Penne vintage:fascino e problemi

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vikingo60
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Penne vintage:fascino e problemi

Messaggio da vikingo60 »

Mi sono di recente avvicinato anche io al mondo delle penne vintage.
Nonostante la paura per l'uso quotidiano,queste penne hanno indiscutibilmente fascino.Tenendole in mano si ha l'impressione di possedere un pezzo di Storia.
Tuttavia,mi sono trovato completamente bene soltanto con quelle prodotte verso la fine degli anni '60.
Quelle prodotte prima di allora,infatti,avevano delle caratteristiche che non le rendono adatte ad un utilizzo quotidiano.
Lasciando perdere la questione che molte penne a stantuffo d'epoca hanno le guarnizioni in sughero e che per non rovinarle si è costretti ad usarle o a tenerle caricate con acqua distillata,c'è la caratteristica non trascurabile dei fori di aereazione del cappuccio.
Come ormai sappiamo,tali fori,in genere uno o due,erano realizzati per evitare la formazione di condensa all'interno dei cappucci delle penne.
Ma almeno con gli inchiostri moderni,si verifica il fenomeno insopportabile delle false partenze,in quanto tali fori sono posti al disopra della filettatura di avvitamento e quindi l'aria è a diretto contatto col pennino,provocandone in breve tempo l'asciugatura.In estate,con le alte temperature,tale fenomeno si verifica anche solo dopo mezz'ora o meno di non utilizzo della penna,specialmente se tenuta nel taschino,dove anche il calore del corpo fa la sua parte.
Evidentemente con gli inchiostri degli anni '30,'40 e '50 tale fenomeno sgradevole non si verificava,in quanto questi dovevano avere una composizione diversa.,magari più grassa,che li rendeva più tenaci sul pennino e non facili all'evaporazione.
Ho provato a chiudere tali fori con del nastro adesivo per fare una prova,e le false partenze non si sono più avute;l'utilizzo delle penne anziane diventava estremamente gradevole.Nè ho avuto problemi di condensa.Ma si è trattato di una soluzione provvisoria:voi cosa consigliereste per chiuderli definitivamente?
Un cordiale saluto a tutti
Alessandro
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Messaggio da sabbate »

Potresti usare della cera lacca o meglio della cera da modellazione per odontotecnici. Oppure potresti usare il materiale dei tappi in silicone per orecchie !
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fabri00
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Penne vintage:fascino e problemi

Messaggio da fabri00 »

Usa cera da candele . La trovi facilmente, la manipoli con facilita' e la togli senza lasciare tracce se la vuoi togliere.
Neofita a chi ?
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vikingo60
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Messaggio da vikingo60 »

fabri00 ha scritto:Usa cera da candele . La trovi facilmente, la manipoli con facilita' e la togli senza lasciare tracce se la vuoi togliere.
Potrebbe essere un'idea,ma si scioglie subito col caldo,come del resto la plastilina.
Alessandro
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GGiovanni
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Messaggio da GGiovanni »

La mia ERO ha il foro di ventilazione sul cappuccio, ma non ha problemi di false partenze neanche dopo giorni di fermo.
Diciamo che è una penna inarrestabile, quindi non fa media, tuttavia il flusso sempre generoso (tipico delle penne vintage) unito a inchiostri non difficoltosi che sono solito usare con le penne vecchiotte (tipicamente il 4001 RB) probabilmente aiutano molto.

Prima di tappare i fori di ventilazione perché non provare a cambiare inchiostro usandone uno più fluido? Magari trovi un giusto compromesso senza "sporcare" la penna.

L'unico inchiostro che ha quasi fermato la mia ERO è stato il Café del Iles... :o Ma quell'inchiostro è stato capace di crearmi problemi su tutte le mie penne...

Ciao,
Giovanni
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klapaucius
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Messaggio da klapaucius »

Ho penne vintage sicuramente più antiche degli anni '60, e devo dire che i fori di aerazione non hanno mai causato problemi di false partenze. Anzi generalmente rimangono quelle dal flusso più abbondante, e a volte mi danno semmai problemi di perdite, dovute probabilmente agli sbalzi di temperatura e ad alimentatori piuttosto primitivi, che non compensano l'espansione.

