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Noodler's Ahab Flex Nib

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Andrea C ha scritto:Irishtales ha qui esposto dei "ghirigori" da capolavoro, ma non credo proprio che abbia usato il pennino della Ahab così com'è...
Ho usato le Ahab con il loro pennino originale fino a qualche giorno fa. Qui ci sono alcuni esempi di disegno e scrittura ottenuti con la penna e il pennino Noodler's originali (cigni; camei art nouveau, etc):

viewtopic.php?f=32&t=2761&start=15
viewtopic.php?f=51&t=3314&start=15

Come dicevo, solo qualche giorno fa ho installato un Brause n.76 (il famoso pennino "rose" così chiamato a causa della rosa impressa sul metallo che lo rende unico e inconfondibile) e da allora non sono più riuscita a liberarmene.
Ahab-and-Rose.jpg
Ahab-and-Rose.jpg (119.21 KiB) Visto 6453 volte
E' più che comprensibile la delusione di Junio a seguito del raffronto con una Waterman d'epoca che costa dieci volte tanto e che non è più in produzione; per logica però ci si dovrebbe aspettare che questa riesca a scrivere dieci volte meglio. Se si acquista una Ahab sperando che il pennino sia flessibile come un pennino vintage magari in oro, tutto ciò per pochi euro, ovviamente si va incontro ad una delusione.
Il bello di queste penne è che sono quasi artigianali, per cui si può continuare a modificarle a piacimento, come ho fatto io ad esempio, installando con facilità estrema un pennino da intinzione iper-flessibile. Con una piccola modifica al pennino, è possibile usare anche il formidabile Macniven-Cameron Hindoo (che va però tagliato) un pennino vintage da intinzione, meno flessibile del Brause (a dire il vero preferisco personalmente i demiflex ai flessibili, perché si ottiene una precisione maggiore sul tratto e un controllo assoluto). Ma sono OT e mi fermo qui. Perciò cosa aggiungere?! Chi desidera una penna economica con un pennino flessibile può, al momento e a che mi risulti, solo puntare su qualche stilografica vintage in buono stato e sperare che il pennino sia a posto. Per chi desideri una penna versatile, pratica, con un pennino che scrive comunque anche in modo ordinario con una minima variazione di tratto ma all'occorrenza sappia fare le piroette e adattarsi ai pennini da intinzione davvero flessibili, consiglio di spendere qualche euro per questa piccola grande penna.
Per l'italico in ogni caso è meglio un pennino stub, i flessibili sono adatti al corsivo ;)

Perché non inserite qualche esempio?! O devo smanettare solo io con pennini e scanner mentre faccio e disfaccio le valigie???
Buone vacanze!!!

PS.: Grazie Pietro, mille grazie per gli inchiostri (fra cui questo splendido Diamine) e per tutto il resto ;)
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Messaggio da gandalff »

E di che Daniela? hai iniziato tu con gli inchiostri.......

Il Diamine woodland green mi è piaciuto da subito......... certo in mano a te e con la tua Ahab abarthizzata fa tutta un'altra figura......

Al momento nella mia Ahab c'è il Diamine lavender e, sinceramente, a me che sono abituato solo all'uso di pennini moderni, sembra che ci sia una evidente variazione di tratto anche nella scrittura normale.
Comunque è una penna divertente, che si presta a modifiche ed esperimenti e che, in fin dei conti, permette di approfondire la conoscenza del funzionamento di una stilografica a chi ancora non è esperto.
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Pietro
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Messaggio da juniolucca »

Irishtales ha scritto: E' più che comprensibile la delusione di Junio a seguito del raffronto con una Waterman d'epoca che costa dieci volte tanto e che non è più in produzione; per logica però ci si dovrebbe aspettare che questa riesca a scrivere dieci volte meglio. Se si acquista una Ahab sperando che il pennino sia flessibile come un pennino vintage magari in oro, tutto ciò per pochi euro, ovviamente si va incontro ad una delusione.
Il bello di queste penne è che sono quasi artigianali, per cui si può continuare a modificarle a piacimento, come ho fatto io ad esempio, installando con facilità estrema un pennino da intinzione iper-flessibile.

...

Perché non inserite qualche esempio?! O devo smanettare solo io con pennini e scanner mentre faccio e disfaccio le valigie???
Buone vacanze!!!
Concordo pienamente con te, Irishtales! il paragone dello scrivere dieci volte meglio è simpatico e rende benissimo quello che vuoi dire. Ora che sono passati alcuni giorni e letto quello che scrivi, posso dichiararmi anche io – invece che deluso – soddisfatto.
Tra l'altro ti seguirò anche sulla sostituzione del pennino. Almeno su una delle due penne.

