), di riportare il materiale ad un buon grado di
lucentezza. L'ultimo passaggio, solo per far brillare a specchio la penna
può essere la cera od il 3 millimetri o la pasta iosso etc.( in funzione dei propri gusti/esperienze).
Naturalmente tutta l'azione di rimozione dei graffi è "invasiva", nel senso che non
potendo apportare materiale per riempire i graffi, rimuovi quello intorno.
Quindi valuta prima se farlo . (e magari prova su una penna di scarso valore)
Se può servirti per darti un'idea vedi questo filmato:

https://www.youtube.com/watch?v=9-taRQmxTcM
kircher ha scritto:Forse sperimenterò anche con la cera liquida ambra e vi farò sapere
:clap:
Ottimo! Questo è lo spirito del forum! Sperimentare e condividere! Grazie

Nello
Pmart
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Messaggio da Pmart »

Io faccio così:
Smonto lo smontabile (tutte le parti in oro o comunque metalliche).
Passo pochissima pasta abrasiva, tanto per con batufolo di cotone.
Con la stessa pasta (specifica) lucido "l'argenteria"
Poi strofino bene bene con altro cotone.
Poi con uno strofinaccio di cotone.
Poi passo con cotone intinto do OLIO DI OLIVA extravergine calabrese (non funziona ne con quello toscano ne con quello pugliese!) :lol:
Lascio per qualche minuto e poi strofino con altro batufolo di cotone.
Passo con panno per occhiali e strofino per bene.
Infine do una cerata con cera carnauba.
Strofino per bene e per lungo tempo con strofinaccio di lana.
Risultati? ottimi.
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nello56
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Messaggio da nello56 »

Pmart ha scritto: venerdì 18 dicembre 2020, 18:05 Io faccio così:......

Poi passo con cotone intinto do OLIO DI OLIVA extravergine calabrese .....

Risultati? ottimi.
Perfetto, grazie per aver condiviso questo tuo metodo!
In casa ora non ho dell'olio extravergine Calabrese, ma Pugliese...
speriamo che vada altrettanto bene!
(l'ho usato anche per ripristinare le plastiche "schiarite" di un tergilunotto :D )

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Messaggio da lucawm »

Io sulla celluloide ľolio d'oliva (pugliese... :lol: ) non ce lo passerei più di tanto, ma neppure olio o grasso di silicone nel caso in cui questo penetri alľinterno del materiale.
Ho paura nel caso si dovesse assorbire.
Sulľebanite si, lo faccio con quello al silicone, mi piace ed il risultato è ottimo ma ľebanite è inerte come materiale: è semplicemente gomma.
Sulla celluloide la funzione lucidante a mio parere la svolge egregiamente la pasta iosso sia che prima si sia intervenuti con una rimozione profonda dei graffi con pasta o carta abrasiva o meno, semplicemente per ravvivare il materiale.
Un saluto :wave:
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