.... E le Russe ....??
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.... E le Russe ....??
Non si vede nulla in giro sulle penne russe; niente nelle pubblicazioni in commercio (almeno in quelle che ho io), nè nei siti specializzati.
Eppure nella ex Unione Sovietica immagino si producessero penne stilografiche, forse anche di manifattura decente, visto il buon livello di specializzazione della loro industria meccanica.
Io ne ho qualcuna veramente indecente come fattura, di provenienza est europa, ma difficili da collocare in un paese specifico.
Ne ho solo una di certa provenienza Unione Sovietica, con tanto di incisione "CCCP" nel cappuccio, e la descrivo qui sotto.
La penna è nella scatolina in cartone originale, con le scritte in cirillico.
Il cappuccio è in metallo di colore argentato, con una lavorazione a linee verticali di discreta fattura; la clip finalmete non è una imitazione della freccia Parker, è di forma rettangolare ed ha inciso quello che penso essere il simbolo del costruttore (mi sembra una specie di compasso dentro un semicerchio), e il nome del produttore. La clip è abbastanza elegante nella sua forma, ed è ben lavorata. Sulla parte superiore del cappuccio c'è un jewel bianco che probabilmente cela la vite di fissaggio del cappuccio interno.
Nel cappuccio dove la clip termina c'è un disegno in rilievo con il globo terrestre stilizzato e colorato in azzurro,con una specie di missile che ricorda anche la forma di una penna, che lo sovrasta.
Nel bordo inferiore del cappuccio ci sono incise diverse scritte in cirillico, e CCCP in caratteri occidentali.
Il corpo della penna è tutto in plastica nera, con fondello in metallo argentato nella estremità inferiore; la plastica è di qualità apparentemente buona, non presenta i segni dello stampo, ed è ben lucida. Anche il fondello di metallo è ben fatto, ben fissato e ben lucido.
Il pennino è in acciaio, è piccolo e semi-carenato, e non presenta nessuna scritta, nè decoro, nè indicazione del grado del tratto. Sembra un medio o fine.
La giunzione del gruppo pennino/corpo della penna ha una finestra/anello in materiale plastico giallo/arancio per vedere il livello di inchiostro, e anche questa è di buona fattura, sfaccettata. E' chiusa fra due verette di metallo argentato.
Il caricamento è a stantuffo azionato a vite, tipo un classico converter ma fisso (non si smonta, e non si può alimentare quindi a cartuccia). Lo stantuffo ha 2 guarnizioni di tenuta, e il movimento è tutto in plastica.
Non l'ho mai inchiostrata, per cui non ho idea di come scriva. Però nel complesso la penna è ben fatta, ed ha un suo equilibrio come estetica, manifattura e rifinitura, che la fà apparire non una porcheria, ma un prodotto di categoria media se non medio alta. I materiali usati sono molto spartani, ma questo era tipico della industra della ex Uniione Sovietica di quegli anni.
A differenza di penne cinesi, che sono delle volgari copie di penne esistenti, o collages di diverse parti di penne esistenti, questa è una penna a sè, con un suo decoro come oggetto.
Non mi ricordo assolutamente l'anno in cui ne sono venuto in possesso, nè da dove venga: mi sembra vagamente me l'abbia portata un amico dall'Albania nei primissimi anni in cui permisero di entrare nel paese, subito dopo la caduta del governo autoritario nei primi anni 90. Ma potrei anche averla comperata io in Russia in quegli anni, o altrove nell'est Europa (andavo in Ukraina per lavoro un paio di volte all'anno nella prima metà degli anni 90).
Se qualcuno ne ha altre, sarebbe interessante raccoglierne la descrizione.
Di seguito qualche foto:
Eppure nella ex Unione Sovietica immagino si producessero penne stilografiche, forse anche di manifattura decente, visto il buon livello di specializzazione della loro industria meccanica.
Io ne ho qualcuna veramente indecente come fattura, di provenienza est europa, ma difficili da collocare in un paese specifico.
Ne ho solo una di certa provenienza Unione Sovietica, con tanto di incisione "CCCP" nel cappuccio, e la descrivo qui sotto.
La penna è nella scatolina in cartone originale, con le scritte in cirillico.
Il cappuccio è in metallo di colore argentato, con una lavorazione a linee verticali di discreta fattura; la clip finalmete non è una imitazione della freccia Parker, è di forma rettangolare ed ha inciso quello che penso essere il simbolo del costruttore (mi sembra una specie di compasso dentro un semicerchio), e il nome del produttore. La clip è abbastanza elegante nella sua forma, ed è ben lavorata. Sulla parte superiore del cappuccio c'è un jewel bianco che probabilmente cela la vite di fissaggio del cappuccio interno.
