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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Italico - Cancelleresca
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Molto bravo Massimo, con i pennini Mitchell vedrai che ben presto prenderai confidenza, sono scorrevolissimi!
Mi raccomando d'ora in poi in questa sezione solo esercizi basati su testi specifici, quindi indicate sempre il\i libri presi a riferimento!
Mi sembra tu ti sia ispirato ai trattatisti del Cinquecento nelle versioni più sofisticate e decorative della cancelleresca
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Allora, ufficialmente - visto che devo dichiarare un testo - mi rifaccio sempre all'Operina dell'Arrighi, dove gli "svolazzi" nelle maiuscole di inizio frase sono sempre amplissimi ma ben bilanciati esteticamente. Che, non lo si direbbe finché non si prova, ma è più difficile di quel che sembra: non è che basta fare dei gran cerchi a casaccio!Irishtales ha scritto:Molto bravo Massimo, con i pennini Mitchell vedrai che ben presto prenderai confidenza, sono scorrevolissimi!
Mi raccomando d'ora in poi in questa sezione solo esercizi basati su testi specifici, quindi indicate sempre il\i libri presi a riferimento!
Mi sembra tu ti sia ispirato ai trattatisti del Cinquecento nelle versioni più sofisticate e decorative della cancelleresca
Poi in realtà, ma non dirlo a nessuno , vado col famoso metodo ad minchiam canis, altrimenti noto "come viene, viene"
Massimo Bacilieri
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Attualmente purtroppo questa sezione (Stili Calligrafici), nata appositamente per dare spazio alla ricerca sugli Stili, agli esercizi basati sui testi ufficiali, sulle regole codificate, sulla comparazione fra varianti dello stesso stile operate dai trattatisti del passato, o fra questi e gli studiosi moderni e contemporanei, sta diventando invece la sede ove si inseriscono le versioni proprie di uno o dell'altro stile: per questo però c'è già la sezione Argomenti, ove anzi le reinterpretazioni individuali, artistiche, personali e comunque originali possono avere il più largo spazio.
D'ora in poi quindi gli esercizi svolti in base all'Operina dell'Arrighi possono trovare spazio qui, magari con osservazioni sulla realizzazione delle lettere, sulle generali regole di composizione e\o impaginazione dello scritto, etc. ma gli esercizi svolti in base al "come viene viene" devono essere inseriti nella sez. Argomenti, creando ciascuno magari una propria discussione a tema, come altri utenti hanno già fatto.
E' tutto gratis!
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Ah! Il fatto è che continuavo pigramente ad accodarmi in questo thread senza rendermi bene conto di dove fossi! Ti chiedo scusa
Massimo Bacilieri
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Ma ci mancherebbe!!!
Così però avremo una sezione funzionale e ordinata, in cui sarà anche più facile fare ricerche. Noto che con la crescita del Forum e - per fortuna! - l'aumento degli utenti che si interessano alla calligrafia, gli argomenti delle due suddette sotto-sezioni tendono ad accavallarsi, a sovrapporsi, e così non si capisce bene che distinzione ci sia fra l'una o l'altra sede. Invece con delle piccole accortezze riusciremo a dare spunti anche a chi in futuro abbia voglia di avviarsi allo studio più tradizionale degli stili, con una sotto-sezione apposita, Stili Calligrafici, ma allo stesso modo potremo essere di spunto ad un numero crescente di persone che hanno il fine di migliorare la propria grafia o cercare ispirazione per creare uno stile originale e del tutto personale, e in questo modo potranno trarre sicuramente delle ottime idee dai lavori pubblicati dai più fantasiosi nella sezione Argomenti.
Sono due approcci al bello scrivere che a mio avviso vanno valorizzati entrambi, e sarebbe anche splendido vedere gli stessi utenti cimentarsi ora nell'uno e ora nell'altro esercizio (canonico e artistico). A buon intenditor...