Comunque penso la cera sia la soluzione adottata anche da molti riparatori.
Giuseppe
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Messaggio da vikingo60 »

@GGiovanni:
Le ERO in effetti non fanno testo perché vanno sempre benissimo. La mia non ha i fori di sfiato sul cappuccio,ma scrive sempre perfettamente ed é l'unica penna in mio possesso che "digerisce"il famigerato inchiostro Pelikan 4001 nero,che mi ha intasato
tutte le altre penne,moderne e vintage.
Occorre inoltre tenere presente l'altezza a cui si trovano
i fori,se al disopra o al disotto della filettatura.Nel secondo caso,infatti,possono non dare problemi.
Quanto all'uso di inchiostri molto fluidi,come l'Aurora,l'Herbin,il Dupont e il Diamine Onyx Black,li ho provati tutti non ottenendo alcun miglioramento.
Alessandro
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Messaggio da GGiovanni »

Sì, in effetti le ERO non sono indicative della media. Scrivono sempre e con tutto :D
Comunque la mia ha il foro ad altezza pennino.

Ora sto aspettando una Swan Mabie Todd, anch'essa con foro di ventilazione, la provo e poi vi faccio sapere se mi crea problemi.
Tuttavia in passato il foro di ventilazione era diffuso e gli inchiostri erano pure più viscosi degli attuali quindi non penso che gli utilizzatori sarebbero stati contenti se queste due caratteristiche avessero creato problemi.

Sarebbe interessante avere qualche parere di chi ha molte penne vintage e le usa regolarmente, in modo da confrontare le esperienze.

Ciao,
Giovanni
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Messaggio da AeRoberto »

Io più che altro ho notato qualche problema con il trasporto, spesso se sballottolate il pennino si sporca di inchiostro (in alcuni casi è semplice nib creep, a volte è inondazione), con le moderne il problema è minore. False partenze mai viste, in genere uso Pelikan Royal Blue, o al massimo Iroshizuku Asa Gao, per lo più su Vacumatic, altre penne anteguerra non ne uso.
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Messaggio da piccardi »

Come Roberto devo dire che sulle antiche i problemi che ho sempre avuto sono stati relativi ad un flusso spesso eccessivo per gli inchiostri anche troppo fluidi che si usano oggi, e di perdite di inchiostro per sballottamenti, dato che gli alimentatori antichi hanno capacità di compensazione nettamente inferiori (parlo di penne anteguerra). Ma nonostante i fori di areazione nè la Doric (1931) né la Patrician (1929) che sto usando in questo periodo presentano problemi di false partenze, e si che la patrician sta sulla scrivania e viene usata si e no una volta la settimana.

Simone
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viewtopic.php?f=19&t=3123
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Messaggio da rembrandt54 »

piccardi ha scritto:Come Roberto devo dire che sulle antiche i problemi che ho sempre avuto sono stati relativi ad un flusso spesso eccessivo per gli inchiostri anche troppo fluidi che si usano oggi, e di perdite di inchiostro per sballottamenti, dato che gli alimentatori antichi hanno capacità di compensazione nettamente inferiori (parlo di penne anteguerra). Ma nonostante i fori di areazione nè la Doric (1931) né la Patrician (1929) che sto usando in questo periodo presentano problemi di false partenze, e si che la patrician sta sulla scrivania e viene usata si e no una volta la settimana.

Simone
Credo che i problemi dipendano dal fatto che Alessandro/Vikingo, le penne che usa non le tiene sulla scrivania, ma le porta con sé nel taschino della giacca ( eh già, anche con questo caldo asfissiante Ale va in giro in giacca e cravatta :shock: )
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klapaucius
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Messaggio da klapaucius »

rembrandt54 ha scritto: Credo che i problemi dipendano dal fatto che Alessandro/Vikingo, le penne che usa non le tiene sulla scrivania, ma le porta con sé nel taschino della giacca ( eh già, anche con questo caldo asfissiante Ale va in giro in giacca e cravatta :shock: )
Lo stile innanzitutto.
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Messaggio da vikingo60 »

klapaucius ha scritto:
rembrandt54 ha scritto: Credo che i problemi dipendano dal fatto che Alessandro/Vikingo, le penne che usa non le tiene sulla scrivania, ma le porta con sé nel taschino della giacca ( eh già, anche con questo caldo asfissiante Ale va in giro in giacca e cravatta :shock: )
Lo stile innanzitutto.
Infatti,ci tengo molto...
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Messaggio da piccardi »

rembrandt54 ha scritto: Credo che i problemi dipendano dal fatto che Alessandro/Vikingo, le penne che usa non le tiene sulla scrivania, ma le porta con sé nel taschino della giacca ( eh già, anche con questo caldo asfissiante Ale va in giro in giacca e cravatta :shock: )
Giacca e cravatta no, ma la Doric mi segue sempre in un taschino dentro una vecchia custodia per sigari. Mi sa che il problema è di natura diversa rispetto ai fori di areazione. Dai sintomi si direbbe un alimentatore con un flusso troppo scarso, o un inchiostro troppo volatile.

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Messaggio da vikingo60 »

Ma allora come mai chiudendo i fori il problema si risolve?
Alessandro
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