E in quanto a inserire qualche esempio, aspetta che sia tornato in studio, con scanner e tutto: vedrai che riesco a superare l'imbarazzo e metto su qualcosa.
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Bravo Junio ;)
Così si fa!!!
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Messaggio da juniolucca »

Cara Daniela,
scrivo a te perché sei la musa e dài la direzione, con decisione e leggerezza, ma parlo a tutti :-)
queste due penne, con il loro pennino di base – i Rose non sono ancora arrivati, poi sarà tutta un'altra storia! – sono servite (per l'impegno che mi hanno richiesto) a farmi divertire un sacco sì, ma anche e soprattutto a farmi capire che non sono proprio un tipo da punta tronca. Scrivevo e confrontavo, scrivevo e confrontavo, decidendo cosa mi aveva dato più piacere scrivere e cosa mi piaceva di più. E allora no, non sono proprio un tipo da punta tronca e neanche da calligrafia strutturata. Queste penne mi hanno aiutato a definirmi, a trovare il mio spazio di piacere e gusto: scrittura corrente con intenzione estetica (quindi: bella calligrafia epistolare, quotidiana, normale) e lettering pubblicitario.
Perché adesso consiglierei queste penne? perché aiutano a scoprire il sé.
E lascio tre esempi di cosa intendo: io ho scoperto che mi piace scrivere queste cose così come ve le lascio qua di seguito. E scoprire cosa ci piace non è un risultato da poco per delle penne che costano un paio di decine di euro.

La mia opera preferita si meritava di essere il mio testo di esempio.
alla-ricerca.JPG
alla-ricerca.JPG (169.39 KiB) Visto 6390 volte
Un bel testo divertente che mi ha aiutato a ragionare intorno ad argomenti che mi piacciono.
progetto-proust.JPG
progetto-proust.JPG (220.26 KiB) Visto 6390 volte
E un grazie del pensiero generico fatto come esperimento senza significato.
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Messaggio da Irishtales »

Grazie Junio per la "musa" (ma... come "timoniere" sono un tipo un po' spericolato: si rischia il mal di mare!!! :lol: )
Molto gradevoli e creativi i tuoi divertissement; giocare con inchiostri, strumenti di scrittura e calligrafia intesa in senso lato, è rilassante e stimolante.
E il risultato dal punto di vista estetico è godibilissimo, chissà che meraviglie riuscirai a tirar fuori da quella penna, quando passerai agli inchiostri colorati...o alla mescolanza di più inchiostri nella stessa composizione...(si sente l'influenza Gandalffiana!!!)
Magari con il tempo ti verrà voglia di provare anche un pennino tronco, ti assicuro che possono essere utilizzati in modo creativo anche quelli ;)
Bravo! Mi immagino i biglietti di auguri scritti in quel modo. Belli davvero :P
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Messaggio da juniolucca »

Irishtales ha scritto: Magari con il tempo ti verrà voglia di provare anche un pennino tronco, ti assicuro che possono essere utilizzati in modo creativo anche quelli ;)
Bravo! Mi immagino i biglietti di auguri scritti in quel modo. Belli davvero :P
Grazie Daniela! grazie davvero, il tuo bravo pesa tantissimo!
Per le punte tronche ci gioco e ci scrivo quotidianamente dal liceo (sono ormai 24 anni, era – ed è ancora – una Parker Vector calligrafica e alcune altre ne sono seguite), ma la vera svolta è di questa estate, di queste Noodler, le punte tronche sono creative e divertenti, strutturate e rigoroso, versatili e stupefacenti. Vero. Ma la flessibilità ora è proprio quello che mi affascina di più!
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Messaggio da Irishtales »

juniolucca ha scritto:Ma la flessibilità ora è proprio quello che mi affascina di più!
Dillo a me, Junio! A me che sono così affascinata dal Copperplate!
Mi hai fatto venir voglia di cimentarmi nella grafia "creativa"...
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Messaggio da juniolucca »

Spero proprio che tu abbia piacere di condividere i tuoi risultati!
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Messaggio da juniolucca »

Daniela,
oggi mi sono arrivati i Brause Rose, niente male col cannello: flessibili e sottili! fantastici.
L'ho messo sulla Ahab e non mi è riuscito fargli scrivere una riga, neanche un segno, niente. Ho provato mettendolo più avanti e indietro rispetto al colletto e rispetto all'alimentatore, in modo da schiacciarlo sull'alimentatore e in modo che tra il pennino e l'alimentatore ci fosse uno spaziato, un po' di luce. Ho provato a dargli il via scuotendo, inzuppando, spingendo l'inchiostro, ma niente.
Dove sto sbagliando?
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Messaggio da gandalff »

In questo video si mostra l'abbinamento fra Ahab e Rose



Spero possa esserti utile
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Messaggio da Irishtales »