Così però avremo una sezione funzionale e ordinata, in cui sarà anche più facile fare ricerche. Noto che con la crescita del Forum e - per fortuna! - l'aumento degli utenti che si interessano alla calligrafia, gli argomenti delle due suddette sotto-sezioni tendono ad accavallarsi, a sovrapporsi, e così non si capisce bene che distinzione ci sia fra l'una o l'altra sede. Invece con delle piccole accortezze riusciremo a dare spunti anche a chi in futuro abbia voglia di avviarsi allo studio più tradizionale degli stili, con una sotto-sezione apposita, Stili Calligrafici, ma allo stesso modo potremo essere di spunto ad un numero crescente di persone che hanno il fine di migliorare la propria grafia o cercare ispirazione per creare uno stile originale e del tutto personale, e in questo modo potranno trarre sicuramente delle ottime idee dai lavori pubblicati dai più fantasiosi nella sezione Argomenti.
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Ho acquistato il libo Enciclopedia della Calligrafia di Harris edizione il Castello(titolo originale The Calligrapher's Bible), in mio possesso avevo l'Italico per Italiani di Hebbron e ieri ho trovato il PDF della The Art of Calligrafy di Harris.
Hebbron mi sembra propendere per un tratto più aguzzo rispetto ad Harris, inoltre la H, per esempio, di Hebbron ha il tratto finale della pancia che sale mentre per Harris no, lo stesso nell'Operina di Arrighi. Mentre il libro che ho acquistato (edizioni il Castello) sulla cancelleresca formata sembra fare un mix tra i due. Insomma il tutto per dire che mi prenderò un po di tempo per decidere quale dei due testi seguire altrimenti rischio di andare un poco in cofusione. Anche se già da ora ho una leggera propensione a Harris che mi pare meno aguzza.
Hebbron mi sembra propendere per un tratto più aguzzo rispetto ad Harris, inoltre la H, per esempio, di Hebbron ha il tratto finale della pancia che sale mentre per Harris no, lo stesso nell'Operina di Arrighi. Mentre il libro che ho acquistato (edizioni il Castello) sulla cancelleresca formata sembra fare un mix tra i due. Insomma il tutto per dire che mi prenderò un po di tempo per decidere quale dei due testi seguire altrimenti rischio di andare un poco in cofusione. Anche se già da ora ho una leggera propensione a Harris che mi pare meno aguzza.
Luca
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Luca, hai in poche righe sintetizzato una serie di spunti di discussione e approfondimento che sarebbe splendido portare avanti qui sul Forum!
Anche per questo era assolutamente necessario mettere ordine fra le sottosezioni e il loro specifico indirizzo.
La "h" di Harris che incontrai mesi fa proprio sul suo "The Art of Calligraphy" (Dorling Kindersley ed. 1995) nella versione originale in inglese, è proprio come tu dici, quasi chiusa su se stessa con un arco. E' lo stesso ductus che caratterizza la "h" di Ludovico Degli Arrighi e anche di Ugo Da Carpi, Tagliente, Cresci, Amphiareo, Hercolani, Palatino. Sembra che sia insomma la originaria forma della "h" cancelleresca, probabilmente poi modificata per consentire più agevoli legature con le lettere seguenti, ma ecco che il soccorso di Alessandro diventa imprescindibile...
Nei trattati moderni, dal Prof. Reynolds ad Ann Camp, da Alfred Fairbank ad Hebborn, la versione "moderna" è quella utilizzata.
Anche per questo era assolutamente necessario mettere ordine fra le sottosezioni e il loro specifico indirizzo.
La "h" di Harris che incontrai mesi fa proprio sul suo "The Art of Calligraphy" (Dorling Kindersley ed. 1995) nella versione originale in inglese, è proprio come tu dici, quasi chiusa su se stessa con un arco. E' lo stesso ductus che caratterizza la "h" di Ludovico Degli Arrighi e anche di Ugo Da Carpi, Tagliente, Cresci, Amphiareo, Hercolani, Palatino. Sembra che sia insomma la originaria forma della "h" cancelleresca, probabilmente poi modificata per consentire più agevoli legature con le lettere seguenti, ma ecco che il soccorso di Alessandro diventa imprescindibile...
Nei trattati moderni, dal Prof. Reynolds ad Ann Camp, da Alfred Fairbank ad Hebborn, la versione "moderna" è quella utilizzata.