Nel cappuccio dove la clip termina c'è un disegno in rilievo con il globo terrestre stilizzato e colorato in azzurro,con una specie di missile che ricorda anche la forma di una penna, che lo sovrasta.
Nel bordo inferiore del cappuccio ci sono incise diverse scritte in cirillico, e CCCP in caratteri occidentali.
Il corpo della penna è tutto in plastica nera, con fondello in metallo argentato nella estremità inferiore; la plastica è di qualità apparentemente buona, non presenta i segni dello stampo, ed è ben lucida. Anche il fondello di metallo è ben fatto, ben fissato e ben lucido.
Il pennino è in acciaio, è piccolo e semi-carenato, e non presenta nessuna scritta, nè decoro, nè indicazione del grado del tratto. Sembra un medio o fine.
La giunzione del gruppo pennino/corpo della penna ha una finestra/anello in materiale plastico giallo/arancio per vedere il livello di inchiostro, e anche questa è di buona fattura, sfaccettata. E' chiusa fra due verette di metallo argentato.
Il caricamento è a stantuffo azionato a vite, tipo un classico converter ma fisso (non si smonta, e non si può alimentare quindi a cartuccia). Lo stantuffo ha 2 guarnizioni di tenuta, e il movimento è tutto in plastica.
Non l'ho mai inchiostrata, per cui non ho idea di come scriva. Però nel complesso la penna è ben fatta, ed ha un suo equilibrio come estetica, manifattura e rifinitura, che la fà apparire non una porcheria, ma un prodotto di categoria media se non medio alta. I materiali usati sono molto spartani, ma questo era tipico della industra della ex Uniione Sovietica di quegli anni.
A differenza di penne cinesi, che sono delle volgari copie di penne esistenti, o collages di diverse parti di penne esistenti, questa è una penna a sè, con un suo decoro come oggetto.
Non mi ricordo assolutamente l'anno in cui ne sono venuto in possesso, nè da dove venga: mi sembra vagamente me l'abbia portata un amico dall'Albania nei primissimi anni in cui permisero di entrare nel paese, subito dopo la caduta del governo autoritario nei primi anni 90. Ma potrei anche averla comperata io in Russia in quegli anni, o altrove nell'est Europa (andavo in Ukraina per lavoro un paio di volte all'anno nella prima metà degli anni 90).
Se qualcuno ne ha altre, sarebbe interessante raccoglierne la descrizione.
Di seguito qualche foto:
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Neofita a chi ?
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.... E le Russe ....??
Estremamente interessante.
Grazie per aver condiviso. Speriamo qualcuno possa fornire qualche informazione in più, sarebbe bello conoscere di più della storia di questa penna.
Ciao,
Giovanni
Grazie per aver condiviso. Speriamo qualcuno possa fornire qualche informazione in più, sarebbe bello conoscere di più della storia di questa penna.
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Giovanni
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.... E le Russe ....??
Non metto link perché non è la sezione giusta, ma provate a fare una ricerca su google con 'stilografiche soyuz'.
Il primo collegamento che trovate dovrebbe essere una inserzione di ebay. Non è lei? (o una parente)
Ciao,
Giovanni
Il primo collegamento che trovate dovrebbe essere una inserzione di ebay. Non è lei? (o una parente)
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Giovanni
- fabri00
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.... E le Russe ....??
Si, hai ragione, e' lei ma con il corpo in metallo invece che in plastica, e pennino in oro.GGiovanni ha scritto:Non metto link perché non è la sezione giusta, ma provate a fare una ricerca su google con 'stilografiche soyuz'.
Il primo collegamento che trovate dovrebbe essere una inserzione di ebay. Non è lei? (o una parente)
Ciao,
Giovanni
Il mio e' il modello più povero.
Grazie per la segnalazione, adesso ne so un po' di più.
Neofita a chi ?
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.... E le Russe ....??
Copio parte della descrizione trovata e segnalata da GGiovanni:
Made in USSR in 1960s at the
famous St-Petersburg (Leningrad) factory "Soyuz" ("Union").
Dedicated to the Soviet Union successful space exploration.
Cap of the pen has a picture of Earth sphere and Soviet rocket on it.
Also you can see inscription in Russian at the belt of the cap -
"Leningrad. Made in USSR.". Clip of the cap has inscription
"Soyuz" (Union). The pen comes within original box.