Ciao Junio, le difficoltà sono molte, lo avevo detto, e non solo nel collocare il pennino nella giusta posizione. Ma andiamo per gradi. Il pennino non deve sporgere troppo rispetto all'alimentatore, ma devono essere quasi alla stessa altezza perchè altrimenti non arriva inchiostro sulla lunga e sottile punta del mitico 76.
Devi provare finché non scrive e... vedrai che con un piccolo aggiustamento ci riuscirai! Raggiunto il primo traguardo arriva il secondo intoppo. La penna parte bene e poi non scrive più. Accade questo quando vai troppo veloce; ricorda che devi scrivere molto molto lentamente, in modo da dare all'alimentatore il tempo di rifornirsi, poiché è progettato per collaborare con un pennino che è sì una spugna, ma di certo non quanto un superflessibile da intinzione! Poi attento alla punta, se si impiglia e inciampa sulla carta, schizzi di inchiostro su tavolo, superficie, mani, faccia e soprattutto camicie bianche appena stirate, sono all'ordine del giorno. Io ho risolto con inchiostri facilmente lavabili - Diamine - o lavabili di default (Lamy washable blue) - e infine, ricorda di togliere il pennino dopo la sessione di scrittura e lavarlo e asciugarlo con cura. I pennini da ininzione sono molto meno solidi e durevoli di quelli delle stilo e se lo lasci sulla penna, in breve si riempirà di ruggine che penetrerà anche nelle scanalature dell'alimentatore, intasandolo. Se dopo una sessione ne seguirà a breve un'altra, lascialo pure ma prima di riprendere a scrivere intingi "la punta della penna" (pennino e alimentatore, senza smontare nulla) in una ciotola d'acqua, asciuga sommariamente e vai con il copperplate! Fare questo aiuta a disciogliere l'inchiostro che nel frattempo si è seccato fra pennino e alimentatore - ci mette un minuto ad asciugarsi! - in modo da ripristinare il normale flusso di inchiostro.
Spero di esserti stata utile. Tienici aggiornati e non ti perdere mai d'animo! Elencate in questo modo, le accortezze da seguire possono sembrare troppe o demotivanti, ma ti assicuro che tutto diventa in breve automatico e istintivo e la gratificazione di scrivere con un ultraflessibile su una stilo è impagabile ;)
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Messaggio da Albapratalia »

Daniele ha scritto:Come richiestomi da Giuseppe/Klapaucius viewtopic.php?f=9&t=963, vi presento la Noodler's Ahab.
Come ben sappiamo la noodler's produce una varietà di inchiostri al limite dell'impensabile: basta citare il blue ghost, ovvero l'inchiostro invisibile che diventa visibile con una luce ultravioletta.
Negli ultimi tempi il suo fondatore Nathan Tardiff ha deciso di produrre anche delle penne.
Quella che ha destato in me più attenzione è stata proprio la Ahab per via del suo pennino flessibile.
Ordinata da Goulet Pen eccomi qui ad esporvela.
Ahab-1.jpg
Ahab-2.jpg
Ahab-3.jpg
La mia è trasparente, ma è prodotta in vari colori in resina vegetale, o almeno così la definisce il produttore. In effetti scartandola non ha proprio un buon odore.
Qui potete vedere i vari colori e quanto l'ho pagata: http://www.gouletpens.com/Noodlers_Ahab ... s/1098.htm.
Le spese di spedizione sono state di 6 dollari.
Il caricamento avviene per mezzo di un pistone a siringa ma può essere convertita, estraendo il pistone, in una a caricamento con contagocce (in questo modo arriva a contenere 6ml di inchiostro!).
Il pennino è effettivamente flessibile ma bisogna esercitare una certa pressione per ottenere linee di un certo spessore.
Ahab-4.jpg
Ahab-5.jpg
Non mi aspettavo sicuramente la flessibilità di un waterman pink, ma ci si può divertire. Posso dire che il pennino va da un fine ad uno stub 1,1 mm.
Nelle intenzioni del produttore la penna deve essere adattata allo stile del fruitore e per questo la penna è facilmente ed interamente smontabile: ognuno può intervenire sul flusso regolando la posizione dell'alimentatore, che per inciso è in ebanite!
Le dimensioni sono piuttosto importanti, più o meno come una montblanc 146.
Hai pagato solo 6 $ di spedizione??? io ho provato a fare un ordine ma sono ben più care...
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Rieccomi, ce l'ho fatta a far funzionare le mie Noodler con i Brause Rose. Ci ho messo un paio di giorni a regolarli bene, sono intervenuto sull'alimentatore in maniera decisa allargando il canale centrale. (La qual cosa si è rivelata utile anche a pennino originale rimesso, ho aumentato la velocità alla quale posso – devo – scrivere. Ora non rimane più a secco).
Ringrazio tutti quelli che avevano parlato della possibilità di fare questo intervento: mi avete fornito un'sperienza idraulica, meccanica, artistica e scrittoria senza pari. Veramente uno spasso di scritte, di schizzi, di impuntamenti. Una lotta a domare un cavallo. Tutta la concentrazione al servizio del segno e del movimento. Mi sono proprio divertito! grazie.
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Messaggio da Irishtales »

Junio...ma dopo avere domato un cavallo selvaggio, non vuoi nemmeno mostrarci un bell'esempio di corsa al galoppo?
Coraggio, non farti pregare! ;)
Interessante l'intervento sull'alimentatore; io non avrei il fegato di farlo, nella convinzione assoluta che in mano mia il povero alimentatore rischierebbe senz'altro ...le penne, ma la possibilità di poter scrivere più velocemente con una modifica, è una conferma ulteriore dell'adattabilità delle Ahab. Una penna dalle mille sorprese!
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