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Italico - Cancelleresca
Eccomi: anche se parlare di "soccorso" mi pare davvero eccessivo!
L'esistenza dei due differenti tratti ndella "h" è qualcosa che, probabilmente, la cancelleresca eredita dalla scrittura minuscola umanistica dove si ritrovano in esempi illustri (Poggio Bracciolini e Niccolò Niccoli) proprio gli stessi identici modi di terminare la lettera ad arco e con grazia ascendente: nel caso della umanistica, scrittura posata, il motivo di questa seconda forma non può, a mio parere, essere ricercata nel favorire la legatura con la lettera seguente: ritengo più probabile una ricerca di omogeneità ed armonia con le grazie di altre lettere come la "m" e la "n"; nella cancelleresca posata può essere successo lo stesso ma, non essendo un paleografo, vi prego di prendere le mie parole con beneficio d'inventario.
Fatto è che oggi la forma con grazia ascendente è divenuto lo standard.
Per maczadri: senza andare in confusione, scegliti un modello di grafia che ti piaccia e studialo: una volta che riuscirai ad eseguirlo con buoni risultati, avrai la possibilità di studiarne altri e altri ancora, prendendo da ognuno qualcosa.
L'esistenza dei due differenti tratti ndella "h" è qualcosa che, probabilmente, la cancelleresca eredita dalla scrittura minuscola umanistica dove si ritrovano in esempi illustri (Poggio Bracciolini e Niccolò Niccoli) proprio gli stessi identici modi di terminare la lettera ad arco e con grazia ascendente: nel caso della umanistica, scrittura posata, il motivo di questa seconda forma non può, a mio parere, essere ricercata nel favorire la legatura con la lettera seguente: ritengo più probabile una ricerca di omogeneità ed armonia con le grazie di altre lettere come la "m" e la "n"; nella cancelleresca posata può essere successo lo stesso ma, non essendo un paleografo, vi prego di prendere le mie parole con beneficio d'inventario.
Fatto è che oggi la forma con grazia ascendente è divenuto lo standard.
Per maczadri: senza andare in confusione, scegliti un modello di grafia che ti piaccia e studialo: una volta che riuscirai ad eseguirlo con buoni risultati, avrai la possibilità di studiarne altri e altri ancora, prendendo da ognuno qualcosa.
Bene qui latuit bene vixit
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Altro che soccorso! Mi hai fatto tornare in mente un'intervista alla calligrafa Barbara Calzolari, lunga e appassionante, risalente al 2008 se non sbaglio.
Mi sembra citasse proprio Niccoli attribuendogli la prima forma della cancelleresca.
Ho trovato intanto un raro esempio della sua grafia in rete, questo il link:
Niccolò Niccoli (Firenze, 1365 circa – Firenze, 22 gennaio 1437)
http://istitutoeuropeo.blogspot.it/2013 ... ccoli.html
Mi sembra citasse proprio Niccoli attribuendogli la prima forma della cancelleresca.
Ho trovato intanto un raro esempio della sua grafia in rete, questo il link:
Niccolò Niccoli (Firenze, 1365 circa – Firenze, 22 gennaio 1437)
http://istitutoeuropeo.blogspot.it/2013 ... ccoli.html
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Re: Italico - Cancelleresca
Il link inserito da Roberto, sembrerebbe non fuozionare più, in ogni caso bisogna registrarsi.roberto v ha scritto:Non so se sia giá stato dibattuto da qualche parte, ma chi fosse interessato a questo tipo di scrittura potrebbe scaricare l' "Operina" di Ludovico degli Arrighi.
Si può trovare qui:
http://www.scribd.com/doc/19247059/Operina
Oltre a trovare gradevolissimo il periodare cinquecentesco, a me é servita come spunto per migliorare la mia calligrafia.
Poi vi dovrete cercare le penne con il pennino adatto....
Io ho trovato il pdf che è possibile scaricare senza registrarsi, eccolo qui:
http://black_river.republika.pl/Operina.pdf
Spero di essere stato di aiuto
Saluti
Arnaldo