Pen is in best condition, no chips and cracks.
Length of the pen - 13.6 cm (5,44 inches).
Length of the box - 14.5 cm (5.8 inches).
Made in USSR in 1960s at the
famous St-Petersburg (Leningrad) factory "Soyuz" ("Union").
Dedicated to the Soviet Union successful space exploration.
Cap of the pen has a picture of Earth sphere and Soviet rocket on it.
Also you can see inscription in Russian at the belt of the cap -
"Leningrad. Made in USSR.". Clip of the cap has inscription
"Soyuz" (Union). The pen comes within original box.
Pen is in best condition, no chips and cracks.
Length of the pen - 13.6 cm (5,44 inches).
Length of the box - 14.5 cm (5.8 inches).
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.... E le Russe ....??
Devo dare bene uno sguardo nello sgabuzzino pieno zeppo di roba da buttare a casa dei miei (ormai nelle alte sfere dei padri nostri)
quando giravo per mercatini dei russi, a Napoli nei pressi di Porta Nolana ogni giorno o quasi
decine di anni fa c'erano folti gruppi che venivano a vendere di tutto. Comprai anche delle macchine fotografiche e dei teleobiettivi stupendi.
Adesso che mi avete fatto ricordare, ne dovrei avere una anche io di russa, ma non mi sembra uguale a quella in foto.
Se il tempo non ha fatto molti danni, deve essere in argento o placcata e il fusto è di colore marrone.
Datemi un pò di tempo...
quando giravo per mercatini dei russi, a Napoli nei pressi di Porta Nolana ogni giorno o quasi
decine di anni fa c'erano folti gruppi che venivano a vendere di tutto. Comprai anche delle macchine fotografiche e dei teleobiettivi stupendi.
Adesso che mi avete fatto ricordare, ne dovrei avere una anche io di russa, ma non mi sembra uguale a quella in foto.
Se il tempo non ha fatto molti danni, deve essere in argento o placcata e il fusto è di colore marrone.
Datemi un pò di tempo...
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
Gianni
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.... E le Russe ....??
Durante le feste di Pasqua ho dato una rivolta generale alle cose stipate, ma la mia penna russa non l'ho trovata.
Speriamo che sia in qualche cassetto e che esca fuori quando faremo il trasloco.
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Gianni
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.... E le Russe ....??
Mi stavo giusto chiedendo stasera perché non si parli di stilografiche russe ed ecco qua... un po' poco però... ci deve essere stata una produzione imponente, anche di ottimo livello, se non altro per le alte sfere... possibile che non se ne sappia niente?
@ giannidr anche io, presso i mercatini polacchi... quanti obbiettivi bellissimi, da un fisheye 16 mm. ad un 500 mm. catadiottrico... ottiche di primissima qualità pagate quattro soldi (in proporzione col costo di mercato di pari ottiche "di marca")
@ giannidr anche io, presso i mercatini polacchi... quanti obbiettivi bellissimi, da un fisheye 16 mm. ad un 500 mm. catadiottrico... ottiche di primissima qualità pagate quattro soldi (in proporzione col costo di mercato di pari ottiche "di marca")
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Alessandro, utente n.° 1.317
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- La mia penna preferita: la prossima......
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.... E le Russe ....??
La sorella in pura latta....(più o meno a livello delle "corazzate" italiche degli anni 60/70)
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Walter
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Ciao Wally, non sapevo ti interessassi anche delle Russe, intese come penne , ca va sans dire,wallygator ha scritto:La sorella in pura latta....(più o meno a livello delle "corazzate" italiche degli anni 60/70)
d'altra parte gli anni passano per tutti...



" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
Dante Par. C I
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Max, ormai siamo in un modo globalizzato; non ti preoccupare, comunque, é stata una curiosità che é durata tanto tempo che neanche l'orologio atomico dell' Istituto Galileo Ferraris é riuscito a misurare!maxpen2012 ha scritto:Ciao Wally, non sapevo ti interessassi anche delle Russe, intese come penne , ca va sans dire,wallygator ha scritto:La sorella in pura latta....(più o meno a livello delle "corazzate" italiche degli anni 60/70)
d'altra parte gli anni passano per tutti...![]()
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Walter
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.... E le Russe ....??
Nooooo.........
Pensavo di essere l'unico ad avere questa penna!!!
Ce l'ho identicaa casa in collezione...
Saluti
Marco
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Ne ho appena accattato una, nuova, su ebay per quattro soldi, corpo in metallo e funzionamento a stantuffo... sperem ben... 

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